Gaza, salta la trattativa. Macron: “Riconoscere lo stato di Palestina”. Gli Usa contro il presidente francese
- Postato il 25 luglio 2025
- Politica
- Di Blitz
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I colloqui per un cessate il fuoco a Gaza, in corso in Qatar, sono stati interrotti dagli Stati Uniti. Lo ha annunciato l’inviato speciale della Casa Bianca per il Medio Oriente, Steve Witkoff. “Hamas non agisce in buona fede” e mostra una “mancanza di volontà” nel raggiungere un accordo, ha dichiarato Witkoff, rappresentante dell’amministrazione Trump. Alla luce del fallimento dei negoziati, Washington ha annunciato che “prenderà in considerazione opzioni alternative” per ottenere il rilascio degli ostaggi israeliani ancora detenuti a Gaza.
L’annuncio statunitense aggiunge ulteriore tensione a una situazione già estremamente delicata in Medio Oriente. In questo contesto, si inserisce l’iniziativa diplomatica della Francia, che ha sorpreso molti osservatori per la sua portata e il momento in cui è stata annunciata.
Macron riconosce lo Stato di Palestina
“La Francia riconoscerà lo Stato di Palestina”, ha dichiarato il presidente Emmanuel Macron in un messaggio ufficiale diffuso su X e Instagram. “Fedele al suo impegno storico per una pace giusta e duratura in Medio Oriente, ho deciso che la Francia riconoscerà lo Stato di Palestina. Ne farò l’annuncio solenne all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, nel prossimo mese di settembre”, ha spiegato il capo dell’Eliseo.
Nel suo lungo messaggio, Macron ha ribadito l’urgenza di fermare il conflitto in corso: “La pace è possibile. Occorre immediatamente un cessate il fuoco, la liberazione di tutti gli ostaggi e un aiuto umanitario massiccio alla popolazione di Gaza”. Ha inoltre indicato i principi su cui dovrebbe fondarsi il futuro Stato palestinese: smilitarizzazione di Hamas, riconoscimento pieno di Israele, ricostruzione e sicurezza condivisa.
“Non ci sono alternative. I francesi vogliono la pace in Medio Oriente. Spetta a noi francesi, insieme agli israeliani, ai palestinesi, ai nostri partner europei e internazionali, dimostrare che è possibile”, ha concluso. “Fiducia, chiarezza e impegno. Vinceremo la pace”.
Hamas ha accolto con entusiasmo l’annuncio francese. “Noi di Hamas consideriamo questa importante posizione francese uno sviluppo politico che riflette la crescente convinzione internazionale nella giustezza della causa palestinese e il fallimento dell’occupazione nel distorcere i fatti o ostacolare la volontà dei popoli liberi”, si legge in una nota diffusa su Telegram. “Invitiamo tutti i Paesi del mondo, in particolare quelli europei e quelli che non hanno ancora riconosciuto lo Stato di Palestina, a seguire l’esempio della Francia”. Hamas ribadisce quindi i suoi obiettivi: il diritto al ritorno dei rifugiati, l’autodeterminazione e la creazione di uno Stato palestinese indipendente.

Netanyahu: “Condanniamo scelta di Macron, premia il terrore”
Di segno opposto le reazioni da Israele e dagli Stati Uniti. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha duramente attaccato la decisione francese: “Condanniamo fermamente la decisione del presidente Macron di riconoscere uno Stato palestinese in seguito al massacro del 7 ottobre. Premia il terrore e rischia di creare un altro rappresentante dell’Iran, proprio come è successo a Gaza”.
Secondo Netanyahu, “uno stato palestinese in queste condizioni sarebbe un trampolino di lancio per annientare Israele, non per vivere in pace al suo fianco. Sia chiaro: i palestinesi non cercano uno Stato accanto a Israele; cercano uno Stato al posto di Israele”.
Anche Marco Rubio, segretario di Stato americano, ha espresso un netto dissenso: “Gli Stati Uniti respingono fermamente il piano di Emmanuel Macron di riconoscere uno Stato palestinese all’Assemblea generale delle Nazioni Unite”. Rubio ha definito la scelta francese “una decisione sconsiderata che alimenta la propaganda di Hamas e ostacola la pace. È uno schiaffo in faccia alle vittime del 7 ottobre”.
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