Garlasco, Sempio prende tempo e valuta se revocare il legale Lovati: “Devo riflettere, vedremo cosa succede”
- Postato il 11 ottobre 2025
- Di Panorama
- 1 Visualizzazioni


Il caso di Garlasco torna a infiammarsi. Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, ha annunciato di volersi prendere qualche giorno di tempo prima di decidere se confermare o meno il suo avvocato Massimo Lovati, finito al centro della bufera dopo le dichiarazioni rilasciate a Fabrizio Corona nel programma Falsissimo.
In un video trasmesso da Quarto Grado, Sempio ha chiarito: «Abbiamo concluso da poco l’incontro con l’avvocato Lovati. È stato un confronto pacifico, nessuna animosità. Mi prenderò qualche giorno per valutare se proseguire con lui o meno».
Le parole e il caos intorno al legale
Le frasi di Lovati su Corona — in cui definiva il procuratore aggiunto Stefano Civardi “maledetto” e “legato all’Opus Dei” — hanno provocato un terremoto mediatico e disciplinare. Il legale ha poi tentato di giustificarsi sostenendo di essere stato “tradito” e di aver “bevuto troppo”, ma la difesa di Sempio ora vacilla.
La madre di Andrea, Daniela Sempio, ha raccontato agli inquirenti di aver scelto Lovati “perché costava poco”. Nel verbale emergono inoltre prelievi in contanti per oltre 13 mila euro e interrogativi su pagamenti non documentati ai legali: «Eravamo nelle loro mani», ha detto il padre Giuseppe Sempio, parlando di una spesa complessiva tra 55 e 60 mila euro per soli tre mesi di attività.
L’arrivo di Palmegiani e la nuova fase della difesa
Nei giorni scorsi nel team è entrato Armando Palmegiani, nuovo consulente nominato dopo l’uscita di scena di Luciano Garofano. Un ingresso che ha già sollevato polemiche, poiché in passato Palmegiani aveva commentato in rete gli indizi raccolti contro Sempio, dal DNA rinvenuto sotto le unghie di Chiara Poggi alla discussa impronta numero 33.
«Mi hanno dato il benvenuto con un attacco mediatico allucinante», ha detto al Corriere della Sera, respingendo le accuse di parzialità.
Il mistero delle intercettazioni scomparse
Come se non bastasse, nelle ultime ore si riaccende il giallo delle microspie installate sulle auto di Sempio. Secondo nuove rivelazioni, alcune registrazioni del 2017 sarebbero sparite dal fascicolo, in particolare quelle disposte sulla Fiat Panda intestata alla zia Ivana, oggi coinvolta nelle indagini per corruzione.
Mentre della Suzuki Swift esistono verbali completi di installazione e disattivazione, della Panda non resta traccia ufficiale. Un buco procedurale che gli investigatori definiscono “anomalo” e che apre nuovi interrogativi sulla gestione del materiale audio.
Gli audio e i soldi “da tirare fuori”
Tra i file ancora esistenti emergono due audio inediti in cui Sempio parla di spese legali e di una cifra “tra i 70 e gli 80 mila euro” da sostenere, mentre il padre confida la paura che “l’indagine resti aperta”. Una tensione familiare costante che oggi torna a intrecciarsi con la confusione intorno ai legali e alle indagini.
Lunedì prossimo, Sempio dovrebbe sciogliere la riserva sul futuro del suo avvocato. Ma intorno al delitto di Garlasco, a diciotto anni di distanza, le domande continuano a moltiplicarsi.