Gaza, 48 morti per i nuovi raid israeliani. E l’esercito di Tel Aviv annuncia “l’estensione delle operazioni”
- Postato il 30 giugno 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Sono almeno 48 i palestinesi uccisi in attacchi israeliani da stamattina nella Striscia di Gaza. Lo riporta Al-Jazeera, citando fonti ospedaliere. L’emittente precisa che 13 persone sono morte uccise in un raid aereo israeliano a Khan Younis, nel sud della Striscia, mentre erano in attesa di cibo, e che in questo attacco sono inoltre rimaste ferite altre 50 persone.
I palestinesi nel nord di Gaza raccontano di una delle peggiori notti di attacchi israeliani nelle ultime settimane, dopo che l’esercito ha emesso ordini di evacuazione di massa. “Le esplosioni non sono mai cessate; hanno bombardato scuole e case. Sembravano terremoti”, dice Salah, 60 anni, padre di cinque figli, di Gaza City, in una testimonianza rilanciata dal Times of Israel. “Al telegiornale sentiamo che un cessate il fuoco è vicino, sul campo vediamo morte e sentiamo esplosioni“. I carri armati israeliani si sono spinti nelle zone orientali del sobborgo di Zeitoun a GazaCity e hanno bombardato diverse zone a nord, mentre gli aerei hanno colpito almeno quattro scuole dopo aver ordinato a centinaia di famiglie che si erano rifugiate all’interno di andarsene, affermano i residenti. L’Idf sostiene invece di aver colpito obiettivi terroristici nel nord di Gaza, compresi i centri di comando e controllo, dopo aver adottato misure per ridurre il rischio di danni ai civili.
E proprio oggi l’esercito di Tel Aviv ha emesso un avviso in diverse zone di Gaza City e Jabalya, affermando che le Idf “stanno operando intensamente” e “estenderanno le operazioni a ovest e nel centro delle città”, riporta Haaretz.
Intanto arriva l’ennesima condanna dal parte delle Nazioni Unite. “Quanto sta accadendo oggi a Gaza è totalmente intollerabile. La sofferenza del popolo palestinese, il numero di morti, la distruzione, il fatto che le frontiere siano rimaste tanto tempo chiuse agli aiuti umanitari, tutto crea una situazione orribile, intollerabile, con una violazione chiara di molte leggi internazionale, della quale ci dovrebbe essere un’accountability, una resa dei conti. Saranno i tribunali a stabilire quali solo le violazioni”, ha rilevato oggi il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, in un’intervista all’emittente pubblica spagnola Tve, in occasione della IV Conferenza Internazionale per gli aiuti allo Sviluppo delle Nazioni Unite, da oggi al prossimo 3 luglio a Siviglia.
“La Corte penale internazionale sta lavorando su questo, ma è chiara la violazione sistematica del diritto internazionale e questo si fa nella totale impunità“, ha evidenziato il segretario dell’Onu in risposta a una domanda sugli oltre 500 palestinesi uccisi mentre tentavano di raccogliere gli aiuti distribuiti sulla Striscia, che si aggiungono alle oltre 56.000 vittime civili del conflitto. Guterres aveva anche segnalato la “necessità di condannare l’attacco di Hamas” in territorio israeliano del 7 ottobre 2023 “in maniera totale” e di arrivare alla liberazione degli ostaggi.
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