Gaza, D’Alema a La7: “La barbarie commessa da Israele inizia prima del 7 ottobre “. Accuse a Ue e a Salvini

  • Postato il 19 giugno 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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“Non vorrei che la guerra gravissima tra Israele e Iran oscurasse l’enorme tragedia palestinese che è destinata ad avere un peso lungo nel nostro rapporto con il mondo arabo, sulla nostra sicurezza e sulla convivenza nel Mediterraneo. Il livello crescente di odio verso l’Occidente è destinato a segnare gli anni che verranno. E questo odio nasce dal peso dell’ingiustizia e della barbarie che subisce il popolo palestinese, di fronte alle quali la reazione europea è stata tardiva e pavida. Fanno eccezione quei molti giovani, che hanno capito che bisogna fare qualcosa per essere solidali con i più deboli”. Così si esprime Massimo D’Alema, ex presidente del Consiglio, intervenendo a Otto e mezzo, su La7, per commentare gli ultimi, drammatici sviluppi del conflitto tra Israele e Iran

Alla conduttrice Lilli Gruber che gli ricorda il massacro del 7 ottobre 2023, D’Alema risponde: “Hamas ha una responsabilità enorme verso Israele e verso il popolo palestinese, però la verità è un’altra: questa tragedia è cominciata prima del 7 ottobre. Nessuno ha pubblicato i rapporti di Amnesty International e di Save the Children sull’uccisione dei minori palestinesi prima del 7 ottobre, sulla detenzione illegale, sull’espropriazione delle terre, sulla colonizzazione, sull’uso sistematico della tortura nelle carceri israeliane. Tutto questo è cominciato prima del 7 ottobre – ribadisce – È indescrivibile anche la censura informativa su notizie vere e agghiaccianti. Ci sono 600 palestinesi morti sotto tortura nelle carceri israeliane, i cui corpi non vengono riconsegnati perché Israele non vuole che si vedano i segni delle torture. Questa è barbarie”.

D’Alema attacca duramente anche l’Unione Europea: “Se noi avessimo reagito, per esempio, all’espansione delle colonie, che è un atto illegale, e avessimo fatto il nostro dovere rispetto ai principi e i valori dell’Unione Europea, avremmo aiutato anche quelle componenti democratiche della società israeliana che si oppongono alla barbarie di Netanyahu. Noi non abbiamo fatto nulla. Abbiamo guardato, qualche volta ci siamo limitati a un comunicato“.

Infine, una bordata a Matteo Salvini, che lo scorso febbraio si è recato a Gerusalemme per incontrare il primo ministro Benjamin Netanyahu, il ministro degli Affari della diaspora e dell’antisemitismo Amichai Chikli e quello degli Esteri Gideon Sa’ar: “L’Italia ha firmato il trattato di Roma che ha costituito la Corte Penale Internazionale a cui l’Unione Europea ha ribadito il sostegno. La Corte Penale Internazionale ha emesso un mandato di cattura nei confronti di Netanyahu per crimini contro l’umanità e crimini di guerra, quindi il Primo Ministro d’Israele è considerato un criminale dal tribunale che noi stessi abbiamo costituito insieme a tanti altri paesi. Ora, il vice primo ministro del nostro paese è andato a trovarlo e gli ha stretto la mano per esprimergli solidarietà. Imbarazzante“.

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