Garlasco, chi sono i personaggi tornati al centro della vicenda dell’assassinio di Chiara Poggi
- Postato il 23 maggio 2025
- Di Panorama
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Negli ultimi giorni il caso di Garlasco è tornato al centro del dibattito pubblico grazie a una serie di novità che hanno riacceso i riflettori su una vicenda rimasta irrisolta per quasi due decenni. Il 20 maggio 2025 la Procura di Pavia ha convocato in contemporanea Alberto Stasi e Andrea Sempio, mentre il fratello di Chiara, Marco Poggi, è stato ascoltato a Venezia. Poche ore prima, la trasmissione Le Iene ha mandato in onda il racconto integrale di un supertestimone anonimo che ha ricostruito dettagli inediti, tra cui la presenza agitata di Stefania Cappa con un borsone e il getto di un oggetto pesante in un canale. Contemporaneamente, sono emersi messaggi vocali di Paola Cappa in cui la giovane minaccia di parlare “solo in cambio di milioni”. Le nuove rivelazioni, unite a un’impronta attribuita a Sempio e a perquisizioni a sorpresa, impongono alla Procura una revisione delle ipotesi investigative.
Il caso Garlasco: profili a confronto
Per fare chiarezza sui recenti sviluppi, passiamo in rassegna i principali protagonisti seguendo quattro punti chiave: chi sono, cosa facevano nel periodo del delitto, cosa fanno oggi e come sono coinvolti nelle indagini.
Chiara Poggi
Chi è: 26 anni, laureata in Economia, con un carattere riservato e una passione per i gatti che le valse l’affetto di amici e vicini.
Cosa faceva nel 2007: Lavorava nell’ufficio marketing di una società di Pavia, trascorrendo il tempo libero a curare i suoi due mici, Piuma e Minù, e a coltivare sogni di carriera in una grande città. Quella tranquilla domenica d’agosto si trovò sola in casa, mentre la famiglia era in vacanza.
Come è coinvolta: La sua morte rimane il fulcro di tutte le ricostruzioni: ogni nuova prova, testimonianza o reperto viene confrontato con il momento e il luogo in cui Chiara fu trovata priva di vita, tra le scale della cantina di via Pascoli.
Alberto Stasi
Chi è: All’epoca 24enne, studente di Economia alla Bocconi, fidanzato di Chiara.
Cosa faceva nel 2007: Nel periodo del delitto, Stasi frequentava la Bocconi e stava lavorando alla sua tesi di laurea. La sera precedente al ritrovamento del corpo di Chiara, aveva trascorso del tempo con lei nella sua abitazione. Il mattino seguente, fu lui a scoprire il corpo della fidanzata e a chiamare i soccorsi, fornendo versioni in parte contraddittorie durante le prime fasi dell’indagine.
Cosa fa oggi: Condannato in via definitiva nel 2015 a 16 anni di reclusione per l’omicidio di Chiara Poggi, Stasi ha iniziato a scontare la pena nel carcere di Bollate. Dal 2023, gli è stato concesso di lavorare fuori dal carcere con mansioni contabili e amministrative. Nel 2025, il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha approvato la sua richiesta di semilibertà, permettendogli di trascorrere parte della giornata fuori dal carcere per attività lavorative e di reinserimento sociale, con l’obbligo di rientrare la sera.
Come è coinvolto: Stasi è stato l’unico imputato nel processo per l’omicidio di Chiara Poggi. Dopo due assoluzioni in primo e secondo grado, la Corte di Cassazione ha annullato le sentenze, portando a un nuovo processo che si è concluso con la condanna definitiva a 16 anni di reclusione nel 2015. Nonostante la condanna, Stasi ha sempre proclamato la sua innocenza. Recentemente, con la riapertura delle indagini e l’iscrizione nel registro degli indagati di Andrea Sempio, la posizione di Stasi non è cambiata sul piano giudiziario, ma ogni sua dichiarazione viene attentamente valutata alla luce delle nuove prove emerse.
Paola e Stefania Cappa
Chi sono: Paola e Stefania Cappa sono sorelle gemelle, cugine di primo grado di Chiara Poggi. Figlie di Mariarosa Poggi, sorella di Giuseppe Poggi, e dell’avvocato Ermanno Cappa, noto penalista milanese, sono cresciute a Garlasco, a pochi metri dalla casa della cugina.
Cosa facevano nel 2007: All’epoca del delitto, avevano 16 anni e frequentavano il liceo. Dopo un periodo di distacco, avevano ripreso a frequentare Chiara. In seguito alla sua morte, realizzarono un fotomontaggio commemorativo affisso al cancello della casa dei Poggi, gesto che attirò l’attenzione mediatica.
Cosa fanno oggi: Stefania è avvocata penalista, abilitata nel 2012 presso il Foro di Milano. Lavora nello studio legale di famiglia, Cappa & Partners, specializzandosi in diritto penale societario e sportivo. Nel 2017, ha sposato Emanuele Arioldi, campione di equitazione ed erede della famiglia Rizzoli. Paola è diventata food blogger, divide il suo tempo tra Milano, Ibiza e collaborazioni con marchi gastronomici.
Come sono coinvolte: Pur non essendo mai state indagate, le gemelle Cappa sono tornate al centro dell’attenzione mediatica con la riapertura delle indagini sul delitto di Chiara Poggi. Un supertestimone ha dichiarato di aver visto Stefania, il giorno del delitto, agitata e con un borsone pesante, entrare nella vecchia casa della nonna materna, dove non andava mai, e successivamente sentire un tonfo proveniente dal canale vicino. Paola è finita nella bufera per messaggi vocali in cui chiede milioni in cambio di rivelazioni. Sebbene non indagate, le loro parole e i loro movimenti vengono oggi attentamente ricostruiti dagli investigatori. Le loro dichiarazioni e comportamenti dell’epoca sono ora oggetto di attenzione da parte degli inquirenti, nel tentativo di chiarire eventuali incongruenze o nuove piste investigative.
Andrea Sempio
Chi è: All’epoca 19enne, amico d’infanzia di Marco Poggi; tecnico informatico in una piccola azienda di Voghera.
Cosa faceva nel 2007: Appassionato di videogame, nel periodo del delitto trascorreva molto tempo nella casa dei Poggi, condividendo la passione per i videogiochi con Marco. La sua presenza frequente nella villetta di via Pascoli è stata confermata anche dalla difesa, che sottolinea come Sempio avesse accesso a gran parte della casa, esclusa la camera da letto dei genitori di Chiara e Marco.
Cosa fa oggi: Attualmente, Sempio lavora come addetto alle vendite in un negozio di telefonia situato nel centro commerciale di Montebello della Battaglia, vicino a Voghera. Dopo la riapertura delle indagini nel marzo 2025, si è assentato dal lavoro per alcuni giorni, ma è successivamente rientrato, dichiarando: “È ora di farsi vedere”.
Come è coinvolto: Nel marzo 2025, la Procura di Pavia ha riaperto le indagini sull’omicidio di Chiara Poggi, iscrivendo Sempio nel registro degli indagati per concorso in omicidio. Questa decisione è stata presa a seguito dell’identificazione del suo profilo genetico tra le tracce di DNA rinvenute sotto le unghie della vittima, precedentemente non attribuite a nessuno. Ulteriori elementi emersi durante le indagini includono appunti manoscritti trovati nella spazzatura di Sempio, in cui egli stesso avrebbe scritto di aver “fatto cose brutte e inimmaginabili”. Inoltre, durante una perquisizione, Sempio ha riferito ai carabinieri di aver scritto un tema sul delitto di Chiara Poggi durante un laboratorio di giornalismo, documento che gli inquirenti stanno cercando. Nonostante questi sviluppi, Sempio ha sempre negato qualsiasi coinvolgimento nel delitto e ha dichiarato di non aver mai avuto una relazione con Chiara Poggi.
Giuseppe e Rita Poggi
Chi sono: : Giuseppe Poggi e Rita Preda sono i genitori di Chiara Poggi, la giovane uccisa nella sua abitazione di Garlasco il 13 agosto 2007. Cittadini riservati e stimati nella comunità locale, hanno affrontato con dignità e determinazione la tragedia che ha colpito la loro famiglia.
Cosa facevano nel 2007: All’epoca del delitto, Giuseppe e Rita gestivano una piccola impresa agricola e sostenevano con orgoglio il percorso universitario dei loro figli, Chiara e Marco. La loro vita era caratterizzata da una quotidianità semplice e laboriosa, radicata nei valori della famiglia e del lavoro.
Cosa fanno oggi: Attualmente, Rita Preda lavora come impiegata presso il Comune di Garlasco, mentre Giuseppe Poggi ha mantenuto un profilo discreto nella vita pubblica. In memoria della figlia, hanno istituito due borse di studio intitolate a Chiara Poggi, destinate agli studenti meritevoli della Scuola Secondaria di Primo Grado “Duca degli Abruzzi” di Garlasco, con l’obiettivo di promuovere l’eccellenza scolastica e il ricordo della figlia.
Come sono coinvolti: Giuseppe e Rita Poggi rappresentano il fulcro emotivo del caso di Garlasco. Fin dall’inizio, hanno affrontato il dolore con compostezza, chiedendo giustizia per la figlia. Dopo la condanna definitiva di Alberto Stasi nel 2015, hanno espresso la loro convinzione sulla sua colpevolezza. Con la recente riapertura delle indagini e l’iscrizione di Andrea Sempio nel registro degli indagati, hanno inizialmente manifestato scetticismo riguardo a nuove ipotesi investigative, ribadendo la loro fiducia nelle sentenze già emesse. La loro presenza pubblica è sempre stata misurata, ma determinata nel mantenere viva la memoria di Chiara e nel richiedere rispetto per la verità accertata. Ogni loro intervento è un monito contro le speculazioni mediatiche e un appello alla giustizia.
Marco Poggi
Chi è: È il fratello minore di Chiara Poggi. All’epoca del delitto aveva 19 anni.
Cosa faceva nel 2007: Nel 2007, Marco era uno studente con l’ambizione di diventare ingegnere. Trascorreva le vacanze estive con la famiglia e rientrò precipitosamente a Garlasco dopo aver appreso dell’omicidio della sorella.
Cosa fa oggi: Attualmente, Marco vive a Mestre, in Veneto, e lavora come impiegato. Nonostante abbia cercato di costruire una vita lontano dal clamore mediatico, le vicende giudiziarie legate al caso di sua sorella continuano a coinvolgerlo.
Come è coinvolto: Testimone-chiave per i suoi rapporti con Sempio e gli altri amici; Marco è stato recentemente ascoltato dagli inquirenti come persona informata sui fatti, in particolare riguardo ai suoi rapporti con Andrea Sempio, amico d’infanzia e nuovo indagato nel caso. Durante l’interrogatorio, ha espresso la sua convinzione sull’estraneità di Sempio all’omicidio di sua sorella. Inoltre, Marco ha confermato che Sempio frequentava abitualmente la loro abitazione e aveva accesso a diverse aree della casa, tranne la camera dei genitori. La sua testimonianza è considerata cruciale per comprendere la dinamica dei rapporti tra i giovani coinvolti e per valutare le nuove piste investigative emerse nel corso della riapertura delle indagini.
Angela Taccia
Chi è: Avvocato penalista milanese di 36 anni, iscritta all’Ordine degli Avvocati di Milano. Originaria di Abbiategrasso, ha maturato la sua esperienza professionale nello studio dell’avvocato Massimo Lovati, con il quale oggi condivide la difesa di Andrea Sempio nel caso dell’omicidio di Chiara Poggi.
Cosa faceva nel 2007: Nel 2007, Angela era una giovane studentessa universitaria e praticante legale. Sebbene non fosse coinvolta direttamente nel caso, era parte integrante del gruppo di amici che orbitava attorno a Chiara Poggi, inclusi Marco Poggi, fratello della vittima, e Andrea Sempio, suo attuale assistito. Questo legame personale con i protagonisti del caso ha influenzato profondamente il suo coinvolgimento professionale successivo.
Cosa fa oggi: Si occupa di difesa nei processi di omicidio e malasanità; ha fondato uno studio boutique specializzato in casi complessi.
Come è coinvolta: Angela Taccia è la principale difensora di Andrea Sempio nel nuovo filone di indagine sull’omicidio di Chiara Poggi. La sua strategia difensiva si è distinta per l’attenzione ai dettagli procedurali, come dimostrato dalla contestazione della validità dell’invito a comparire rivolto a Sempio, che ha portato al rinvio dell’interrogatorio previsto. La sua comunicazione pubblica è stata altrettanto incisiva: nel giorno dell’interrogatorio mancato, ha pubblicato sui social media la frase “Guerra dura senza paura”, sottolineando la determinazione con cui intende affrontare il procedimento. Questo atteggiamento ha attirato l’attenzione dei media e ha evidenziato il suo ruolo attivo non solo nelle aule di tribunale, ma anche nel dibattito pubblico attorno al caso. Il doppio ruolo di Angela Taccia, come avvocata e amica di lunga data di Andrea Sempio, aggiunge una dimensione personale alla sua partecipazione al caso, rendendo la sua figura centrale sia dal punto di vista legale che umano nella complessa vicenda del delitto di Garlasco.
Roberto Freddi e Mattia Capra
Chi sono: Compagni di scuola dei Poggi e amici di Andrea Sempio, classe 1988. Roberto Freddi e Mattia Capra sono amici d’infanzia di Andrea Sempio e Marco Poggi, fratello di Chiara. Entrambi sono cresciuti a Garlasco e hanno condiviso con Sempio e Poggi numerosi momenti di svago e socializzazione durante l’adolescenza.
Cosa facevano nel 2007: Nel periodo del delitto, Freddi e Capra frequentavano regolarmente la casa di via Pascoli, dove viveva Chiara Poggi. Partecipavano a partite di calcetto, serate di videogiochi e ritrovi sociali, consolidando legami di amicizia con i ragazzi della zona. La loro presenza nella vita quotidiana di Andrea Sempio e Marco Poggi li rendeva testimoni indiretti degli eventi che circondavano la vittima.
Cosa fanno oggi: Oggi, entrambi risiedono a Garlasco e lavorano nel settore meccanico. Hanno scelto una vita lontana dai riflettori mediatici, dedicandosi alle proprie famiglie e coltivando hobby legati alla motocicletta e ad altre attività all’aria aperta.
Come sono coinvolti: Sebbene non siano indagati, Freddi e Capra sono stati coinvolti nelle indagini come persone informate sui fatti. Le loro abitazioni sono state perquisite dai carabinieri, su delega della procura di Pavia, nell’ambito di un’operazione più ampia che ha incluso anche la perquisizione dell’abitazione di Andrea Sempio. Durante queste operazioni, sono stati sequestrati dispositivi elettronici per analizzare eventuali comunicazioni tra loro e Sempio, al fine di verificare alibi e ricostruire gli eventi antecedenti e successivi all’omicidio di Chiara Poggi.
Alessandro Biasibetti
Chi è: Amico d’infanzia di Marco Poggi, fratello di Chiara. Nato nel 1988, ha frequentato l’oratorio e la parrocchia di Garlasco sin da giovane. Dopo aver completato il liceo a Vigevano, si è iscritto all’Università di Pavia, dove ha intrapreso studi che lo hanno avvicinato alla vocazione religiosa. Nel 2020 è entrato nell’Ordine dei Frati Predicatori, diventando frate domenicano. Attualmente, è impegnato in attività educative e caritative in un convento vicino a Pavia.
Cosa faceva nel 2007: Nel periodo del delitto, Alessandro era un giovane universitario con una forte inclinazione religiosa. Conosceva bene Marco Poggi e frequentava la casa della famiglia Poggi, condividendo momenti di socializzazione con Andrea Sempio e altri amici. Inoltre, aveva avuto un ruolo di animatore all’oratorio per i bambini, tra cui Andrea Sempio.
Cosa fa oggi: Oggi, frate Alessandro Biasibetti è impegnato in attività educative e caritative in un convento vicino a Pavia. Continua a vivere secondo i principi dell’Ordine Domenicano, dedicandosi alla preghiera, alla predicazione e al servizio della comunità.
Come è coinvolto: Sebbene non sia indagato, frate Alessandro è stato coinvolto nelle indagini come persona informata sui fatti. La procura di Pavia ha richiesto l’acquisizione del suo DNA per esclusione su tracce femminili rinvenute nella casa di Chiara Poggi. Le sue memorie private sono state utilizzate per ricostruire le relazioni affettive tra i giovani coinvolti nel caso.
In questa lunga vicenda, ogni volto, ogni carriera e ogni scelta personale si intrecciano con il tentativo di far luce su una morte che ancora chiede giustizia. Con il passare degli anni, alcune vocazioni sono mutate, altri hanno cercato riscatto e tanti hanno mantenuto fede al ricordo di Chiara. Ma oggi, di nuovo, la comunità di Garlasco attende risposte certe.