Genoa, è morto Sidio Corradi storica ala rossoblù e allenatore dei giovani

  • Postato il 23 agosto 2025
  • Calcio
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Sidio Corradi

Genova. Sidio Corradi è morto, lutto in casa rossoblù. Dal 1970 al 1976 era stato ala del Genoa. Nato a Porto Ercole il 7 novembre 1944, nel Genoa aveva trovato la sua dimensione disputando 129 partite e segnando 36 gol dopo aver giocato prevalentemente nel Cesena (poche le presenze nel Bologna e nel Lanerossi Vicenza).

Vincitore della classifica cannonieri nella stagione 1972/73, per 4 volte capocannoniere con la maglia del Grifone, unico calciatore con Marco Rossi ad aver segnato in A, B e C. Era diventato genoano pur non essendolo nato.

Dopo aver concluso la carriera da calciatore, Corradi per tanti anni era stato allenatore del settore giovanile del Grifone e aveva cresciuto tanti talenti che hanno spiccato il volo da Genova.

Il 29 aprile 2024, quando era già malato, aveva fatto l’ultimo giro di campo al Ferraris come da suo desiderio.

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La consegna della maglia il 29 aprile 2024

Sidio Corradi, la nota del Genoa

Il Genoa cfc si stringe a tutti i famigliari nel ricordo di Sidio e nella riconoscenza a un uomo che ha dato tutto per i nostri colori.

Addio al nostro eroe – Ci sono giorni in cui tocca salutare i nostri eroi, farsi il segno della croce e pescare dal pozzo dei ricordi abbeverandosi alla fonte. “Il Genoa è la mia vita, il Genoa è il Genoa…”. Gli piaceva dirla così a Sidio, 7 anni con la maglia foderata a quarti, nel viaggio delle sonate andanti delle promozioni e di una retrocessione. Una quarantina di stagioni contando quelli da maestro nelle giovanili. Zazzera bionda da cavallo di razza e calzettoni alle caviglie, basette alla George Best, la maglia fuori dai pantaloncini e dagli schemi. Negli anni post ’68 Sidio fece innamorare i genoani. Quei colpi di fulmine che atterrano annunciati dalla magia di un lampo. Quando percorse la sopraelevata la prima volta, un pensiero frullò nella sua testa: “questa diventerà la mia città”. Così andò. Andò a firmare il contratto nella sede di Via XII Ottobre.

Colpo di fulmine – Dalla piazzetta col pallone e gli stracci. Dalla lampara di papà, a Porto Ercole, quando uscivano in mare per portare a casa il pane. Al porto di un amore che i tifosi gli hanno dimostrato vita natural durante, nella legge non scritta che chi dà, riceve tanto quanto. Dietro a un palo della Nord, c’è in “Fame di Pallone”, conficcava l’amuleto di una faccia d’angelo e due ali. Ali per volare con i compagni che ora lo piangono e han fatto la storia di un Genoa d’altri tempi. Un Genoa forse povero, ma bello, su cui fluttuava come una litania il soffio, oggi come allora, di una passione non commentabile. Questione di Dna. La fibra delle tradizioni. “Il Genoa è il Genoa, dà emozioni particolari”. La tuta rossoblù una seconda pelle. Campione in disponibilità e non solo coi giovani che ronzavano intorno. “Pronto, Sidio, puoi andare a rappresentarci?”. “Dove e quando, io ci sarò”.

Il ricordo di Criscito

Mimmo Criscito su Instagram ricorda così Sidio Corradi: “Avevo appena 14 anni. Arrivai a Genova e fui accolto da te a braccia aperte. Per te non ero Mimmo ma Sven. Continuavi a chiedermi se fossi sicuro di essere napoletano visto i miei capelli biondi e occhi azzurri. Ricordo qualsiasi momento trascorso insieme, mi hai fatto crescere come persona e come calciatore. Mi hai fatto capire fin da subito quanto fosse importante la maglia del Genoa. Riposa in pace grande Sidio ci mancherai tantissimo”.

Il cordoglio della Regione

“Il mondo del calcio ligure perde oggi un grande uomo di sport. Sidio Corradi, storica bandiera del Genoa, ha saputo incantare sul campo con il suo talento e la sua eleganza, contribuendo da protagonista al ritorno in Serie A del Grifone negli anni ’70 e regalando emozioni indimenticabili a un’intera generazione di tifosi”, ha detto l’assessora regionale allo sport Simona Ferro.

“La sua scomparsa lascia un vuoto profondo non solo tra i tifosi rossoblù, ma in tutto il movimento calcistico ligure. A nome mio e della Regione Liguria esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia e a quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di condividere con lui la passione per questo sport”.

 

Autore
Genova24

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