Giro, fenomeno Carapaz primo in solitaria al traguardo di Castelnuovo nei Monti. Del Toro ancora in maglia rosa
- Postato il 21 maggio 2025
- Sport
- Di Blitz
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L’equadoriano Richard Carapaz, 31 anni, alfiere del team statunitense EF Education – Easy Post, ha vinto in solitaria la 11esima tappa del Giro d’Italia con un colpo magistrale; giusto come aveva fatto ai Giochi Olimpici di Tokyo. Il “giaguaro de Tulcan” a 10 km. dal traguardo ha piantato sul posto i compagni di fuga con una rasoiata implacabile, ha affrontato gli ultimi due strappi con sicurezza e ha vinto in solitaria una delle tappe più dure del Giro. Mattatore di giornata Lorenzo Fortunato che ha vinto tutte e tre i GPM consolidando così la maglia azzurra di miglior scalatore. Del Toro ha conservato la maglia rosa dimostrando la condizione eccellente.
Dalla Versilia alla montagna
Tappone n.11 di un Giro di stelle sotto il segno Del Toro. Da Viareggio a Castelnuovo ne’ Monti. Dal mare toscano alle colline emiliane di Reggio. Con un passaggio da brividi al km 93: l’Alpe San Pellegrino – Appennino tosco emiliano – che la Carovana ha ritrovato dopo 25 anni; una vetta a quota 1.623 metri, un GPM di prima categoria a metà strada di una frazione di 186 chilometri con 3.850 metri di dislivello. Tre i GPM di giornata: oltre al citato San Pellegrino i corridori hanno affrontato due seconda categoria: Toano (11,1 km di salita al 4,9% di pendenza media con punte al 10%) e la Pietra di Bismantova (5,8 km al 5,8% con punte del 10%). Traguardo in leggera salita al 4% nell’ultimo chilometro.
Gara attraverso tre Province
Partenza da Viareggio (Lucca) alle 12.26 con 171 corridori (46 italiani), solite scaramucce iniziali, Sprint intermedio dí Borgo a Mozzano (primo Azparren), una trentina in fuga; e alle 14.01 inizia la salita al San Pellegrino con Piganzoli all’attacco. Tutti i big sono davanti. Vince Fortunato, altri punti preziosi per la sua maglia azzurra. E resta in fuga con Bilbao, Quintana, Plapp e Poels. Dopo lo scollinamento, la Carovana è entrata in provincia di Modena, discesa (complicata) verso Montefiorino. Secondo Sprint a Cerredolo, frazione del comune di Canossa (Reggio Emilia). Ha vinto di nuovo Fortunato. È seguita l’ascesa di Toano, quota 842 metri. Primo ancora il bolognese Lorenzo Fortunato. Poi i 40 km finali e l’arrivo a Bismantova, monte del comune di Castelnovo, citata da Dante nella Divina Commedia (Purgatorio, |V, 26).
Finale scoppiettante
Il quintetto continua la fuga. A 30 km dal traguardo conserva un vantaggio di 2’01. Il gruppo abbozza una reazione, guadagna secondi. Al Red Bull km di Villa Minozzo – 24 km all’arrivo, primo Quintana, secondo Fortunato – il vantaggio è sceso a 1’20. Manca l’ultimo strappo. Finale thrilling. Il vantaggio dei fuggitivi a 15 km dalla conclusione è sceso sotto il minuto. Gocce al traguardo. Ma il quintetto regge, a 10 dalla linea d’arrivo il margine precipita a 17 secondi. A 9,5 km dal traguardo i battistrada terminano la loro avventura. Contropiede con rasoiata di Carapaz. Tensione alle stelle. L’ecuadoriano sfodera un gran ritmo. Fa il vuoto. Vince in solitaria e balza al sesto posto nella classifica generale. Un superbo Del Toro vince la volata del gruppo e conferma la maglia rosa.
Ordine di arrivo
1. Carapaz in 4h35’20. Tutti gli altri inseguitori a 10 secondi. In questo ordine: 2. Del Toro, 3. Ciccone, 4. Pidcock, 5. Bernal, 6.Tiberi, 7. Ayuso, 8. Rubio, 9. Derek Gee, 10. Diego Ulissi.
Classifica generale
1. Del Toro, 2. Ayuso (+.0.31), 3. Tiberi (+1.07), 4. Simon Yates (+1.09), 5. Roglic (+1.24), 6. Carapaz (+1.56), 7. Ciccone (+2.09), 8. Mc Nulty (+2.16), 9. Adam Yates (+2.33), 10. Arensman (+2.33).
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