Garlasco, il giallo dello scontrino: perché la Procura indaga sul rapporto tra la madre di Sempio e l’ex pompiere
- Postato il 1 agosto 2025
- Di Panorama
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La madre di Andrea Sempio, attualmente indagato per il delitto di Garlasco, torna a fare chiarezza sul suo rapporto con l’ex pompiere Antonio B., anch’egli ascoltato dagli investigatori in merito a un sospetto riguardante un biglietto del parcheggio di Vigevano, datato la mattina dell’omicidio di Chiara Poggi. In particolare, si ipotizzava che quel tagliando non fosse di Sempio, ma della madre.
Ma perché la Procura si interessa ai contatti tra Daniela Ferrari e l’ex vigile del fuoco? Dai tabulati telefonici emergerebbero due messaggi scambiati proprio quella mattina tra i due, con il secondo alle 9:09, orario in cui Antonio B. era di turno a Vigevano, nelle vicinanze del parcheggio dove Sempio ha dichiarato di aver lasciato l’auto. Secondo gli investigatori, lo scontrino conservato per anni dalla madre potrebbe non appartenere al figlio, bensì a lei. La famiglia Sempio, tuttavia, respinge ogni accusa: «Non si vedevano da vent’anni. I messaggi? Solo auguri, non c’è nulla di rilevante».
Riguardo al biglietto del parcheggio come possibile alibi per Andrea Sempio, la sua rilevanza appare marginale, poiché l’orario indicato non corrisponderebbe a quello della morte di Chiara Poggi. Tuttavia, Daniela Ferrari è categorica: quel tagliando appartiene a suo figlio e non a lei. In un’intervista a Telelombardia ha dichiarato: «Ci siamo visti 3-4 volte. Lui non abitava a Vigevano, non abitava a Gambolò. Abitava da tutt’un’altra parte».
Alla domanda su cosa potrebbe aver detto il pompiere per scatenare tanto clamore, ha risposto: «Allora, da quello che mi ricordo io, però a questo punto a me può venire un dubbio su qualsiasi cosa. Io questa persona a Vigevano non l’ho mai incontrata. Se mi avessero visto, che so, da tutt’un’altra parte può essere. E mi sembra strano che lui abbia detto che si ricorda di avermi visto a Vigevano quando a Vigevano non ci siamo mai visti. Perché a me sta cosa sembra strana. Non lo so cosa può aver detto, non lo so. Non ne ho idea, non ne ho idea».
Daniela ha inoltre precisato che in famiglia non ci sono stati litigi dopo l’emergere dei sospetti sull’ex pompiere: «Lui ha le sue amiche, io ho i miei amici. Questo è uno che ci provava con tutte, da 0 a 90 basta che respirano».
Ha aggiunto di aver sempre tenuto l’ex vigile a bada e ha ribadito che i due erano semplicemente amici, senza mai essersi incontrati a Vigevano, sentendosi negli anni solo per gli auguri di Natale. L’ultima volta che lo ha visto di persona risale al 2009, al funerale della madre di Antonio B., a Garlasco: «L’ultima volta che l’ho incontrato fisicamente di persona è stato nel 2009. Che già non ci sentivamo più, perché lui aveva un’altra compagna, al funerale di sua mamma qua a Garlasco».
D’altro canto, l’ex pompiere era conosciuto in paese, dove in molti lo chiamavano «mandrillone». Daniela Ferrari conclude: «È sempre stato così. Perché poi lui è convinto di essere bellissimo, intelligentissimo… Anche se dovessero trovare dei messaggi di lui che fa delle provocazioni, trovano anche le mie risposte. L’unica cosa sicura è che sono andata a Gambolò, sono tornata alle 10 meno 10 e mio figlio era in casa. E su questa cosa non ci piove».
La difesa di Sempio: «Andrea non conosce quell’uomo»
Antonio B. è stato ascoltato due volte dagli investigatori. La sua versione contrasterebbe con quella di Daniela Ferrari, portando la Procura a ipotizzare che la madre di Andrea Sempio possa aver fornito un alibi non del tutto preciso al figlio. Gli inquirenti avrebbero voluto contestare formalmente lo scontrino e i movimenti di quella mattina, ma ciò non è avvenuto.
Il comando dei vigili del fuoco, dove si trovava Antonio B., dista pochi metri dalla zona in cui fu rinvenuto lo scontrino. Durante un interrogatorio in caserma, Daniela Ferrari ebbe un malore dopo aver sentito il nome dell’ex pompiere e si avvalse della facoltà di non rispondere.
I legali di Andrea Sempio smentiscono categoricamente qualsiasi coinvolgimento: «Il nostro assistito non ha mai sentito nominare questa persona, né l’ha mai vista. Ogni tentativo di legare le due famiglie è privo di fondamento e si basa su mere suggestioni».
L’avvocata Angela Taccia ha infine sottolineato come Andrea sia «molto irritato per come è stata trattata sua madre, già fragile e provata dalla situazione».