Giustizia, Maurizio Gasparri annuncia: continueremo a combattere contro il suo uso politico

  • Postato il 3 agosto 2025
  • Politica
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Giustizia, Maurizio Gasparri annuncia: continueremo a combattere contro il suo uso politico. Viva l’Italia, viva la Repubblica.

“Siamo orgogliosi della riforma della giustizia, perché anche in questi giorni sono emersi protagonisti di un uso politico della giustizia. Noi continueremo a combattere questa distorsione. Non siamo come Conte, che assolve gli alleati e condanna gli avversari. Non abbiamo paura del giudizio popolare.

Ha fatto bene, quindi, Occhiuto a dire: ‘Siano i cittadini a giudicarci’”.

Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, ha aggiunto:

“Il Consiglio nazionale di Forza Italia ha salutato, con tutti i presenti in piedi, le giuste parole di soddisfazione del Segretario nazionale, Antonio Tajani, per l’approvazione al Senato in seconda lettura della riforma costituzionale della giustizia. Un traguardo storico per Forza Italia, per il centrodestra e per il governo. Dedicato a Silvio Berlusconi. Che ha posto il tema delle riforma della giustizia sempre come priorità per il Paese.

Gasparri sulla Giustizia

Giustizia, Maurizio Gasparri annuncia: continueremo a combattere contro il suo uso politico
Giustizia, Maurizio Gasparri annuncia: continueremo a combattere contro il suo uso politico (foto ANSA) – Blitz quotidiano

“I fatti gli hanno dato ragione. Perché anche ora continua un uso politico della giustizia e si verificano vicende inquietanti ogni giorno. Il prolungato, convinto e commosso applauso del nostro Consiglio nazionale rappresenta un tributo al presidente Berlusconi, ma anche la dimostrazione che Forza Italia continua nel solco del suo insegnamento raggiungendo risultati storici ed importanti. La Forza Italia di oggi può essere orgogliosa del suo passato e del suo presente e guardare con serenità il suo futuro”.

“La riforma della giustizia, prosegue Maurizio Gasparri, è fondamentale. La riforma del Csm attraverso il sorteggio è essenziale e vorrei dirlo chiaramente anche ai magistrati, sia in servizio che in quiescenza.

“Questo perché il Consiglio Superiore della Magistratura ha scritto pagine di vergogna, come dimostrano le vicende legate al ‘metodo Palamara’, in cui le nomine venivano spartite tra correnti con logiche del tipo: ‘tu voti per me e io ti assegno la procura X’.

“Purtroppo, queste dinamiche di potere non sono scomparse e continuano a emergere, come dimostra il caso della nomina della Procura di Firenze. Anche oggi si registrano pressioni sul CSM da parte di altissimi togati che piuttosto dovrebbero occuparsi di lottare contro la criminalità”.

“Leggo, ha detto ancora Gasparri, cronache inquietanti sul Csm che mi riportano a stagioni antiche. Non posso immaginare che sia stata in sostanza coartata la volontà di membri laici del Consiglio per garantire il numero legale ad una procedura che definisco sorprendente e difficilmente accettabile.

“Una procedura a tutela, in termini pratici una roba inutile ma offensiva per il ministro Nordio, è stata attuata con una rapidità fulminante. Anteponendo questo atto a favore di un giudice che ha contestato il ministro Nordio dicendo cose gravi, un atto messo davanti ad altri che il Csm avrebbe dovuto affrontare. E i consiglieri laici che contestavano questa procedura sarebbero stati quasi messi di fronte a un’ipotesi di scioglimento del Csm. Sono ricostruzioni, quelle che leggo, che non possono essere vere perché, se così fosse, saremmo di fronte a una sorta di attentato ad un organo costituzionale, attuato da chi poi? Altri organi elevatissimi? Impossibile. Pertanto devono essere ricostruzioni non vere. Ma siccome il Csm nel passato si è caratterizzato per vicende inquietanti, come quelle del mercimonio delle cariche che fu scoperto ai tempi di Palamara, qualche dubbio rimane.

“E dico alla magistrata Cassano, che difende il prestigio del Csm, di essere più umile. Perché il Csm nel corso della sua storia ha scritto più pagine oscure che virtuose. Il Csm fu quello che, in un lontano passato, bocciò perfino Giovanni Falcone, al quale  negò un incarico. Pertanto, le parole alate della Cassano sono forse esagerate per un organismo molto screditato.

“Ma sulla vicenda di queste ore voglio andare fino in fondo. Perché il Parlamento elegge dei membri del Csm secondo un principio democratico e la loro funzione deve essere rispettata e non conculcata. Anche l’intervista del membro del Csm Giuffrè, che ho letto con attenzione, ci offre spunti di riflessione. Questa vicenda dell’uso politico della giustizia nelle Procure e forse anche nel Csm deve cessare.

“Difendiamo la democrazia, la libertà, la giustizia e la Costituzione. E chi attenta a questi valori non potrà certo passarla liscia”.

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Blitz

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