Gesti e insulti a un poliziotto, arrestato: ma anni dopo riceve “in premio” 150 mila euro
- Postato il 30 settembre 2025
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- Di Virgilio.it
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In America può succedere di tutto, anche di strappare 175 mila dollari (148.975,75 euro), dopo aver alzato un dito medio a un poliziotto. Descritta così la vicenda potrebbe quasi portare a un incitamento alle ingiurie a pubblici ufficiali, ma alziamo la paletta e andiamo per gradi. A inizio 2018, precisamente il 9 febbraio, l’automobilista venne fermato da un agente di polizia. Sette anni fa l’uomo alla guida aveva 36 anni e, ritenendo ingiusto il controllo, scelse una condotta poco consona.
Il conducente venne accusato di insulti al pubblico ufficiale e di aver fatto il dito medio allo stesso poliziotto. Negli Stati Uniti determinati atteggiamenti vengono condannati con estrema severità e il poliziotto procedette all’arresto del conducente per condotta molesta, dopo di che la sua vettura era stata sequestrata. Le forze dell’ordine americane possono godere di armi speciali e vetture potentissime per fermare i malviventi. Hanno ampia libertà, ma devono anche giustificare le loro azioni.
La nascita di una diatriba in tribunale
L’automobilista venne trattenuto per più di un’ora in custodia cautelare nella caserma di polizia locale e, una volta in tribunale, il caso venne archiviato per mancanza di prove circa l’effettivo oltraggio a pubblico ufficiale. L’episodio diede la possibilità all’uomo di puntare il dito contro l’agente. Nel 2021, tre anni dopo l’accaduto, l’ACLU, acronimo di American Civil Liberties Union, iniziò una causa contro il poliziotto, affermando che i diritti costituzionali del conducente dei veicolo erano stati violati.
La questione ebbe un impatto mediatico importante. Facendo leva sul Primo Emendamento degli Stati Uniti che protegge anche discorsi o gesti ritenuti offensivi, l’associazione l’ha spuntata e ha vinto il contenzioso. Il risarcimento? Ben 100.000 dollari nella casse dell’automobilista, più altri 75.000 dollari per coprire le spese legali, per una cifra totale di circa 175.000 dollari. Una somma ingente per aver trascorso delle ore in stato di fermo. L’uomo di 36 anni, inoltre, ha confessato di aver insultato l’agente dopo il fermo, ma ha negato il brutto gesto iniziale.
Decisiva la mancanza di prove
Il poliziotto non ha potuto dimostrare l’effettiva azione ingiuriosa del conducente. Il dito medio potrebbe essere stata una svista dell’agente e la giustizia, diversi anni dopo, ha proceduto al maxi risarcimento. Il conducente ha avuto il suo premio e gli organi giudicanti hanno risolto il caso con una sentenza che farà giurisprudenza. Gli Stati Uniti sono ricchi di storie ai limiti della realtà, ma su certe questioni c’è una attenzione unica.
Gli esperti di sicurezza stradale hanno spiegato come questa strana vicenda offra anche una diversa prospettiva per gli automobilisti. Conoscere i propri diritti in occasione di un fermo risulta importante, ma non bisogna inasprire i toni e serve mantenere la giusta lucidità per poter documentare ogni interazione con gli agenti. Nel caso in cui avvenissero degli abusi, è possibile ricorrere a un’assistenza legale qualificata, come ha fatto il protagonista di questa storia negli Stati Uniti, piuttosto che lasciarsi andare ad azioni che possono avere delle ripercussioni negative.