Ginnastica, il TAS se ne lava le mani: Israele non potrà partecipare ai mondiali (ed è una questione politica)
- Postato il 14 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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Hanno provato a rientrare dalla finestra dopo essere stati buttati fuori dalla porta, ma gli atleti di Israele dovranno rassegnarsi a guardare i loro colleghi delle altre nazionali spartirsi le medaglie ai prossimi campionati mondiali di ginnastica artistica, in programma dal 19 al 25 ottobre a Giacarta. Anche il TAS di Losanna ha infatti respinto il ricorso col quale la delegazione israeliana ha tentato un’ultima disperata carta per aggirare la decisione che la federazione internazionale ha preso, su specifica indicazione del governo indonesiano che qualche giorno fa aveva comunicato di non voler rilasciare i visti d’ingresso alla delegazione di Israele.
- Il TAS non si esprime: "Non è di nostra competenza"
- Risvolti sportivi pesanti: manca l'oro di Parigi 2024
- L'Italia ritrova Asia D'Amato (assente alle Olimpiadi)
Il TAS non si esprime: “Non è di nostra competenza”
Se le motivazioni addotte dalle autorità locali erano prettamente di stampo politico (l’Indonesia è un paese a forte maggioranza musulmana: la mancata rivendicazione da parte di Israele dello Stato di Palestina viene vista come un oltraggio nei confronti di uno Stato amico, con alcuni gruppi religiosi che avrebbero esercitato forti pressioni per impedire l’accesso della delegazione di Israele), quelle del TAS hanno riguardato soprattutto l’impossibilità di andare a interferire con enti che sfuggono alle responsabilità in ambito sportivo.
La federazione israeliana aveva presentato due ricorsi: il primo contro la FIG, cioè la Federazione Internazionale di Ginnastica, rea di aver “preso atto” della decisione del governo indonesiano senza batter ciglio. Il secondo riguardava la possibilità di ottenere un permesso speciale per consentire almeno agli atleti di entrare in Indonesia, lasciando fuori tutta la delegazioni dirigenziale.
Ricorsi, come detto, entrambi respinti: il TAS ha ritenuto che la questione legata al mancato riconoscimento dei visti d’ingresso nel Paese non fosse di sua diretta competenza, e pertanto ha deciso di non intervenire a favore della federazione israeliana. Era l’ultima fiammella di speranza: Israele a questo punto è ufficialmente fuori dai mondiali 2025.
Risvolti sportivi pesanti: manca l’oro di Parigi 2024
La medaglia d’oro olimpica di Parigi 2024 nel corpo libero, cioè Artem Dolgopyat, è uno degli atleti colpiti dalla decisione del governo indonesiano. Non potrà puntare a una medaglia che pure sarebbe stata abbondantemente alla sua portata, e come tale la competizione risulta quantomeno condizionata dal provvedimento.
Decisione dunque politica, ma con risvolti sportivi: già nel 2023 l’Indonesia avrebbe dovuto ospitare il mondiale Under 20 di calcio, organizzazione che venne poi assegnata in fretta e furia all’Argentina dopo che il governo locale aveva preteso che venisse esclusa la nazionale di Israele (che peraltro arrivò in semifinale, battuta dall’Italia). Tra l‘altro i mondiali concorrono all’ottenimento dei punteggi per le qualificazioni olimpiche a Los Angeles 2028, e gli atleti israeliani risulteranno giocoforza penalizzati.
L’Italia ritrova Asia D’Amato (assente alle Olimpiadi)
A Giacarta ci sarà chiaramente la nazionale italiana, che si presenta con un organico fortemente rinnovato rispetto al passato. Ma anche con un ritorno eccellente: Asia D’Amato mancava da una rassegna iridata da 4 anni e gareggerà assieme a Giulia Perotti nel concorso individuale, mentre Chiara Barzasi sarà impegnata nelle parallele asimmetriche e alla trave ed Emma Fioravanti nel volteggio e corpo libero (tutte scelte fatte dal DT Enrico Casella).
Tra gli uomini, nessun atleta sarà presente nel concorso generale: il DT Giuseppe Cocciaro ha deciso di schierare Edoardo De Rosa e Gabriele Targhetta al cavallo con maniglie, Thomas Grasso e Tommaso Brugnami al corpo libero e volteggio, Carlo Macchini alla sbarra assieme a Yumin Abbadini, che si cimenterà anche nel cavallo.