Giornata del Bacio: tra storia, culture e misteri di un gesto universale
- Postato il 6 luglio 2025
- Di Panorama
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Il 6 luglio si celebra la Giornata Internazionale del Bacio, un appuntamento che racconta un gesto semplice eppure carico di mille sfumature. Il bacio è un linguaggio universale e al tempo stesso profondamente personale: attraversa culture, epoche e contesti, assumendo forme, significati e ritualità uniche. Da un tenero schiocco di labbra sulle guance fino al bacio olfattivo dei deserti africani, questa giornata è un invito a esplorare il bacio in tutte le sue sfaccettature, dalla passione all’affetto, dalla leggenda al… metabolismo.
Da “chu” a “smack”: il bacio nelle lingue e nei suoni del mondo
Babbel, la celebre piattaforma di apprendimento linguistico, ha esplorato il vasto universo dei suoni e delle parole legate al bacio in diverse culture, svelando come questo gesto apparentemente universale si declini in forme fonetiche e simboliche molto diverse nel mondo.
In italiano, l’onomatopea più diffusa è “smack”, quel tipico schiocco di labbra che evoca immediatamente un bacio affettuoso o passionale, e che trova radici nella cultura dei fumetti e del linguaggio popolare. È un suono rapido e incisivo, capace di trasmettere calore e immediatezza.
In Corea del Sud, il bacio viene spesso descritto con la parola 뽀뽀 (ppoppo), un termine dolce e infantile, che indica baci leggeri e affettuosi, come quelli dati tra bambini o tra innamorati in modo tenero e discreto. Questo suono è onnipresente nei drama e nelle produzioni audiovisive coreane, raccontando un amore che spesso nasce fra timidezza e dolcezza.
Il Giappone risponde con il suo “chu” (チュ), una onomatopea morbida e contenuta, usata nei manga e negli anime per rappresentare baci che variano dal semplice gesto di affetto a quello più intimo e riservato. La delicatezza di questo suono riflette la riservatezza tipica della cultura giapponese, che mostra i sentimenti in modo sottile.
In Grecia, “mats-muts” è una sequenza ritmata di piccoli baci affettuosi, un battito sonoro che ricorda una melodia d’amore fatta di gesti ripetuti e continui.
La Cina digitale ha invece creato l’originale “me me dā” (么么哒), un’espressione tipica dello slang online, usata per inviare baci virtuali con un tocco giocoso e affettuoso, spesso accompagnata da emoji, che trasmette vicinanza a distanza.
Queste diverse espressioni ci raccontano quanto il bacio, pur essendo un gesto riconosciuto ovunque, si adatti a ogni cultura, assumendo forme sonore e simboliche uniche che riflettono tradizioni, emozioni e modi di vivere.
I modi di dire più curiosi: quando il bacio racconta storie
Il bacio ispira non solo suoni, ma intere espressioni idiomatiche che spesso raccontano tradizioni, ironie o filosofie di vita. Nell’inglese “kiss and tell” allude a chi tradisce un segreto d’amore, trasformando un momento intimo in gossip e scandalo. La locuzione evoca così il confine fragile tra privato e pubblico, e la natura ambivalente del bacio come gesto socialmente potente.
In Spagna, “llegar y besar el santo” affonda le radici nel Medioevo, nei pellegrinaggi ai santuari, e oggi significa ottenere qualcosa di prezioso senza fatica. Un bacio che diventa metafora di un successo fulmineo, di un riconoscimento istantaneo, quasi magico.
Più cupo e poetico, il detto ungherese “annyit ér, mint halottnak a csók” — “vale quanto un bacio per un morto” — è un monito contro la futilità degli sforzi sprecati. Il bacio perde qui il suo potere, segno che a volte il gesto, per quanto sincero, non riesce a raggiungere chi ne ha bisogno.
Nelle Filippine, invece, “humalik sa yapak” – baciare l’impronta – è un’espressione di venerazione profonda, quasi religiosa. Il bacio si trasforma in un omaggio non solo alla persona, ma alla sua storia, al segno lasciato nel mondo.
In tedesco, “wir küssen deine Augen” – baciamo i tuoi occhi – è un’immagine carica di gratitudine e rispetto, che rimanda al Medioevo e alle culture arabe o turche, dove gli occhi sono visti come lo specchio dell’anima. È un bacio che parla di anima e di legame profondo.
I baci sociali: regole, numeri e tradizioni in tutto il mondo
Saluti, incontri, addii: in molte società il bacio è un codice sociale da interpretare. In Europa meridionale, in America Latina, ma anche in Russia, il bacio sulla guancia è un rito imprescindibile. Ma non è mai uguale: in Argentina o Colombia ci si ferma spesso a un solo bacio, mentre in Italia e Spagna si arriva a due. Nei Balcani, come in Serbia, Montenegro e Macedonia, si può arrivare anche a tre baci, una danza di affetto e rispetto da imparare per non rischiare di risultare scortesi.
In Francia, la “bise” è un’arte raffinata, spesso fraintesa da chi arriva da fuori. Baciarsi due volte a Parigi, o fino a quattro in certe regioni, è un modo per creare vicinanza sociale, un linguaggio fatto di prossimità che accompagna ogni incontro.
Baci olfattivi: l’affetto che si respira più che si vede
Non tutti i baci sono labbra che si sfiorano. Nel Sud-est asiatico e in alcune regioni africane, il bacio è un gesto che coinvolge il senso dell’olfatto. In Thailandia, il “hom gäm” è un gesto delicato: il naso si avvicina alla guancia dell’altro per inspirarne l’odore, un segno di affetto discreto e rispettoso, in una società dove le manifestazioni pubbliche d’amore sono limitate.
Fra gli Yoruba in Nigeria, invece, l’annusare energico è il modo per mostrare rispetto e vicinanza. Questi baci olfattivi aprono una finestra su culture in cui il contatto fisico diretto è meno importante rispetto a quello sensoriale, e dove il bacio diventa esperienza immersiva, a tutto tondo.
Il bacio come esercizio: brucia calorie e fa ginnastica
Più del semplice atto d’amore, il bacio è una vera e propria palestra. Con oltre 29 muscoli facciali coinvolti, ogni schiocco di labbra è un workout per il viso. Inoltre, si stimolano la circolazione e il metabolismo, con un consumo calorico che può arrivare fino a 12 calorie al minuto durante un bacio appassionato.
Ma non è solo fisico: il bacio libera ossitocina, l’ormone del piacere e del legame, abbassa lo stress e migliora l’umore. È un gesto che unisce corpo e mente in un abbraccio sensoriale, capace di rafforzare ogni tipo di relazione.
“Sì, lo voglio”: 10 idee originali per dirlo all’isola d’Elba, paradiso green per matrimoni fuori dal comune
Nel cuore del Mar Tirreno, l’isola d’Elba si conferma una destinazione d’eccezione per chi sogna un matrimonio unico, sostenibile e ricco di fascino. Tra antiche miniere, sentieri in mountain bike, spiagge incontaminate e ville storiche, ogni coppia può trovare la cornice perfetta per celebrare il proprio “Sì, lo voglio” in modo originale e personalizzato.
L’Elba racconta una storia millenaria fatta di leggende, natura selvaggia e raffinata storia, che si riflette in ogni angolo di questo territorio capace di offrire oltre 200 spiagge, siti archeologici e residenze napoleoniche. Non solo bellezza, ma anche una vocazione green che rende il matrimonio un evento che rispetta e valorizza l’ambiente circostante. Il Primo Convegno Esperienziale sul Matrimonio Sostenibile, ospitato proprio sull’isola a inizio 2025, ha infatti sancito la sua vocazione di avanguardia in Italia, promuovendo un modello di nozze responsabile e attento alle risorse.
Scopriamo allora 10 idee per celebrare l’amore all’Elba, immergendosi in un’atmosfera autentica, creativa e profondamente legata al territorio.
- Matrimonio in miniera: il fascino suggestivo dei luoghi abbandonati
Tra i paesaggi più suggestivi, le miniere del Vallone di Capoliveri si presentano come uno scenario insolito e affascinante. Ex siti di estrazione mineraria, abbandonati dal 1981, diventano teatro di cerimonie capaci di unire storia e sostenibilità. Qui, in un contesto naturale sospeso nel tempo, si è celebrato uno dei primi matrimoni certificati secondo rigorosi protocolli green, valorizzando fornitori locali e rispettando l’ecosistema.
- Matrimonio in mountain bike: due cuori sulle due ruote
Per le coppie sportive, l’Elba è un vero paradiso ciclistico con oltre 400 km di sentieri che attraversano boschi, montagne e coste. Pedalare insieme in uno scenario mozzafiato può trasformarsi in un rito di passaggio verso una nuova vita condivisa, dove la fatica e l’avventura si mescolano alla poesia di un amore in movimento.
- Matrimonio subacqueo: un “sì” da record in fondo al mar
Celebre per le sue acque limpide e la biodiversità marina, l’Elba offre anche la possibilità di sposarsi immersi nel blu. Nel 2010 un gruppo di 261 subacquei ha stabilito un record mondiale celebrando una cerimonia subacquea a Capoliveri, unendo emozione e passione in un abbraccio sommerso che ha fatto la storia.
- Matrimonio in spiaggia: natura e leggenda sulle orme dell’Innamorata
La Spiaggia dell’Innamorata è teatro di una delle leggende più romantiche dell’isola: quella di Maria e Lorenzo, amanti ostacolati dalle loro famiglie. Ogni anno, la rievocazione della loro storia aggiunge un’aura di magia a questo luogo incontaminato, rendendolo la cornice ideale per un matrimonio che intreccia natura e mito.
- Matrimonio in barca: l’amore prende il largo in acque ricche di vita
Tra delfini e gorgonie, un matrimonio in barca a vela sull’Arcipelago Toscano è un’esperienza indimenticabile. Cullati dalle onde e accompagnati dal canto del mare, gli sposi possono suggellare la loro unione in un contesto di rara bellezza naturale, simbolo di libertà e avventura.
- Matrimonio alla Robinson Crusoe: l’incanto di un’isoletta deserta
Pianosa, isola selvaggia e protetta, rappresenta l’idea perfetta di un matrimonio intimo e fuori dal tempo. Lontano dal mondo, immersi nella natura più autentica, gli sposi possono vivere un momento di pura essenzialità, con il mare e il cielo come unici testimoni.
- Matrimonio rinascimentale: promesse tra mura e forti medicei
Le imponenti fortezze medicee di Portoferraio raccontano storie di difesa e bellezza rinascimentale. Celebrare il proprio amore in queste location significa affidare il proprio futuro a pietre secolari, in un dialogo perfetto tra storia, arte e sentimento.
- Matrimonio imperiale: eleganza di altri tempi in una villa napoleonica
Villa San Martino, dimora estiva di Napoleone Bonaparte sull’isola, è lo scenario ideale per chi desidera un matrimonio regale, tra architetture neoclassiche e atmosfere d’altri tempi. Qui, ogni dettaglio ricorda un’epoca di fasti e grandi passioni.
- Matrimonio in vigna: tra i filari dell’isola feconda di vino
L’Elba, definita “isola feconda di vino” fin dall’antichità, offre la possibilità di brindare all’amore tra le vigne di aleatico, un vino dal carattere intenso e storico. Un matrimonio in vigna è un inno alla terra e ai suoi frutti, simbolo di crescita e prosperità.
- Matrimonio con sorpresa: la serendipità dell’inaspettato
Spesso, la magia sta nelle piccole sorprese. Come quella del matrimonio del 2018 vicino a Capo Perla, quando un nido di tartarughe marine è comparso sulla spiaggia, donando agli sposi e agli invitati un’emozione senza pari. L’Elba è anche questo: un luogo dove la natura sa stupire chi sa ascoltarla con il cuore aperto.
Miti e leggende: il bacio tra magia e destino
Il bacio, da sempre, è avvolto da un’aura di mistero e magia. Innumerevoli miti e leggende ne raccontano il potere salvifico e trasformativo, al confine tra realtà e sogno.
Chi non conosce la favola di Biancaneve? Il principe che rompe l’incantesimo con un bacio non è solo un atto d’amore, ma un gesto che restituisce vita e libertà, un simbolo universale di rinascita. Lo stesso vale per la leggenda del Principe Ranocchio, dove un bacio rompe la maledizione e restituisce forma umana a ciò che sembrava destinato alla solitudine.
Nel folklore norreno, il bacio sigilla i giuramenti più solenni: un patto di sangue o di fedeltà veniva suggellato con un contatto labiale, così sacro da essere irreversibile. In molte culture antiche, il bacio rappresentava l’unione di due anime e l’apertura di un varco fra il mondo terreno e quello spirituale.
Tra le leggende dell’Asia, in particolare, si narra che il primo bacio sia stato un dono divino, capace di trasmettere non solo sentimento ma anche forza vitale e saggezza. In alcune tribù della Corea del Sud, un bacio tra innamorati è considerato un rituale di passaggio, che sancisce il legame eterno e protegge la coppia da malefici.
Alcune tradizioni popolari vedono il bacio come un atto magico in grado di scacciare gli spiriti maligni o di portare fortuna: nel Medioevo europeo, si credeva che baciare le reliquie dei santi conferisse protezione divina, mentre nei villaggi della campagna francese il bacio era usato per guarire malattie o scacciare incantesimi.
Anche nelle storie contemporanee, il bacio mantiene un’aura di promessa: nei romanzi, nel cinema, nei drammi, rappresenta l’attimo in cui il destino cambia, l’incontro che spezza le barriere, la scintilla che accende passioni.