Giro d'Italia, 21a tappa: Visma, week-end perfetto col trionfo di Kooij. Che emozione l'incontro con Leone XIV

  • Postato il 1 giugno 2025
  • Di Virgilio.it
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Tutti aspettavano Mads Pedersen, e invece sul traguardo di Roma a spuntarla è stato Olaf Kooij. E non poteva essere altrimenti: il finale perfetto di Giro l’hanno disegnato tutto in casa Visma, con l’ultima perla offerta nel medesimo istante in cui il mondo del pedale ha tributato a Simon Yates l’applauso più grande, con quel completo total pink da cima a fondo che s’è mostrato in tutta la sua bellezza.

L’accoglienza di Papa Leone XIV: “Siete modelli per il mondo”

L’ultima frazione della corsa rosa 2025 passerà agli annali per la commovente cerimonia che sul sagrato di Santa Marta ha avuto per protagonisti i corridori e Papa Leone XIV: mai un Pontefice aveva accolto praticamente nella sua casa (anche se rispetto al predecessore l’attuale Pontefice è tornato ad occupare l’appartamento papale nel Palazzo Apostolico) la carovana rosa al gran completo, con le quattro maglie finali del Giro (rosa Yates, bianca Del Toro, azzurra Fortunato e ciclamino Pedersen) che hanno avuto modo anche di salutare personalmente il Santo Padre.

Le cui parole pronunciate di fronte a tutti i corridori (“Siete dei modelli per tutti i giovani del mondo: come avete saputo curare il corpo, auguro a voi che abbiate imparato anche a curare lo spirito. Cuore, testa, fisico e spirito vanno di pari passo insieme”) riecheggiano già nella storia della corsa italiana, benedetta idealmente dal successore di Pietro in una giornata di sole splendente.

Visma, la perfezione fino all’ultimo metro: trionfa Kooij

Il resto è stato tutto una passerella, con le foto di rito per le squadre che avevano qualcosa per cui valesse la pena far festa (la Visma su tutte, ma anche l’Astana e la Lidl Trek) prima della scontatissima volata finale ai Fori Imperiali, quella che è servita a Olaf Kooij per prendersi una vittoria di prestigio assoluto, peraltro la seconda in questa edizione del Giro (aveva già vinto a Viadana la 12esima tappa, bissando il successo ottenuto a Napoli nella passata edizione).

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Lavoro superbo della Visma, come da copione: Affini prima, Van Aert poi e un lancio perfetto per Kooij, che ha chiuso magistralmente un week-end semplicemente perfetto per la formazione olandese, nell’occasione presentatasi con un’inedita livrea nera con inserti rosa per onorare al meglio la vittoria finale di Simon Yates.

Con questa fanno 21 vittorie in stagione per i calabroni: al netto delle tante critiche ricevute per buona parte del Giro, il finale è stato semplicemente perfetto. E alla fine è quello che più contava.

L’Italia ha un avvenire importante, ma il presente non è nostro

Sul podio di giornata sono finiti anche Kaden Groves, uno dei grandi delusi di questa edizione numero 108 della corsa rosa (tante volate, ma zero vittorie per il velocista dell’Alpecin Deceuninck) e Matteo Moschetti, al quale non è riuscita la zampata buona, ma che almeno potrà dire un giorno di aver messo alle spalle nientemeno che Pedersen.

La frazione conclusiva del Giro, immersa nello scenario incantato della città eterna, non ha regalato particolari sorprese ma ha detto una volta di più che scenari come quelli che offre la Capitale in giro per il mondo se ne vedono davvero pochi. Per gli italiani una fine Giro discreta: settimo posto per Baroncini, nono per Zanoncello, decimo per Lonardi.

Alla fine ce ne torniamo a casa con la sola vittoria di tappa ottenuta da Christian Scaroni nella 16esima tappa, ma anche con la consapevolezza di avere tante cartucce da sparare per l’avvenire, da Pellizzari a Tiberi (che non s’è potuto giocare questo Giro come avrebbe voluto), da Maestri al solito Fortunato, pensando poi a Ciccone che a Roma c’era, ma solo da spettatore (ha detto che proverà a rifarsi con gli interessi alla Vuelta). Senza Milan e Ganna, fare di più era possibile, ma nemmeno così automatico. E un ultimo pensiero va a Damiano Caruso, che nell’ultimoGiro della sua carriera ha chiuso con un quinto posto finale che vale tanto, anzi tantissimo.

Autore
Virgilio.it

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