Giro d'Italia, 19a tappa: Carapaz ci crede ancora, ma Del Toro ha dimostrato che questo Giro può solo perderlo
- Postato il 30 maggio 2025
- Di Virgilio.it
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Aspettavano tutti la prima resa dei conti, ma sostanzialmente tutto è rimasto inalterato. Con il Colle delle Finestre destinato domani a fungere da giudice ultimo di un Giro che Isaac Del Toro adesso ha veramente in tasca, perché per quanto visto anche nel terzo tappone alpino non c’è modo di scalfire le sicurezze acquisite dal messicano. Che anche senza Juan Ayuso al suo fianco ha dimostrato ormai di avere una marcia in più e di sapersi difendere dagli attacchi di Richard Carapaz, l’ultimo rivale rimasto nella corsa alla maglia rosa, dopo che anche Simon Yates ha pagato dazio alla fatica.
- Del Toro ringrazia la squadra: "Bello ripagare i loro sforzi"
- Carapaz non s'arrende: "Arriveranno salite più lunghe..."
Del Toro ringrazia la squadra: “Bello ripagare i loro sforzi”
Domani si deciderà presumibilmente tutto, con l’ecuadoriano che dovrà rimontare non più 41, ma 43 secondi al corridore della UAE Team Emirates XRG. Che s’è difeso alla grande sulle asperità di giornata, andando poi a sprintare e a racimolare i soliti abbuoni per mettere tra sé e il resto del gruppo ancora più distanza.
“Oggi ho avuto sempre le gambe per restare nel gruppo di testa e devo ammettere che sono davvero contento di essere in questa situazione. È incredibile essere ancora qui nuovamente in maglia rosa”, ha commentato Del Toro dopo l’arrivo. “La verità però è che ho una grande squadra attorno a me, con Majka, McNulty e Yates che hanno fatto un lavoro davvero straordinario. E anche Baroncini e Arrieta hanno fatto molto bene. È bello poter contare su questi ragazzi, sono contento di poter ripagare il loro lavoro.
Lo sprint? L’ho fatto solo per avere qualche secondo in più, come ho fatto sempre in questo Giro. L’importante è essere davanti, esattamente come abbiamo studiato con la squadra. Anche oggi ci siamo riusciti, ma domani sarà comunque un altro giorno”. Quello del giudizio: resistere un’ultima volta significherebbe coronare un sogno inseguito sin da bambino.
Carapaz non s’arrende: “Arriveranno salite più lunghe…”
Carapaz di giornate come quella che attende la carovana ne ha vissute tante in vita sua, e sa perfettamente che il compito che attenderà la carovana sarà molto arduo. “Penso di avere ancora la possibilità di vincere il Giro. Sarà dura, questo è chiaro, perché Del Toro ha risposto sempre ogni volta che ho provato ad attaccarlo. Però domani le salite saranno più lunghe e con pendenze diverse, per cui mi aspetto un copione di tappa diverso. Intanto abbiamo messo Yates un po’ più lontano, poi vedremo quello che riusciremo a fare”.
L’ecuadoriano mostra sicurezza, ma è chiaro che ormai il Giro è tutto nelle mani di Del Toro. E domani chissà che non possa venir fuori una tappa con qualche azione da lontano, un po’ come fatto da Prodhomme a Champoluc: l’Italia attende Pellizzari o Fortunato, con Tiberi che intanto qualche segnale l’ha mandato e Caruso che promette battaglia nella sua ultima tappa di montagna al Giro. Per un finale coi fuochi d’artificio.