Gli esperti dichiarano: questi marchi auto falliranno
- Postato il 27 aprile 2025
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- Di Virgilio.it
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Negli ultimi anni abbiamo imparato a conoscere diversi nuovi marchi di auto. La maggior parte di questi ha un elemento in comune: si tratta di brand provenienti dalla Cina o comunque collegati ai colossi dell’industria automotive cinese, sempre alla ricerca di nuove opzioni per sostenere la crescita sul mercato globale delle quattro ruote. Nonostante i tantissimi brand nati negli ultimi anni, per il momento, solo poche Case cinesi sono riuscite ad affermarsi, sia nel mercato interno che in quello globale.
Nel corso dei prossimi anni, la troppa concorrenza potrebbe tradursi in una serie di fallimenti a catena che potrebbero ridurre, drasticamente, il numero di produttori di auto in Cina. Solo le aziende più forti e solide potrebbero essere in grado di sopravvivere. Questo scenario è stato confermato dall’analista Zhu Xican, professore alla School of Automotive Engineering della Tongji University, in occasione di Auto Market Hot Topics+. Il futuro dell’industria automotive cinese potrebbe riservare diverse sorprese. Andiamo a scoprire i dettagli.
Alcuni brand potrebbero fallire
Secondo il punto di vista di Zhu Xican, le Case costruttrici cinesi hanno bisogno di volumi di vendita elevati per poter sopravvivere. Con volumi ridotti (senza i margini aggiuntivi garantiti dal segmento premium) e costi di sviluppo e produzione elevati, infatti, non c’è la possibilità di portare avanti per troppo tempo la propria attività.
Alcuni brand sarebbero particolarmente a rischio. Tra questi, in particolare, ci sono Nio, marchio già noto in Europa, oltre che Xpeng e Li Auto. Queste aziende hanno bisogno di trovare un modo per incrementare i volumi o di contenere i costi (grazie ad alleanze e accordi con altri produttori) per poter sopravvivere in futuro. Secondo l’analista, è necessario raggiungere i 2 milioni di veicoli prodotti all’anno per poter avere le basi solide per proseguire l’attività ed evitare il fallimento.
Secondo l’analista Li Yanwei, membro del Comitato di Esperti della China Automobile Dealers Association, con un mercato da 20 milioni di auto elettriche all’anno (in Cina) e una soglia di sopravvivenza di 2 milioni di unità all’anno, è chiaro che per il futuro potrebbero sopravvivere solo 10 Case costruttrici sul mercato cinese e che per molti brand c’è un concreto rischio di fallimento.
Ci sono anche realtà solide
L’industria automotive cinese è, per il momento, molto frammentata. Nonostante questo, però, ci sono alcune aziende che possono contare su un futuro solido. Il nome principale che salta in mente è BYD. Il colosso cinese punta a diventare leader mondiale del settore delle quattro ruote e sta avviando un’ambiziosa strategia di crescita, che prevede anche la produzione in Europa e in altri mercati per evitare i dazi. BYD potrebbe togliere quote di mercato ad aziende cinesi più piccole, costringendole al fallimento.
Un’altra azienda che sembra avere le spalle coperte è Xiaomi, nota in Europa per la sua gamma di prodotti di elettronica di consumo. Da alcuni anni, per ora in Cina, Xiaomi ha iniziato a investire anche nel settore automotive, con ottimi risultati commerciali e progetti di grande interesse come una supercar da oltre 1.500 CV. Potendo contare su un’attività molto diversificata, Xiaomi rappresenta una delle realtà più solide dell’industria cinese.