Genoa e Fiorentina, la svolta dopo la crisi: Vieira lascia, al suo posto è corsa a tre. E Daniele Pradè non è più il ds della viola
- Postato il 1 novembre 2025
- Sport
- Di Il Fatto Quotidiano
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E alla fine ribaltone fu. Qualcosa a Genova e Firenze sarebbe dovuto succedere: un segnale, un moto di rabbia, la voglia di cambiare. Quello che sembrava invece immoto (letteralmente: senza movimento) ha avuto un moto nella notte. E quindi si cambia. Il Genoa dopo i confronti di ieri mattina che sembravano portare a una conferma di Vieira almeno per la trasferta di Reggio Emilia contro il Sassuolo, ha ufficialmente consumato la sua separazione con l’allenatore dopo altri confronti notturni. La Fiorentina, invece, ha salutato il suo direttore sportivo Daniele Pradè, che già nelle scorse settimane si era più volte dichiarato ‘colpevole’ del momento negativo della viola. Uno scossone che potrebbe avere altre conseguenze. E domenica della settimana prossima, ci sarà Genoa-Fiorentina.
Qui Genoa – Due addii in tre giorni: giovedì ha salutato ufficialmente l’ormai ex ds Ottolini, sostituito da Diego Lopez (ex Lens, sarà ufficiale nelle prossime ore); oggi, invece, Vieira. Ma quello che è successo nelle ultime 24 ore è stato piuttosto clamoroso. Nella mattinata di ieri, infatti, Lopez e Vieira si sono parlati a lungo. E alla fine si era deciso di continuare insieme, con l’allenamento del pomeriggio diretto dal francese. In serata, il dietrofront che è stato del tutto consensuale: Vieira ha detto di non sentirsela, il Genoa che forse fosse meglio separarsi qui. Così, nella notte, si è consumato il divorzio, che è stato firmato questa mattina prima delle 10.30, quando era in programma la nuova seduta di allenamento. Seduta che è stata diretta da Criscito, il quale avrà anche l’onere di preparare la partita di lunedì contro il Sassuolo. Dopo, si vedrà: Gotti, Vanoli e De Rossi sono i nomi sul taccuino della dirigenza, con il primo favorito. A oggi.
Qui Fiorentina – E ‘a oggi’ nel calcio è diventato ormai una puntualizzazione doverosa. Perché a ieri, Pradè non era prossimo all’addio, per quanto la posizione del direttore sportivo fosse in bilico. Ma oggi, invece, le parti si sono separate. Addio consensuale anche in questo caso, che potrebbe portare a ulteriori scossoni nei prossimi giorni. Prima, c’è la partita di domani contro il Lecce, che è fondamentale in ottica salvezza. E la mossa di Pradè è da considerarsi anche come un segnale forte per la squadra e responsabilizzare i giocatori in un momento così delicato. Perché se contro i salentini non dovesse arrivare un risultato utile (o una reazione consona), allora anche Pioli potrebbe salutare. Una valutazione possibile, ma a oggi prematura. A oggi. Domani, chissà. Con Palladino ancora sotto contratto e altri allenatori liberi che potrebbero essere presi in considerazione, se si decidesse di cambiare. E in una settimana che ha già portato a due cambi (l’arrivo di Spalletti alla Juve, con tutte queste novità, sembra già appartenere a un passato remoto), tutto può succedere.
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