Giorgia Meloni "invitata in Egitto per la firma": la sinistra impazzisce
- Postato il 10 ottobre 2025
- Politica
- Di Libero Quotidiano
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Giorgia Meloni "invitata in Egitto per la firma": la sinistra impazzisce
La premier Giorgia Meloni sarà protagonista di un evento storico: lunedì prossimo parteciperà in Egitto alla cerimonia di firma dell’accordo per Gaza, un passo concreto verso la pace tra Israele e Hamas. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Restart su Rai 3: “Lunedì c’è la grande cerimonia di firma ufficiale dell’accordo e credo che sarà invitata anche il nostro presidente del Consiglio, così mi ha detto il ministro degli esteri egiziano”.
L’Italia, che ha lavorato silenziosamente a questo accordo, si conferma centrale nello scacchiere internazionale. Tajani, intervenendo a Mattino Cinque, ha aggiunto: “Tocca a noi lavorare per rinforzarla. Ieri c’è stato un importante vertice a Parigi fra Paesi europei e del Mondo arabo per vedere cosa poter fare e come poter aiutare la costruzione della pace. Noi certamente parteciperemo alla ricostruzione. E, mi auguro, anche a una missione militare per garantire l’unità e la riunificazione della Palestina. Ma poi parteciperemo anche alla governance del cambiamento. Quindi un’Italia protagonista”. L’invito a Meloni segna un successo per la diplomazia italiana e un duro colpo per il centrosinistra che in queste ore, inutile negarlo, rosica. Come anche Macron che, ad ora, non risulta tra gli invitati (e in Francia, con la crisi di governo permanente, ha il suo bel daffare),
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E il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri a L’Aria che Tira su La7 punge i compagni: “Nel centrosinistra sono tutti delusi dal fatto che Trump abbia realizzato questo traguardo in Medio Oriente, come se la sfiducia in Trump fosse superiore alla speranza di una pace”.
Gasparri ha poi auspicato la fine delle proteste violente e un futuro di democrazia per i palestinesi, sottolineando il ruolo italiano: “Siamo pronti a inviare militari, a patto che ci siano le condizioni: i nostri carabinieri sono già a Gerico e Rafah e hanno una conoscenza approfondita del territorio, stanno formando la polizia locale. Ma sarà necessaria una vera stabilizzazione, un vero accordo di pace, un coinvolgimento attivo dei Paesi arabi e una risoluzione delle Nazioni Unite”.
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