Giro d'Italia 2025, l'ultima tappa omaggia Papa Francesco
- Postato il 29 aprile 2025
- Di Agi.it
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Giro d'Italia 2025, l'ultima tappa omaggia Papa Francesco
AGI - Un omaggio a Papa Francesco, che l'aveva fortemente voluta nell'anno del Giubileo. L'ultima tappa del 108esimo Giro d'Italia, il prossimo 1 giugno farà un''incursione' in Vaticano, dai Giardini alla Porta del Perugino e Santa Marta, in fase di trasferimento al ritrovo di partenza alle Terme di Caracalla.
Presentazione del grande arrivo
Il ‘Grande Arrivo' è stato presentato nella Sala della Protomoteca in Campidoglio nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato Roberto Gualtieri, sindaco di Roma; Urbano Cairo, presidente di RCS MediaGroup; Alessandro Onorato, assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale. Il vescovo Paul Tighe, segretario del Dicastero per la cultura e l'educazione; Paolo Bellino, amministratore delegato di RCS Sport; Mauro Vegni, direttore del Giro d'Italia; Vincenzo Nibali, vincitore per due volte del Giro (2013 e 2016).
Conclusione del Giro d'Italia
È la settima volta nella sua storia che il Giro d'Italia si conclude nella capitale, la terza consecutiva: traguardo al Circo Massimo, a conclusione di una tappa di 143 chilometri, con 8 giri finali di circuito nel centro dopo un passaggio anche a Ostia.
Gualtieri: "Straordinaria vetrina per la città"
"Siamo felicissimi - ha sottolineato Gualtieri - di ospitare l'ultima tappa del Giro per il terzo anno consecutivo, conclusione unica e naturale della corsa e straordinaria vetrina internazionale per la città. La coincidenza con il Giubileo e il passaggio dal Vaticano avevano già una suggestione particolare ma tutto assume un significato ancora più grande dopo la scomparsa di Papa Francesco contribuendo a rinnovare il ricordo della sua straordinaria eredità".
"Ringrazio gli organizzatori e tutti quelli che hanno reso possibile tutto ciò", ha aggiunto il sindaco, sottolineando come il Giro "entrerà" nella città, ne diventerà parte integrante: del resto, "il ciclismo è una sorta di autobiografia della nazione, sport radicato nella tradizione popolare che però guarda al futuro della sostenibilità".
Legame tra Giro e Roma
Cairo ha ribadito l'unicità del legame esistente tra Giro e Roma ("quattro arrivi negli ultimi sette anni, sette in totale, numeri non casuali"): "sarà bellissimo vedere ancora una volta la corsa passare per le strade di questo vero e proprio museo a cielo aperto. Sarà un percorso un po' diverso rispetto allo scorso anno, l'avevamo pensato per il Giubileo ma dopo la sua scomparsa la 'partenza' dal Vaticano sarà un ulteriore omaggio al Papa. Un Giro molto competitivo - ha concluso Cairo - con tanti ex vincitori e un percorso molto ben congegnato che ci regalerà grandi emozioni".
"È una scommessa vinta, alla grande - ha rivendicato Onorato - stiamo dando per scontato quello che avviene a Roma negli ultimi anni ma la verità è che con Gualtieri abbiamo alzato l'asticella. I grandi eventi come questo esaltano la vocazione internazionale della città e dietro una tappa che toccherà diversi municipi di Roma, con centinaia di milioni di spettatori tra tv e social e folle di turisti e romani lungo tutto il tracciato, c'è un grandissimo lavoro di squadra".
Valenza simbolica del passaggio in Vaticano
"Il Santo Padre - ha ricordato Tighe - in molti momenti è stato vicino allo sport, e in particolare proprio al ciclismo. E il passaggio per la Città del Vaticano non sarà solo 'turistico', avrà una grande valenza simbolica nell'anno del Giubileo della speranza".
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