Garlasco, Lovati nei guai: l’Ordine valuta sanzioni per le frasi choc pronunciate dall’avvocato di Sempio
- Postato il 9 ottobre 2025
- Di Panorama
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Un’intervista di troppo, parole uscite di bocca «a furia di bere» e un caso giudiziario che già da anni è un terreno minato. Massimo Lovati, difensore di Andrea Sempio nell’ultima inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, è finito sotto i riflettori per ragioni che nulla hanno a che fare con le strategie processuali. Nel mirino, questa volta, non ci sono carte o indagini ma dichiarazioni rilasciate davanti alle telecamere a Fabrizio Corona, parole che hanno fatto sobbalzare la Procura di Pavia e acceso l’attenzione dell’Ordine degli Avvocati di Milano.
Le frasi contestate
Lovati aveva lasciato intendere che la riapertura del caso fosse frutto della volontà del procuratore aggiunto Stefano Civardi. «Napoleone, da quello che mi hanno riferito, voleva chiedere l’archiviazione. Quell’altro invece, quel Civardi», le parole finite sotto esame. Una ricostruzione definita «destituita di ogni fondamento» dal procuratore Fabio Napoleone, che ha puntualizzato come nel 2023 Civardi non fosse neppure a Pavia ma ancora in servizio a Milano. Solo dal febbraio 2024, infatti, il fascicolo Garlasco è stato coassegnato a Civardi.
Tra smentite e giustificazioni
Travolto dalle polemiche, Lovati ha tentato di difendersi, parlando di un inganno mediatico: «Mi è stato proposto di fare un serial, mi è stato versato da bere e sono stato tradito». Parole che non hanno spento la polemica, anzi. Già indagato per diffamazione aggravata nei confronti dello studio Giarda – gli ex difensori di Alberto Stasi – Lovati rischia ora di vedersi aprire un nuovo fronte disciplinare.
Il contenzioso con i Giarda
Lo scorso marzo, davanti alle telecamere, aveva parlato di una «macchinazione della difesa Giarda». Accuse pesanti che hanno spinto Fabio ed Enrico Giarda a sporgere querela. Non solo: nelle ultime settimane, nuove frasi su presunte appartenenze del padre Angelo a una “massoneria bianca” hanno alimentato la possibilità di ulteriori azioni legali.
L’Ordine sotto pressione
Il Consiglio Distrettuale di Disciplina di Milano ha già aperto un’istruttoria. Sul tavolo non ci sono solo questioni di opportunità ma possibili violazioni del dovere di correttezza nei confronti dei colleghi e della Procura. Per Lovati, che continua a difendere Andrea Sempio nell’inchiesta sul delitto di Garlasco, si tratta di un capitolo imprevisto e pericoloso. Le sue stesse parole, più delle carte processuali, rischiano ora di segnare la sua carriera.