Gaza, Oxfam: “2 milioni di persone rinchiuse nel 20% della Striscia. Israele vuole il completo sfollamento”

  • Postato il 29 maggio 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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“Una campagna sistematica di sfollamento per rinchiudere oltre 2 milioni di civili in 5 aree costiere sovraffollate e prive di qualsiasi servizio, che costituiscono meno del 20% del territorio della Striscia di Gaza“. È l’allarme lanciato oggi da Oxfam, a oltre 600 giorni dall’inizio dei raid israeliani. L’analisi dell’organizzazione rivela infatti come dalla rottura del cessate il fuoco lo scorso 18 marzo, Israele abbia emesso oltre 30 ordini di sfollamento della popolazione, quasi uno ogni due giorni, che hanno coinvolto oltre 600mila persone, anche più volte.

“Un elemento – commenta l’ong – che sommato all’uso della fame come arma di guerra, rivela la strategia di occupare completamente Gaza, non di neutralizzare specifici obiettivi militari”. Le evacuazioni forzate hanno interessato 68 aree abitate su 79, che se sommate alle zone militari israeliane inaccessibili, coprono un’estensione pari all’80% di Gaza.

“Questa situazione sta rendendo praticamente impossibile alla popolazione trovare un rifugio sicuro. – ha detto Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia– È evidente come il piano di Israele non sia semplicemente neutralizzare una minaccia, ma attuare un completo sfollamento della popolazione, e questo è un crimine di guerra”.

Solo tra il 15 al 20 maggio, oltre 17mila persone sono state sfollate dalle autorità israeliane. Il 20 maggio è stata ordinata l’evacuazione da un’area di ben 34,9 km² tra Beit Lahiya e Jabalia, che copre circa il 10% del territorio di Gaza. “In qualsiasi altro conflitto, i civili avrebbero a disposizione vie di fuga verso Paesi vicini – continua Pezzati- In questo caso invece la popolazione è completamente in trappola e viene spinta sempre di più verso la costa. È una cosa disumana”.

A Gaza non esistono aree sicure per gli sfollati. Quelle designate da Israele sono campi profughi polverosi e sovraffollati che non offrono nessuna protezione reale dai bombardamenti e sono privi di tutto: non c’è acqua potabile, non ci sono servizi igienico-sanitari, non c’è cibo.

Oxfam lancia quindi un nuovo appello in vista della Conferenza di Alto Livello che si terrà a New York . “I Governi occidentali – conclude Pezzati – devono andare oltre le mere dichiarazioni di intenti, che li rendono di fatto complici, ed esercitare una pressione reale su Israele affinché interrompa l’assedio in corso e qualsiasi progetto di annessione di Gaza o della Cisgiordania. Quale pace può essere mediata alle condizioni attuali? Per questo lanciamo un appello urgente ai leader mondiali perché si arrivi ad una soluzione giusta prima della Conferenza di Alto Livello a cui prenderà parte anche l’Italia. In cui si discuterà della soluzione dei due stati. La posta in gioco non è solo il futuro della Palestina, ma anche l’integrità e la credibilità di qualsiasi Paese che dichiara di sostenere e difendere il diritto internazionale”.

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