Giorgia Meloni "complice di genocidio": chi denuncia la premier

  • Postato il 16 settembre 2025
  • Politica
  • Di Libero Quotidiano
  • 5 Visualizzazioni
Giorgia Meloni "complice di genocidio": chi denuncia la premier

L’intenzione è chiara: denunciare nei tribunali internazionali (insieme al Centro di ricerca ed elaborazione perla democrazia) il governo italiano per genocidio per quanto avviene a Gaza. E per la «complicità» che il nostro Paese offre allo Stato israeliano, soprattutto per la collaborazione nel settore della difesa. Ieri Fabio Marcelli, direttore-ricercatore di diritto internazionale nell’Istituto di Studi Giuridici Internazionali (Isgi) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), ente di ricerca vigilato dal ministero dell’Università ha messo nero su bianco le sue teorie che legano un po’ tutto: dalle guerre in Ucraina e Medioriente alla collaborazione militare e delle aziende della difesa.

Dalle scelte dell’amministrazione guidata da Donald Trump di «deportare massicciamente i «migranti irregolari» all’omicidio negli Stati Uniti «del giovane ideologo trumpiano Charlie Kirk e da tanti altri episodi meno conosciuti». Insomma, secondo Marcelli che sul blog de Il Fatto si definisce “giurista internazionale”, gli States «scivolano sempre più rapidamente verso la guerra civile, come dimostrato dall’uccisione Kirk era noto, fra le altre cose, per essere un grande fautore dell’accesso generalizzato alle armi».

Nessuno può certo nascondere le «forti inquietudini attraversano l’Occidente in crisi che sta perdendo la posizione di predominio mondiale che deteneva da oltre cinque secoli. Siamo a una svolta della storia mondiale, ma mentre il passato è chiaramente in fase di dissolvimento, ancora non si intravede nettamente il futuro».

Non si salva nessuno dall’analisi del giurista del Cnr. La prende un po’ alla lontana ma l’atteggiamento da barricadiero è evidente. E per tirare perla giacchetta governo, maggioranza e aziende della difesa non rinuncia a mettere in colonna anche la riapertura dell’anno scolastico. L’incipit del post - dal titolo “La guerra mondiale che si avvicina riempie di gioia la florida industria degli armamenti” - è un minestrone bizzarro di eventi: «I bambini vanno a scuola tenendosi per mano. Molti sono chiaramente di origine straniera», scrive, «a conferma del carattere irreversibilmente multietnico che sta assumendo la nostra società nonostante i proclami del grottesco Salvini, con la sua coorte di lugubri razzisti. Costoro», si interroga, «vogliono trasformare l’Italia e l’intero Occidente in una sorta di replica su scala più grande di Israele, Stato disumano e antigiuridico fondato sull’apartheid e sul genocidio? Il cuore si riempie di tristezza al pensiero dei bambini di Gaza che in questo preciso momento stanno morendo di fame per il blocco criminale imposto da Netanyahu col consenso di Stati Uniti ed Unione Europea».

C’è da dire che nella macedonia di accuse elaborato da Marcelli non viene concessa neppure una riga ai terroristi di Hamas. E neppure ai rapiti israeliani. Neanche un accenno al 7 ottobre. Dimentica, il giurista del Cnr, la dura presa di posizione pubblica del governo italiano: «Non abbiamo esitato un solo minuto a sostenere il diritto all’autodifesa di Israele dopo l'orrore del 7 ottobre», ha scandito dal palco del Meeting di Cl di Rimini il 27 agosto, «ma allo stesso tempo non possiamo tacere ora di fronte a una reazione che è andata oltre il principio di proporzionalità mietendo troppe vittime innocenti arrivando a coinvolgere anche le comunità cristiane». Le parole del presidente del Consiglio forse era troppo pro israeliano. Così come la richiesta lampante di «cessare il fuoco» e la «liberazione degli ostaggi» da parte di Hamas.

La sintesi è lampante: «La guerra mondiale che si avvicina a grandi passi riempie di gioia e di speranza i rappresentanti della florida industria degli armamenti. Costoro sono responsabili in prima persona di guerre e genocidi in atto e per questo motivo la denuncia per complicità in genocidio che trasmetteremo a inizio ottobre alla Corte penale internazionale riguarderà, oltre a tre pilastri del governo italiano come Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Guido Crosetto, anche l’amministratore delegato di Leonardo SpA, Roberto Cingolani».

Gli unici salvatori del mondo in procinto di crollare «vanno sostenute senza esitazione imprese che vanno controcorrente come la Global Sumud Flotilla che vuole portare soccorso umanitario alla popolazione di Gaza». Neanche una parola per gli altri 50 conflitti che si trascinano in Africa. Neppure una virgola per i 50 sequestrati in Israele da Hamas circa 2 anni fa. C’è solo la Flotilla che può salvarci. Fosse così facile...

Continua a leggere...

Autore
Libero Quotidiano

Potrebbero anche piacerti