Genoa-Lazio, moviola: giallo sul rigore revocato, neanche Marelli sa spiegarselo, microfono dell’arbitro in tilt
- Postato il 30 settembre 2025
- Di Virgilio.it
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Giovanni Ayroldi, la scelta di Rocchi per Genoa-Lazio, è nato Molfetta, in Puglia, il 25 ottobre 1991, sotto il segno dello Scorpione. Attualmente ha 32 anni. Figlio d’arte, il padre è Stefano Ayroldi, mentre lo zio è Nicola Ayroldi, entrambi sono stati arbitri di calcio. Giovanni Ayroldi ha intrapreso sin da giovanissimo, a soli 16 anni, la carriera da arbitro. Nel 2013 ha fatto il suo esordio in Serie D e dopo tre anni di gavetta, nel 2016, ha ottenuto la promozione in Lega Pro. Il grande esordio in Serie A è avvenuto nel 2020, dove ha diretto non solo nel massimo campionato italiano, ma anche in Serie B. Due anni fa è stato fermato dopo la pessima direzione in Inter-Genoa. Ha debuttato nella scorsa stagione in Parma-Fiorentina senza commettere errori ed ha lasciato un po’ a desiderare poi in Genoa-Verona e Torino-Como per poi stabilizzarsi come rendimento. Vediamo come se l’è cavata ieri a Marassi.
- I precedenti di Ayroldi con Genoa e Lazio
- L’arbitro ha ammonito 6 giocatori
- Genoa-Lazio, i casi da moviola
- La moviola di Marelli
I precedenti di Ayroldi con Genoa e Lazio
Erano 8 gli incroci con le aquile con un bilancio di 5 vittorie, 3 pareggi e nessuna sconfitta: l’ultimo precedente risaliva ad aprile 2025 in occasione proprio della vittoria per 0-2 a casa del Genoa. Per il club di Vieira, invece, in 6 incontri si contavano 2 vittorie, zero pareggi e ben 4 sconfitte.
L’arbitro ha ammonito 6 giocatori
Coadiuvato dagli assistenti Cecconi e Zingarelli con Zanotti IV uomo, Abisso al Var e Dionisi all’Avar, l’arbitro ha ammonito Vazquez, Norton-Cuffy, Cataldi, Masini, Malinovsky, Ostigard.
Genoa-Lazio, i casi da moviola
Questi gli episodi dubbi della gara. Un minuto ed è subito giallo: lo merita Vasquez per fallo tattico su Dia; il calciatore dei liguri si è disinteressato del pallone per intervenire sull’avversario. Regolare al 4′ il gol di Cancellieri. Al 16′ ammonito Norton-Cuffy per un intervento in ritardo e imprudente su Toma Basic. Poco dopo, però, lo stesso terzino rischia il secondo giallo per un fallo plateale su Zaccagni (23’), ma Ayroldi decide di non ammonirlo. Al 30′ raddoppia la Lazio con Castellanos: gol regolare. Al 36′ ammonito Cataldi per un fallo su Martin.
Al 51′ giallo per Masini dopo un intervento ruvido su Dia. Al 57′ per un mani di Romagnoli in area l’arbitro assegna un rigore al Genoa. Ayroldi viene richiamato all’on field review dal Var e torna sui suoi passi revocando il penalty perché il braccio era attaccato al corpo e il tocco di testa di Colombo aveva reso non punibile l’intervento del difensore.. Al microfono, come spesso accade, non si sono sentite le spiegazioni dell’arbitro, si è intuito dicesse che il giocatore “ha colpito il pallone in modo non punibile”.
Al 62′ ammonito Malinovsky per un fallo sul solito Dia. Regolare al 63′ il terzo gol biancoceleste di Zaccagni, la conferma arriva dopo un check del Var. Al 93′ ammonito anche Ostigard che travolge Zaccagni sulla fascia.. Dopo 5′ di recupero Genoa-Lazio finisce 0-3.
La moviola di Marelli
A caldo neanche l’esperto di Dazn Luca Marelli ha capito bene cosa è successo sul rigore revocato: “Nel replay che abbiamo visto adesso non si è ancora capito bene — se ci sia una deviazione cospicua, di un certo livello e di una certa direzionalità, da parte di Colombo che potrebbe far diventare il pallone inatteso e inaspettato. È vero che il braccio è leggermente largo… Se non c’è stata una grande deviazione da parte di Colombo, che si trova davanti a Romagnoli, immagino che il rigore verrà confermato. Rimane una decisione complessa, anche perché, ripeto, non abbiamo visto grandi replay. Probabilmente, se si va a rivederlo, è perché c’è stata la deviazione di Colombo che ha reso il pallone inaspettato per Romagnoli”.