Genoa, De Rossi: “Lottato con i denti, ma ora dobbiamo lavorare su pulizia e fluidità”
- Postato il 9 novembre 2025
- Calcio
- Di Genova24
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Genova. “I ragazzi hanno fatto la partita che avevo chiesto. Non mi sono messo a fare il fenomeno e a chiedere cose che non era realistico ottenere o che avrebbero messo in difficoltà la squadra. Ora dobbiamo lavorare tanto, abbiamo lottato coi denti contro una squadra molto forte”. Sono le prime parole di Daniele De Rossi nel post-partita di Genoa – Fiorentina.
Non si nasconde dietro a un dito il mister quando si parla anche di Malinovskyi, oggi squalificato: “Lui è il giocatore che ha forse più qualità di tutti, ma sarà difficile sfruttarla perché non siamo stati puliti e fluidi. A volte però c’è una componente mentale legata al fatto che non facevamo gol in casa, poi nell’ultima partita c’era una contestazione. Per cui in situazioni come queste si deve partire dalla lotta, dal cuore. Quando sei in difficoltà non penso che giocheremo sempre così, dobbiamo essere più puliti”.
Negli ultimi due campionati il Genoa non ha mai segnato su rigore: “Ieri Lorenzo si è allenato e li tirava bene − dice De Rossi − ci alleneremo su quello, però bisogna pensare che tirarli con la Gradinata Nord piena è un’altra cosa. Il discorso tecnico è relativo, il pallone che pesa, i ragazzi sono pagati per questo, però c’è la componente umana che ti blocca un po’ le gambe. Rigori anche io ne ho sbagliati. Ne parleremo perché non diventi un peso”.
Sull’atmosfera dello stadio De Rossi commenta: “Mi ha emozionato, ero teso e concentrato. Io poi non faccio troppe smancerie, mi imbarazzo pure. Non è una consuetudine rappresentare un popolo che non sia la Roma, ma l’ho detto ‘io ho voglia di vivermi questa esperienza in modo non freddo’, voglio conquistarmi lo stadio a suon di punti”.
De Rossi ha confermato il 3-5-2, ma per lui così non va bene: “Abbiamo tanti giocatori offensivi, tanti tre quarti che alzano la cifra tecnica, ma dobbiamo avere una gestione del possesso diverso, più veloce e accenderli, se no non ha senso. Oggi volevo giocare più sulla profondità, ma i ragazzi devono capire, non è che gli chiederò cose folli e che non possono fare. Questa è un tipo di lettura che si allena, l’ho provato in altre esperienze ed escono qualità in più a livello offensivo”.
Il Genoa si sta ritrovando con il secondo gol consecutivo: “Però il Genoa ha subito troppo sui corner, oggi abbiamo ripreso gol praticamente perché abbiamo commesso un rigore, bisogna lavorare sui dettagli, però abbiamo reagito a una mazzata che avrebbe ammazzato squadre più esperte, sono contento e gliel’ho detto. Si riparte da lì”. L’obiettivo di De Rossi è lavorare sul possesso palla ed entrare palla a terra nelle difese avversarie. “Allora faremo grandi partite. Oggi solo in alcuni momenti li abbiamo schiacciati con le seconde palle e con la verticalità”.
Su Colombo e la sua partita commenta: “Il ragazzo ci tiene tanto e anche gli altri, anche Ekhator che ha un affaticamento al tallone da qualche settimana. Voleva esserci anche perché Ekuban ha un affaticamento, siamo strettini lì davanti. Lorenzo ha fatto una bella partita ed è lo spirito che vedo in altri giocatori. Il gol a volte è la pillola magica che dà qualcosa in più. Gli ho detto che ha fatto un gol Gialappa’s, una fagiolata alla Mai dire gol. A volte si riparte da cose meno pulite ed estetiche meno belle.
La pausa sarà molto importante per lavorare: “Iniziare con una sconfitta sul groppone non sarebbe stata la migliore atmosfera. Siamo felici per allenarci con un minimo di positività in più”.
Non sarà comunque facile intrecciare il 3-5-2 con la batteria di trequartisti in forza al Genoa: “Gli attaccanti giocano bene in coppia e ci sono giocatori che possono diventare dei quinti interessanti, però nulla ci vieta di giocare 3-4-2-1. I ragazzi sono delle spugne, sono tanti, tantissimi ed è brutto lasciar fuori 3 o 4. Loro danno grande disponibilità. A volte una rosa numerosa può aiutare, ma alla lunga il numero ristretto è meglio per lavorare.
Durante il cambio di postazione De Rossi e Vanoli si sono salutati e abbracciati con calore: “Gli ho detto che non vedevo l’ora che qualcuno lo avrebbe preso così anche io sarei stato preso. A parte gli scherzi lui ha un’esperienza più grande della mia, è stato vice di Ventura quando io ero in Nazionale. Abbiamo un ottimo rapporto, ci siamo incontrati a Venezia con la Spal. I nostri nomi si sono intrecciati anche per altre squadre. Io lo ricordo con affetto e lo vedo diventare allenatore sempre più bravo, prendo spunto da lui”.