Genoa, Vieira: “A Como concentrati e aggressivi. Pinamonti? Solo un problema passeggero, la fiducia c’è”

  • Postato il 26 aprile 2025
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Conferenza stampa di presentazione di Patrick Vieira al Genoa

Genova. Il Genoa sta preparando la trasferta a Como e, con la salvezza ad un passo dall’essere certificata dalla matematica, vuole chiudere la stagione nel modo migliore possibile. Questa la volontà dello stesso Patrick Vieira che vuole vedere i suoi “concentrati e aggressivi” nella gara di domani contro i lariani di Fabregas, tra le rivelazioni della Serie A soprattutto dal punto di vista del gioco. Una squadra ricca di giocatori interessanti che vuole dominare le partite con il possesso palla e una pressione alta.

Importante, quindi, affrontare la sfida con l’organizzazione che ha contraddistinto il Genoa nella sua risalita in classifica con il tecnico francese, che sconterà una giornata di squalifica dopo l’espulsione nel finale di gara contro la Lazio: “Noi abbiamo ancora tanto da fare collettivamente e individualmente. Per me e il mio staff sarà importante vedere il comportamento dei giocatori in ottica di fame e lavoro con concentrazione fino all’ultimo giorno. Io da allenatore imparerò tantissimo da loro. Con lo staff abbiamo parlato dei messaggi che dovranno essere mandati dalla panchina domenica”.

Sulla situazione infortunati: “Zanoli ha fatto la prima parte dell’allenamento, domani vedremo se si sentirà meglio. Vitinha ha fatto solo un allenamento individuale oggi, ha un problema alla schiena. Bani sta meglio, vedremo come starà per capire se giocherà dall’inizio o meno. Messias sta lavorando bene. Purtroppo ha avuto tanti infortuni e non ha avuto continuità. Mancano cinque partite e ora potrà giocare. Per Onana e Malinovskyi c’è speranza”.

Sull’impiego dei prospetti del settore giovanile rossoblù, come Venturino: “Abbiamo tanti giovani interessanti, per giocare bisogna meritarlo. Loro lo stanno facendo e avranno la fortuna di iniziare una di queste partite. Anche noi dobbiamo vedere se hanno la capacità di giocare a questo livello”.

Su Fabregas e il Como: “Ci siamo conosciuti all’Arsenal. Era molto maturo nonostante fosse giovanissimo. Gli è sempre piaciuta la tecnica e si vede il suo lavoro al Como. Quello che ha fatto è una cosa molto positiva: ha avuto una società che lo ha seguito, hanno una stabilità che lo aiuta a mettere la sua idea sul campo. Gli piace avere il possesso e sta facendo benissimo con la squadra che ha la sua identità. Hanno vinto le ultime tra partite e sappiamo tutti che vincere è molto difficile. Loro hanno fiducia e qualità, noi dobbiamo essere concentrati e aggressivi per giocare con intensità”.

Vieira torna a parlare della partita contro la Lazio, approcciata molto bene dai rossoblù fino al momento dell’interruzione e il rosso a Otoa: “Avevamo iniziato benissimo la partita con intensità, però questo rosso ha cambiato la partita. Speriamo di rivedere la fluidità dei primi venti minuti contro la Lazio. L’importante è l’equilibrio per poter competere. Mi è piaciuto tantissimo avere Vitinha vicino a Pinamonti, Frendrup e Masini hanno fatto un bel lavoro. Non abbiamo fatto il primo gol, che poteva cambiare la partita, ma mi sono piaciuti tanto questi venticinque minuti”.

Massima sostegno a Pinamonti, a cui il gol manca dalla sfida casalinga di febbraio contro il Venezia: “Il suo è solo un problema passeggero. Ancora oggi ha fatto vincere la sua squadra alla partitella. La fiducia c’è, lui è un giocatore importante per la società”.

“Mettere il giocatore nel modo migliore per esprimere le proprie qualità” è la chiave del lavoro di Patrick Vieira dal suo arrivo al Genoa. Per questo rush finale il tecnico vuole ulteriori conferme: “Dobbiamo continuare a lavorare. I giocatori a disposizione sono diversi e l’importante è che loro si sentano bene e facciano vedere le loro qualità. Abbiamo alzato intensità e personalità. Io voglio vedere giocatori uniti con la stessa ambizione per fare un gioco di squadra. Mi piace vedere come si sacrifica Pinamonti davanti, vedere Vasquez uscire palla al piede. Questo vuol dire che siamo tutti concentrati e si lavora tutti con o senza palla. L’identità avuta negli ultime venti partite mi è piaciuta tantissimo”.

 

 

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Genova24

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