Fusione ATP e WTA sempre più vicina, Gaudenzi ammette: "Un paio di punti da limare, ma ci siamo". Sarà vera rivoluzione?

  • Postato il 26 settembre 2025
  • Di Virgilio.it
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È la fine di un’era, o se preferite l’inizio di un’altra destinata a riscrivere (in meglio, si spera) le leggi che governano il mondo del tennis. Perché la fusione tra ATP e WTA, quindi tra universo maschile e femminile, è prossima a compiersi: l’ha ribadito Andrea Gaudenzi, attuale presidente del circuito maschile, lasciando intendere che entro la fine del 2025 la maggior parte dei dettagli da mettere in ordine sul tavolo delle due compagnie dovrebbero essere risolti a favore del progetto di unificazione. Che porterebbe benefici a entrambi, oltre a ridurre costi e a evitare spiacevoli incomprensioni o problemi logistici.

Il 2026 per l’accordo preliminare, poi la ratifica completa

La fusione commerciale tra le due entità che da decenni ormai regolano il tennis è divenuta da tempo un’esigenza. E nel 2023 s’era già discusso in maniera approfondita della possibilità di riunire ATP e WTA sotto un unico ente: a favorire il tutto, i fondi sempre ben accetti del governo dell’Arabia Saudita, che attraverso il fondo PIF aveva fatto capire di essere molto interessata a far parte dell’accordo, favorendo anche lo sviluppo di nuove strategie a livello commerciale, oltre che di ripartizione di risorse e di programmazione di calendari.

“Tennis Ventures”, questo il nome scelto per riunire i due circuiti (ad oggi) indipendenti, ingloberebbe i principali asset commerciali dei due tour, a cominciare dai diritti legati a tv e diffusione in streaming, oltre che per ciò che riguarda la raccolta dati e le sponsorizzazioni centralizzate.

L’accordo per favorire la nascita del nuovo ente potrebbe arrivare già nel corso delle Nitto ATP Finals di Torino, quando Gaudenzi ha prospettato la stipula di un accordo preliminare non vincolate (una forma di “short-form agreement”) per avviare il processo di costituzione della nuova realtà. L’obiettivo è rendere Tennis Ventures operativa a partire dai primi mesi del 2027, sfruttando il 2026 per arrivare a un accordo completo.

Gaudenzi ottimista: “Spero di firmare le carte già a Torino”

L’anno prossimo, insomma, si prospetta un’autentica rivoluzione per il mondo della racchetta. Perché quando il nuovo assetto diverrà vincolate andrà individuata una figura che fungerà da nuovo CEO, oltre che un board capace di unire l’esperienza di entrambi i circuiti.

Gaudenzi ha aggiunto che “sebbene sia abbastanza ottimista, so bene che ci sono ancora un paio di punti che necessitano di essere esaminati con molta cura e cautela, e forse sei settimane sono poche per poterli definire con precisione”. Punti che l’ex giocatore azzurro non ha voluto specificare, anche se già a Wimbledon la scorsa estate sarebbero stati superati gli ostacoli ritenuti più duri da arginare, con approvazione vincolante da parte dei principali attori della partita. Probabilmente si tratta di questioni legate alla ripartizione economica dei profitti e appunto alla guida del nuovo ente.

I perché della riunificazione: c’entrano sempre i soldi…

Coloro che da tempo sostengono la tesi di un’organizzazione congiunta che riunifichi ATP e WTA lo fanno perché convinti che sarebbe tale da permettere di creare attività allineate e dunque più preziose rispetto alla frammentazione attuale.

Non è facile però venire a dama pensando che sono 5 le realtà coinvolte (e 5 saranno i CdA che dovranno deliberare l’ok alla nuova formula): oltre ad ATP e WTA entrano in ballo anche ATP Media, Tennis Data Innovation e WTA Ventures. L’idea di un’unificazione (questo dice la vulgata corrente) potrebbe generare incassi più elevati, con beneficio di tutte le parti in causa, anche se rimane la questione legata alla grande disparità tra ATP e WTA sugli introiti commerciali.

Quello maschile è un circuito assai redditizio e remunerato, quello femminile da un po’ di tempo arranca: la scelta di andare a giocare le WTA Finals in Arabia Saudita (paese nel quale il ruolo della donna non viene propriamente considerato alla pari dell’uomo…) dimostra il tentativo fatto per accorciare la forbice.

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Virgilio.it

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