Germania, sì degli elettori Spd al governo con Cdu/Csu. I ministri di Merz: tutti i possibili nomi

  • Postato il 30 aprile 2025
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Anche la Spd ha approvato il contratto di governo con Cdu/Csu. Nulla osta, dunque, perché Friedrich Merz sia nominato il 6 maggio al Bundestag decimo Cancelliere della Repubblica tedesca. Al voto ha partecipato il 56% dei tesserati socialdemocratici, il quorum era il 20%, e l’84,6% ha detto sì e solo 15,4% no. Erano stati chiamati ad esprimersi dal 15 aprile, per dieci giorni, sul contratto di Governo di 144 pagine tutti i 358.322 iscritti. La Csu aveva approvato subito l’accordo attraverso il suo direttivo e la Cdu ha dato il via libera all’inizio della settimana corrente in un congresso con circa 300 delegati a Berlino.

Alla vigilia della consultazione i giovani socialdemocratici, gli Jusos, avevano invitato a bocciare il contratto di Governo; solo una parte però era anche tra gli iscritti con diritto di voto e molti di loro si sono fatti via via convincere nei numerosi incontri informativi organizzati dalla direzione che tornare alle urne non sarebbe stata un’opzione. Mentre Cdu e Csu hanno già designato i propri Ministri la Spd indicherà i suoi sette titolari dei dicasteri lunedì prossimo. Il 5 maggio, lo stesso giorno in cui con Grande picchetto militare d’onore verrà accomiatato Scholz.

I nomi dei ministri – Circola voce però già che Lars Klingbeil, presidente della Spd dal 2021, sarà Vicecancelliere e Ministro delle Finanze. Ruolo in cui il 47enne non solo avrà sovranità sul bilancio, ma potrà anche influire sulla politica estera. Pure certa la conferma di Boris Pistorius alla difesa. Per il Ministero del lavoro e affari sociali, al posto dell’uscente Hubertus Heil, si fa una triade di nomi, la ex Presidentessa del Bundestag Bärbel Bas, la capa della Spd Saskia Esken, o Petra Köpping. Nel dicastero per lo Sviluppo si ritiene sarà confermata Svenja Schulze, quantomeno se non vi subentrasse invece Esken. Al Ministero dell’ambiente si prevede arrivi il segretario generale della SPD Matthias Miersch, oppure Schulze se dovesse cambiare, o ancora la capogruppo Katja Mast o la sua vice Verena Hubertz. Al Ministero per l’edilizia e gli alloggi al posto di Klara Geywitz si pensa possa essere destinato l’attuale incaricato per l’est Carsten Schneider. Infine, per il Ministero di giustizia e tutela dei consumatori circola il nome della deputata del Brandeburgo e giudice Sonja Eichwede.

Nella ventunesima Assemblea parlamentare Cdu/Csu e Spd con 328 deputati godono di una ristretta maggioranza. Basterebbero 13 franchi tiratori perché Merz fallisca la nomina, ma è da escludere, anche alla luce dello spettro che nuove elezioni porterebbero solo ad un rafforzamento della AfD che ha già 152 seggi, che i deputati non serrino le fila.

Anche Angela Merkel ha fatto sapere che sarà presente nella tribuna d’onore alla nomina del nuovo Cancelliere. I suoi rapporti con Merz finora erano stati tesi; una distensione si è registrata solo al 70mo compleanno della ex Cancelliera che si era anche complimentata con Merz via sms alla sua vittoria elettorale. Friedrich Merz, presentando lunedì al suo partito le linee guida del nuovo Governo e la composizione della sua nuova squadra, ha dichiarato apertamente che quello tra CDU/CSU e SPD non è un “matrimonio d’amore” e non è tempo di “euforia” ma soggiunto che “sappiamo che dobbiamo avere successo” e ci “unisce il traguardo di dimostrare che la Germania è capace di un Governo dal suo centro”. Il neocapo della Cancelleria Thorsten Fei ha già annunciato fin dal 6 maggio controlli più rigidi alle frontiere contro l’immigrazione irregolare. Punto qualificante del programma del nuovo esecutivo sono però l’impiego di due fondi straordinari di 400 miliardi per rilanciare le forze armate e di 500 miliardi per coprire le infrastrutture.

La squadra messa fin qui insieme da Merz è frutto di un coraggioso equilibrio delle varie correnti democristiane, anche se non tutte le compagini del patito si sentono rappresentate. Sta tuttavia registrando resistenze la nomina a Sottosegretario alla cultura e media di Wolfram Weimer, ritenuto troppo conservatore, contro cui è in corso in rete una mozione di raccolta firme con oltre 8mila sottoscrizioni.

Quale portavoce del nuovo Governo è nel frattempo stata resa nota la designazione del giornalista della SZ Stefan Kornelius, 59 anni. Dal 2021 dirige la redazione politica del quotidiano bavarese ed è stato dal 2000 responsabile degli esteri. Altre tappe nel quotidiano sono state la redazione di Berlino e quella di Washington ai tempi di Clinton, nonché negli anni 1990 quella di Bonn da dove scriveva tra l’altro della CDU. Vice di Kornelius per indicazione della CSU sarà Sebastian Hille finora portavoce del gruppo del partito al Bundestag. Un terzo vice di nomina SPD non è ancora noto.

Se nel Governo nazionale la SPD si allea con CDU e CSU, ad Amburgo il socialdemocratico Peter Tschentscher sarà di nuovo nominato sindaco il 7 maggio in esito ad un nuovo accordo di governo della città-Stato con i Verdi.

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