Gioielli d’artista, in mostra gli alias di Alex Pinna

  • Postato il 9 ottobre 2025
  • Di Panorama
  • 2 Visualizzazioni
Gioielli d’artista, in mostra gli alias di Alex Pinna
Gioielli d’artista, in mostra gli alias di Alex Pinna
Gioielli d’artista, in mostra gli alias di Alex Pinna
Gioielli d’artista, in mostra gli alias di Alex Pinna
Gioielli d’artista, in mostra gli alias di Alex Pinna
Gioielli d’artista, in mostra gli alias di Alex Pinna
Gioielli d’artista, in mostra gli alias di Alex Pinna
Gioielli d’artista, in mostra gli alias di Alex Pinna
Gioielli d’artista, in mostra gli alias di Alex Pinna
Gioielli d’artista, in mostra gli alias di Alex Pinna
Gioielli d’artista, in mostra gli alias di Alex Pinna
Gioielli d’artista, in mostra gli alias di Alex Pinna

Oro, argento e corda. Sono questi i materiali antitetici che Alex Pinna, scultore e artista ligure, ha scelto per la sua seconda mostra personale dedicata ai gioielli. In cartellone fino al 18 novembre, l’esposizione Scendo Subito è parte del palinsesto della BABS Art Gallery di Milano, l’unica pinacoteca italiana dedicata esclusivamente al gioiello d’artista, guidata da Barbara Lo Bianco. Sotto i riflettori, una collezione di pezzi unici, dove ad essere protagonista è la forma umana, che diventa monile per accompagnare chi li indossa. “Ho lavorato con Allan Kaprow e mi diceva sempre, Fai attenzione, nella tua carriera dovrai essere sempre capace di comunicare in maniera diretta con il pubblico, per lui che lavorava in ambito performativo, la connessione veniva dal coinvolgimento con il pubblico, per me passa dalla figura umana, che non ha bisogno di traduzione e che può essere metafora come rappresentazione”, ha spiegato Pinna, “di qui il desiderio di costruire dei piccoli compagni di viaggio, gli alias appunto, che interpretano diversi ruoli, ognuno può scegliere quale, ma che soprattutto diventano guardiani e complici di chi li indossa”. Il risultato è un lavoro di precisione orafa, le miniature in corda, installate su fili d’oro cavo, cerchi bombati, sculture che sussurrano all’orecchio e bracciali elettroformati, “Questi gioielli sono nati dallo studio della corda, un materiale povero, antitetico ai preziosi, che però dialoga perfettamente sia con l’oro che con l’argento”, ha continuato l’artista, “la loro realizzazione è stata molto complicata, il maestro orafo Matteo Bonafede, ha fatto un lavoro eccezionale perché bastava un’inclinazione di troppo per rovinare il senso di equilibrio, delicato e potente insieme, che caratterizza ogni oggetto. Ho voluto tornare sulla gioielleria per uscire dai suoi schemi classici e dare voce alla contemporaneità delle donne: in un contesto incalzante come quello attuale, Scendo subito è un invito alla leggerezza e all’ironia, una riflessione sul riscoprirsi e -perché no – scegliere come compagni di viaggio piccole sculture, che proteggono”. Il progetto, accompagnato da un testo critico firmato dalla curatrice Paola Stroppiana, rientra in un percorso di divulgazione dei gioielli d’artista, come ha concluso Lo Bianco, “La nostra galleria è un unicum nel panorama italiano, come noi ci sono poche realtà tra Parigi e Londra per lo più. I gioielli d’artista sono un territorio straordinario, che va raccontato, lontano dalle rigidità del mondo dell’arte, che troppo spesso incute timore. Si tratta di opere uniche, speciali, che aprono a una visione nuova sul mondo dell’oreficeria e della serialità delle grandi maison. Certo, non è un territorio facile, ma credo, che con la giusta divulgazione possa conquistare spazio anche tra i giovani”.

Autore
Panorama

Potrebbero anche piacerti