Garlasco, 3 uomini in Procura: chi sono, perché Andrea Sempio ha paura
- Postato il 30 ottobre 2025
- Italia
- Di Libero Quotidiano
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Garlasco, 3 uomini in Procura: chi sono, perché Andrea Sempio ha paura
Andrea Sempio ora ha paura. Ma perché? Non tanto per il delitto di Chiara Poggi in sé, per il quale continua a proclamarsi innocente, quanto per la vicenda del 2017, in cui i legali di allora lavorarono all'archiviazione che ha portato il procuratore Mario Venditti nel registro degli indagati per corruzione in atti giudiziari, perché si sarebbe fatto appunto corrompere da Sempio per scagionarlo.
Nelle prossime ore verranno ascoltati i suoi tre avvocati, cioè Massimo Lovati, Simone Grassi e Federico Soldani. Per ricostruire il giro dei 60mila euro che i genitori dell'indagato sostengono di aver consegnato ai legali “per prendere le carte” di un fascicolo secretato, e anche per individuare le persone che avrebbero passato i documenti riservati.
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Il nome di Federico Soldani è indicato in un'informativa dei carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, che ricostruisce il giro di denaro e di atti giudiziari. Per gli investigatori “il denominatore comune in questa vicenda” è proprio Soldani, “il quale intrattiene secondo Andrea Sempio (sul punto esiste qualche intercettazione non ancora divulgata, ndr), i rapporti con Sapone (Silvio, ex responsabile della polizia giudiziaria presso la procura di Pavia, ndr) e si fa consegnare il contante per prendere le carte”.
A “scaricare” il legale è stato il generale Luciano Garofano, ex consulente di Sempio. Ascoltato il 2 ottobre scorso, ha riferito di “avere avuto esclusivi contatti con l’avvocato Soldani e che fu lo stesso legale, in data 11 gennaio 2017 a inviargli via mail una prima parte della documentazione necessaria, che consisteva in alcune elaborazioni sul materiale estratto dai margini ungueali di Chiara Poggi confluite nella relazione peritale che il professor Francesco De Stefano fece nell’ambito del processo di ‘appello bis’ ad Alberto Stasi”.
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Lo stesso Garofano riferisce: “il 27 gennaio ricevevo la mail dell’avvocato Soldani che, ringraziandomi della consulenza fatta, mi chiedeva di poter comparare il profilo genetico del tampone da me fatto ad Andrea Sempio con il profilo estrapolato dal materiale acquisito dalla società investigativa, spiegandomi che avevano dubbi sulla genuinità”. E invece, sempre secondo Garofano la comparazione determinava l’esatta corrispondenza dell’Y. Gli inquirenti, inoltre, vorranno sentire anche il pm Giulia Pezzino, che nel 2017 era titolare con Venditti del fascicolo su Sempio, e anche l'allora sostituto procuratore di Milano, Laura Barbaini, che nel 2015 fece condannare Stasi e che, nel 2017, inviò il fascicolo a Brescia, a cui poi fece accesso agli atti l'avvocato di parte civile, Gian Luigi Tizzoni. Un’indagine nell’indagine, il cerchio attorno a Sempio si stringe.
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