Furlani a Tokyo, un salto tutto d’oro Campione del mondo a vent’anni

  • Postato il 17 settembre 2025
  • Di Panorama
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“C’è tutto il mondo , posso farcela”. Mattia Furlani se lo sentiva che sarebbe stata la sua grande giornata. Un’altra grande giornata a soli venti anni, ma questa vale più di tutte. L’azzurro conquista la medaglia d’oro nel salto in lungo ai Mondiali di Tokyo, la prima del metallo più pregiato della spedizione azzurra dopo gli argenti di Palmisano e Battocletti e i bronzi conquistati da Fabbri e Aouani.

La commozione

Alla fine è scesa qualche lacrima sul volto del giovane atleta azzurra, difficile trattenere l’emozione dopo un’impresa del genere: “Non so se è tutto vero. È successo qualcosa di magico stasera, inizio con i ringraziamenti soprattutto a mamma, che ha fatto un lavoro incredibile in pedana. È stato un anno di crescita fantastico: fino a due anni potevo solo sognare tutto questo, adesso è realtà. Abbiamo lavorato tantissimo grazie al mio team fantastico e alla mia famiglia. Ringrazio anche un po’ me stesso, anche se il lavoro è ancora tanto e spero sia solo l’inizio. Faccio ciò che amo fare, ed è la cosa più bella di tutte, anche dell’oro. Grazie a tutta l’Italia: questa medaglia è per tutti voi“.

La gara

Il momento decisivo della gara è stato il quinto salto. Matteo ha ottenuto uno strepitoso 8,39 migliorando il suo primato personale e a quel punto nessuno è riuscito a superare la sua misura. Neanche il giamaicano Gayle grande favorito della gara che si è dovuto accontentare della medaglia d’argento, mentre sul gradino più basso del podio è salito il cinese Shi. Gayle ha chiuso a 8,34, una misura che aveva ottenuto al quarto salto, in quel momento Furlani era quarto con 8,22. Ma aveva in serbo il salto del trionfo, quello di una notte che non dimenticherà mai.

In crescendo

Il reatino, soprannominato l’uomo ragno delle pedane, non sbaglia un colpo e non sente la pressione dei grandi appuntamenti, dove anzi si esalta. Prima dell’oro di Tokyo tra gare indoor e all’aperto aveva già conquistato un oro, tre argenti e un bronzo in Mondiali, Europei e Olimpiade. Ha raccontato di aver lavorato forte sulla rincorsa e di aver ottenuti ottimi risultati. Nel lungo l’Italia ai Mondiali aveva vinto soltanto una volta una medaglia: a Osaka 2007, un altro reatino come Furlani, aveva vinto l’argento. Era Andrew Howe che in quell’occasione stabilì il primato italiano con 8,47. Un primato che ancora resiste e che tra i prossimi obiettivi di Furlani.

Una famiglia di atleti

Nato il 7 febbraio 2005 a Marino, in provincia di Roma, Furlani ha trascorso l’infanzia a Grottaferrata, nei Castelli Romani, e si allena a Rieti. La sua famiglia è molto legata all’atletica: suo padre Marcello, è stato un ex saltatore in alto da 2,27 metri, mentre sua madre Khaty Seck, è una velocista di origini senegalesi ed è l’attuale allenatrice di Mattia. Anche sua sorella, Erika, è un’altista a livello internazionale. 

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Panorama

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