Genova Antifascista in corteo per ricordare l’insurrezione del 24 aprile 1945 : “Per un domani di lotta”
- Postato il 22 aprile 2025
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- Di Genova24
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Genova. L’antifascismo è uno strumento di lettura della storia; ma quale storia? Quella scritta sul sangue dei popoli oppressi? Quella delle villette per ricchi disegnate sulle macerie di Gaza? Quella scritta dalle scrivanie delle stesse questure che amministrarono il fascismo prima e la nuova repubblica poi? No! L’Antifascismo serve a tracciare una linea rossa tra la storia borghese e quella di classe, la storia degli oppressi. Quella storia scritta nella battaglia di Cantalupo del 1945, quando militanti internazionalisti come Fiodor Poletaev a fianco di partigiani garibaldini vinsero contro il nazi-fascismo. Quella storia scritta sulle lapidi della Benedicta in ogni nome caduto per mano fascista. Questa è la nostra storia”.
Con queste parole inizia il comunicato stampa diffuso in queste ore sui sociale e attraverso le chat per la manifestazione-corteo organizzata da Genova Antifascista in occasione del 24 aprile, in ricordo, dell’insurrezione di Genova, compiutasi appunto il 24 aprile 1945. Appuntamento, come di consueto alle 17 in corso Gastaldi sotto la Casa dello Studente luogo simbolo della ferocia nazi-fascista dove decine di partigiani e prigionieri politici furono torturati spesso fino alla morte.
“Quest’anno ricorrono 80 anni dalla liberazione – continua la nota – Un filo ci tiene legati al passato della lunga resistenza iniziata nelle fabbriche occupate dagli operai durante il biennio rosso, nelle barricate che cacciarono via lo squadrismo dai quartieri, nei passaporti falsificati per scappare dalla persecuzione fascista e andare a combattere altrove per il continente. La stessa, scritta oggi dalla resistenza palestinese, che eroica combatte contro l’invasore sionista”.
“Nel ciclo di iniziative promosse questo inverno abbiamo cercato di ritessere questo filo ed eccoci qua, alle porte del 24 aprile 2025, giornata nella quale la Genova Antifascista scenderà in strada con un corteo che non avrà spazio per una storia di commemorazione, ma sarà bagaglio del ieri per alimentare le lotte di oggi e di domani. Lotte che ci vedranno nelle strade contro i decreti sicurezza che reprimono le mobilitazioni operaie della logistica e dei porti, lotte che hanno attaccato le tasche dei padroni togliendo loro milioni di profitti, quegli stessi che ci stanno trascinando in guerra. Per questo usano le nostre banchine come scalo per armi che finiranno nelle mani israeliane, saudite o di altri eserciti invasori”
“Un 24 aprile che dice un NO chiaro alla guerra, motore dell’imperialismo per riorganizzare i propri cicli di accumulazione e seminare barbarie e povertà. Un 24 aprile per opporsi agli strumenti repressivi di cui la borghesia si dota per disciplinare il fronte interno. Un 24 aprile che metta al centro la vita di ogni lavoratrice e lavoratore che si sveglia la mattina e non torna a casa la sera, uccisi ogni giorno dal profitto di qualcun altro. Alcuni uccisi già da studenti, mandati al macello come manodopera gratuita durante l’orario di scuola. Il 24 aprile 1945, Genova si è liberata da sola. Per una storia scritta dagli oppressi, antifascista e antisionista, per un domani di lotta”