Genova Port Terminal fino al 2054 al Gruppo Spinelli / Hapag Lloyd, ridisegnata la concessione
- Postato il 1 ottobre 2025
- Copertina
- Di Genova24
- 5 Visualizzazioni


Genova. Il comitato di gestione dei porti di Genova e Savona ha riassegnato (in gergo giuridico si tratta di rinnovazione) la concessione al Genova Port Terminal al Gruppo Spinelli/Hapag Lloyd al 31 dicembre 2054 (29 anni).
La concessione, originaria del 2016, era stata annullata l’autunno scorso dal Consiglio di Stato per ‘incoerenza con il Piano regolatore portuale’. La decisione, che ha avuto parere favorevole da parte della commissione consultiva nella mattinata di ieri, 30 settembre, rappresenta l’esito di un percorso che l’Adsp definisce ‘complesso’. Tanto che si è presa tutti i giorni disponibili per la decisione, da cui comunque i rappresentanti di Comune e Regione si sono astenuti.
L’Autorità ha avviato una nuova istruttoria tecnica e giuridica, sviluppata nel corso di più fasi, con conferenze di servizi e approfondimenti tecnico-giuridici svolti nei mesi scorsi definendo i criteri per l’applicazione concreta del concetto di prevalenza funzionale.
Ridefinite, così le condizioni operative del terminal, riconducendole alla funzione multipurpose prescritta per dare seguito alla sentenza del Consiglio di Stato (su ricorso del Psa Sech) e dal Piano regolatore portuale. Invece i concessionari si erano concentrati soprattutto sui contenitori, da qui il contenzioso. Il ricorso del gruppo Spinelli contro la decisione del Consiglio di Stato era stato dichiarato inammissibile dalla Cassazione.
‘In tal modo − si legge nella nota dell’Adsp − viene garantita la continuità dei traffici, la tutela dell’occupazione e la piena coerenza con la pianificazione portuale, pur in attesa della conclusione dei ricorsi ancora pendenti. La concessione introduce vincoli puntuali diretti a garantire la piena flessibilità propria di un terminal multipurpose imponendo l’utilizzo di dotazioni compatibili e definendo il layout operativo secondo le prescrizioni dell’Adsp in merito alle quali, quest’ultima, ha rivolto specifico interpello all’Autorità di Regolazione dei Trasporti allo scopo di chiarire ogni aspetto anche regolatorio in ambito concorrenziale, prevedendo inoltre un innovativo sistema di sanzioni economiche e amministrative per garantire il rispetto delle regole’.
Il Genova Port Terminal, 150.000 mq di superficie complessiva di Calata Inglese, Calata Massaua, Ponte Etiopia e Ponte Idroscalo, dovrebbe appunto essere dedicato per gran parte della superficie alle merci varie.
Il presidente Matteo Paroli commenta: “La rinnovazione della concessione per il Genoa Port Terminal rappresenta il risultato di un lavoro intenso, svolto nel pieno rispetto della sentenza del Consiglio di Stato. L’Autorità di Sistema ha affrontato con rigore e trasparenza un percorso complesso, che ha richiesto approfondimenti tecnici, conferenze di servizi e la qualificata assistenza dell’Avvocatura dello Stato. Desidero esprimere un sentito ringraziamento alla commissione consultiva e al comitato di gestione per la professionalità e l’impegno profuso, così come ai professionisti esterni che, con competenza e dedizione, hanno contribuito al raggiungimento di un risultato che, al momento del mio insediamento, appariva tutt’altro che scontato. Lo straordinario lavoro svolto dai nostri uffici ha consentito di ridefinire in maniera puntuale le condizioni operative del terminal, in coerenza con il Piano Regolatore Portuale e con la decisione del Consiglio di Stato, assicurando nel contempo la continuità dei traffici e la salvaguardia dei livelli occupazionali. Questa delibera non solo garantisce il miglior contesto per incrementare i traffici portuali, ma rappresenta anche un passo decisivo per consolidare la credibilità della governance del porto, rafforzare il clima di fiducia con le istituzioni e con gli operatori e creare le condizioni per uno sviluppo sostenibile e duraturo. È un risultato che conferma come la sinergia tra tutti i soggetti coinvolti costituisca la chiave per affrontare le sfide della portualità e per proiettare Genova e il sistema ligure in una dimensione sempre più competitiva nel panorama internazionale”.