Giro del Delfinato, altro assolo di Pogacar, ma Vingegaard limita i danni. Crolla Evenepoel

  • Postato il 14 giugno 2025
  • Di Virgilio.it
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Vige sempre la legge del più forte. La legge di Tadej Pogacar, che nella penultima tappa del Giro del Delfinato si esalta ancora una volta in salita, facendo capire al resto del mondo che sarà un problema per chiunque provare a togliergli di dosso quella maglia gialla con la quale ha preso a fidelizzare già sulle Alpi francesi.

Pogacar in forma Tour, ma Vingegaard limita bene i danni

Dopo l’assolo di Combloux, a Valmeinier l’esito è stato il medesimo del giorno precedente: Vingegaard ha tenuto botta finché ha potuto, Lipowitz ha dimostrato di essere un signor scalatore e s’e preso la terza piazza finale, seppur staccato di 1’21” dallo sloveno.

Che ha salutato la compagnia ai -11 dall’arrivo, con Vingegaard che ha provato a tenergli le ruote, preferendo poi andar su del proprio passo prima di accorciare un po’ la forbice nella parte conclusiva dell’ascesa finale.

Per Vingo, sicuramente più indietro di condizione rispetto a Pogacar, tutt’altro che una prova da buttare: ha resistito alle velocità forsennate dettate dal campione del mondo, poi ha limitato i danni e in classifica è ancora in gioco, essendo distanziato di 1’01” (e domani ci sarà ancora tanta montagna).

La polemica con la Visma: “Mi hanno attaccato in discesa, ma mi sono difeso…”

Per Pogacar, quella di Valmeinier è la vittoria numero 98 in carriera. Significa che se domani dovesse imporsi anche nella terza tappa alpina del Delfinato arriverebbe a quota 99, che automaticamente diventerebbe 100 perché andrebbe a conquistare anche la vittoria finale della corsa in preparazione del Tour de France.

Un dominio clamoroso per un atleta che a 26 anni continua a dimostrare di avere margini di crescita ulteriori, col Tour nel mirino e la voglia di continuare ad aggiornare il libro dei record. E che non ha mancato di polemizzare anche con i rivali della Visma, che hanno provato ad attaccarlo sulla seconda ascesa di giornata (il Col de la Croix de Fer).

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“La Visma ha attaccato in cima alla Croix de Fer e poi credo che volessero staccarmi in discesa, il che è stato un po’ pericoloso nei primi chilometri. Non mi piace, ma questo è il ciclismo moderno. Di fronte alla superiorità numerica dei Visma, mi sono detto che la miglior difesa era anticipare i loro attacchi. Così ci ho provato e sono molto contento di essere riuscito a mantenere la maglia gialla in questo modo. Alla fine mi sono gestito, non ho voluto strafare: c’è ancora una tappa di montagna, ma ammetto che i distacchi della classifica generale sono molto più ampi di quanto mi sarei immaginato alla vigilia”.

Bardet, un ultimo nostalgico tentativo (ma non è bastato)

La penultima tappa del Delfinato ha vissuto anche un momento molto particolare con il tentativo in solitaria di Romain Bardet, che domani appenderà la bicicletta al chiodo.

Il francese ha attaccato sulla discesa della Croix de Fer, salutando il gruppo dei fuggitivi e arrivando a contare un minuto di vantaggio, ma ai -13 dall’arrivo è stato ripreso dal gruppo. Domani avrà un’ultima chance per lasciare il segno, ma Pogacar e Vingegaard non vorranno certo restare a guardare.

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Virgilio.it

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