Gerry Scotti da “Caduta Libera” a “Gerry Christmas”, passando per libri, concerti e focacce: cronache semiserie dell’uomo che ha detto addio al salotto di casa

  • Postato il 17 giugno 2025
  • Televisione
  • Di Il Fatto Quotidiano
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I parenti vedendolo ormai solo in tv si sono rivolti a “Chi l’ha visto?” per capire se durante una registrazione fosse stato inghiottito dalla botola di Caduta Libera, Vira Carbone sta preparando una puntata di “Buongiorno Benessere” per occuparsi della “sindrome Scotti”, alcuni spettatori hanno lanciato una petizione su Change.org per chiedere un intervento a Pier Silvio Berlusconi dal titolo: “Meno programmi per Gerry, in mancanza di alternative datene uno a Tinì di Uomini e Donne”. Battute a parte, caro zio Gerry: qua c’è il rischio (per non dire la certezza) di una vera e proprio overdose.

Mettiamo le cose in chiaro: Gerry Scotti è un professionista di primo livello. È simpatico, sa fare televisione, un vero aziendalista e ha una carriera che merita rispetto. Cose per cui verrebbe voglia di dedicargli una statua a Cologno Monzese ma fonti beninformate fanno sapere che lui all’inaugurazione non potrebbe presenziare perché troppo impegnato. Aveva annunciato di voler mollare tutto a 60 anni, poi aveva spostato la pensione a 70 anni per poi spiegare di voler continuare oltre. Dichiarazioni che dovrebbero far tremare la moglie di Scotti, non perché rischia di non incrociarlo in salotto nemmeno per sbaglio ma perché potrebbe accorgersi che esiste la sua anima gemella: Mara Venier e i suoi addii annunciati a Domenica In.

Un po’ come i mille volti di Barbie, quest’anno abbiamo visto Gerry in giuria a “Tu si que vales“, tra qualche lacrima e gli “artisti” della sua scuderia (nella prossima edizione non ci sarà, perdendo di fatto il suo unico prime time di successo), lo abbiamo visto alla conduzione di “Io Canto Generation” e pure di “Io Canto Senior“. Poi è approdato per la prima volta al “Festival di Sanremo” con Antonella Clerici, voluti entrambi da Carlo Conti che gli ha fatto dire sette parole a testa e gli ha regalato due focacce di Recco.

Lo zio Gerry tra un pisolino e una cena ha registrato il perdibile “Show dei Record“, è tornato dietro al bancone di “Striscia la notizia“, ha condotto nel preserale “Caduta Libera” alternandolo a “La Ruota della Fortuna”, unico tra i programmi citati ad aver ottenuto ascolti molto positivi. E non è mica finita qui. A Cologno Monzese durante una riunione qualcuno avrebbe fatto una domanda ai presenti: “Chi vuol essere milionario?“. “Io”, avrebbe risposto Scotti. E infatti a dicembre scorso è stata registrata una nuova edizione del famoso game show, il programma non è stato trasmesso e slitterà al prossimo autunno.

Così chi ha vinto il milione potrà raccontare il giorno dopo la messa in onda a “Mattino 5” come ha speso in dieci mesi tutti i soldi. Un genere innovativo. E per la serie “non è finita finché non è finita”, nei prossimi giorni Scotti condurrà il concerto evento per la festa di San Giovanni, Patrono della città di Torino, che andrà in onda su Canale 5. Grandi ospiti e Fiat main sponsor.

In questa stagione l’instancabile Gerry ha scritto un libro dal titolo “Quella volta” ma ha scelto una promozione blanda: ospite a “Verissimo”, “Che tempo che fa”, “Mattino 5”, “Tg5” e “Fuori dal Coro”. Per Natale non ha lasciato soli i suoi fan, ha ripubblicato l’album “Gerry Christmas” arricchendolo con il brano “Santa Tell me” di Ariana Grande. Si è concesso spot con le aziende “Poltronesofà” e “Arredissima“. Sullo sfondo una pioggia di gag sui social, dove è molto attivo, proprio per questo è stato scelto dal comune di Riccione come voce narrante dell’estate 2025 con contenuti ad hoc sui social. Gerry Scotti è bravo. È aziendalista e lo abbiamo detto. Non saper dire dei no è un limite professionale. Ma qualcuno lo fermi. Così è troppo.

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Il Fatto Quotidiano

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