Gaza è solo un ricordo, l’Europa è allo sbando ma Draghi cosa ha fatto quando era premier?
- Postato il 17 settembre 2025
- Politica
- Di Blitz
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Gaza è ormai solo un ricordo: la città è crollata sotto le bombe, si vedono soltanto macerie e gente in fuga. Una lunga colonna di disperati che scappa portandosi via quel poco che ha. L’esercito israeliano controlla oggi il 40 per cento del territorio, ma presto non avrà più avversari da combattere e uccidere. “Stiamo colpendo i siti dei terroristi”, sostiene Tel Aviv.
Netanyahu si difende: è rimasto senza alleati nel mondo, Stati Uniti a parte. Però non si ferma e continua la sua marcia per cancellare la Palestina.
Di pace non si sente più parlare, nemmeno di tregua. Una minima parte di ottimisti ritiene che forse il conflitto potrebbe finire se Donald Trump intervenisse non solo a chiacchiere. Ma è una “vox clamans in deserto” che diventa sempre più fioca con il tempo.
“È iniziata l’operazione per eliminare quel popolo”, titola in prima pagina l’Unità di stamane. Che cosa potrà succedere dopo nessuno lo può prevedere, nemmeno forse i grandi che dovrebbero intervenire con tutto il loro carico di potenza.
Troppi interessi gravitano intorno a quella fascia di Medio Oriente e orientarsi in quel ginepraio diventa oltremodo difficile.
I pro Pal sono sempre più numerosi, perché il massacro è sotto gli occhi di tutti e non lo si può negare. Però, un conto è puntare il dito contro Israele perché la vendetta ha oltrepassato ogni limite; un altro è agire con violenza contro chi non la pensa allo stesso modo.
La tragedia di Gaza

È quel che è successo ieri all’università di Pisa, dove un docente, Rino Casella, è stato aggredito e malmenato da un gruppo di teppisti entrati in aula sbandierando i vessilli della Palestina. Il professore è intervenuto solo nel momento in cui uno studente in aula la pensava in modo diverso.
Voleva difenderlo ed è stato a quel punto che hanno aggredito e picchiato anche lui. “Avevo la sola colpa di aver detto all’Ateneo di rimanere neutrali”. Probabilmente, qualcuno deve aver portato fuori la notizia con le conseguenze che abbiamo scritto.
Non è la prima volta che trincerandosi dietro la bandiera di quel popolo, i sostenitori del tanto peggio tanto meglio trasformano manifestazioni pacifiche in guerriglia urbana con lancio di pietre contro le forze dell’ordine e incendi di macchine e cassonetti della nettezza urbana.
Per quale motivo? A chi giova un simile atteggiamento? A nessuno: né ai vincitori, né agli sconfitti: lecco perchè li abbiamo definiti delinquenti nemici della democrazia.
L’Europa balbetta
Come si schiera l’Europa? “Balbetta, tarda a prendere posizione”, afferma qualcuno. Ma forse non è la verità perché lo sdegno è stato unanime e contro il leader israeliano si sono schierati tutti. Quindi, il vecchio continente non è stato solo guardare: minaccia sanzioni fino ad arrivare ad una disdetta dei vari accordi commerciali con Tel Aviv.
C’è comunque chi è che strepita contro Bruxelles e i suoi alleati. Non è una voce di poco conto, è quella di Mario Draghi che fu presidente della BCE (banca centrale europea) dal 2011 al 2019. “In questa UE non funziona nulla”, strepita il nostro ex presidente del consiglio. Aggiunge: “Svanisce il nostro modello di crescita ed è la stessa Europa ad affossarlo”. Parole durissime, quasi la celebrazione di un funerale. Un solo interrogativo: come mai nei due anni in cui è stato a Palazzo Chigi Draghi non si è posto le identiche domande denunciando questi pericoli?
Nel palcoscenico italiano svettano ancora una volta i 5Stelle, perchè, pensate, c’è chi pensa ad una sostituzione dell’avvocato del popolo. Una minoranza che sbraita solo per farsi conoscere.
Chi sono gli aspiranti? Una ventina di persone di cui il grande pubblico non ha mai sentito parlare. Rispondono in coro: “Perchè quando fu chiamato a guidare il Paese chi era Giuseppi?”
Oggi dobbiamo piangere tutti un grande mito del cinema non solo americano. Un “fico extra” che faceva battere il cuore a migliaia di rappresentanti del gentil sesso. “Robert Redford era bello da morire”, sostengono ancora oggi le signore forse un po’ attempate.
Però, ricordo che quando ero un giovanetto che frequentava l’allora ginnasio, tutti, insieme con i miei coetanei, sognavamo di essere affascinanti come lui. Biondo, occhi chiari, una piacevole strafottenza ed una ecatombe di donne che avrebbero fatto pazzie solo per stringergli la mano.
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