Gli ostaggi nelle mani di Hamas che Israele ritiene siano ancora vivi: ecco chi sono. In cambio, Tel Aviv libererà 250 prigionieri
- Postato il 10 ottobre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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72 ore per liberare gli ostaggi. Il conto alla rovescia per Hamas è scattato alle 12 ora locale del 10 ottobre, come previsto dall’accordo siglato in Egitto e ratificato questa notte dal governo a Gerusalemme, e dopo l’avvenuto ritiro dell’Idf verso la Linea Gialla. Le persone nelle mani del gruppo terroristico che è ritenuto siano ancora in vita dovrebbero essere più di venti. Come parte dell’accordo, saranno liberate in un’unica volta, mentre gli ostaggi morti saranno consegnati in più fasi. Hamas sarà tenuta a rilasciare tutti gli ostaggi, senza cerimonie pubbliche.
Per parte sua, il ministero della Giustizia di Israele ha pubblicato l’elenco completo di 250 prigionieri palestinesi detenuti per ragioni di sicurezza e condannati all’ergastolo. Dei 250 prigionieri, 15 saranno liberati a Gerusalemme Est, 100 in Cisgiordania e 135 sono destinati alla deportazione. Alcune modifiche dell’ultimo minuto alla lista, riporta Times of Israel, sono state approvate questa mattina, dopo che i negoziatori hanno concordato di scambiare 11 prigionieri affiliati a Fatah con prigionieri affiliati a Hamas. Sebbene Hamas abbia richiesto il rilascio della figura di spicco di Fatah Marwan Barghouti, detenuto per aver pianificato attacchi terroristici mortali durante la Seconda Intifada, il suo nome non compare nell’elenco. Anche il leader del Fronte Popolare Ahmad Sàadat, così come importanti esponenti di Hamas come Ibrahim Hamed e Hassan Salameh, non sono previsti per il rilascio, nonostante la pressione riportata dai negoziatori dell’organizzazione palestinese. I terroristi di Nukhba che hanno partecipato al massacro del 7 ottobre non saranno rilasciati. Altri 1.700 detenuti di Gaza non coinvolti nell’attacco guidato da Hamas saranno liberati tornando nella Striscia o esiliati all’estero.
La lista degli ostaggi – Sono 23 le persone sequestrate da Hamas che secondo Israele sono presumibilmente vive:
Il Sottufficiale Matan Angrest, 22 anni, è stato catturato a bordo del suo carro armato ai margini della Striscia di Gaza dopo aver tentato di impedire l’infiltrazione di commando di Hamas vicino alla base di Nahal Oz. Gli altri tre membri dell’equipaggio del carro armato sono stati uccisi e i corpi di due di loro sono a Gaza. In un video diffuso dalla sua famiglia nell’aprile 2025 si vede il momento in cui viene prelevato dal suo carro armato e linciato.
Alon Ohel, 24 anni, pianista originario del nord di Israele, è stato prelevato da un rifugio antiaereo lungo la strada dopo essere fuggito dal festival musicale Nova.
Gali e Ziv Berman, 28 anni, sono gemelli e sono stati rapiti nel quartiere giovanile del kibbutz Kfar Aza, incendiato dai commando di Hamas. I due fratelli lavoravano insieme in ambito musicale. I genitori e il fratello maggiore sono sopravvissuti all’attacco.
Avinatan Or, 32 anni, è stato rapito insieme alla sua compagna, Noa Argamani, dal festival musicale Nova. Le riprese video mostrano uomini armati che lo trascinano attraverso un campo mentre Argamani, portata a Gaza sul retro di una motocicletta, grida disperata. La donna è poi stata ritrovata e salvata dai militari israeliani in un appartamento nel centro di Gaza nel giugno 2024. Prima del suo rapimento, Or lavorava per una nota azienda tecnologica.
Guy Gilboa-Dalal, 24 anni, è stato rapito durante il festival Nova.
Tamir Nimrodi, 20 anni, è un soldato rapito da una base militare vicino a Gaza durante l’attacco dell’ottobre 2023 insieme a due commilitoni, i cui resti sono stati poi restituiti a Israele per la sepoltura.
Omri Miran, 48 anni, è stato rapito dal kibbutz Nahal Oz dai militanti di Hamas, che hanno lasciato la moglie, Lishay Miran-Lavi, e i loro due bambini piccoli, Roni, 5 anni, e Alma, 2 anni.
Elkana Bohbot, 36 anni, era uno dei produttori del Nova Festival, insieme ai suoi amici Michael e Osher Waknin, uccisi il 7 ottobre insieme a quasi 370 persone che partecipavano al festival. Un video che lo ritrae ammanettato e ferito al volto mentre viene portato via dai suoi rapitori. E’ sposato con una donna israeliana di origine colombiana, Rebecca Gonzalez. Padre di un figlio, viveva a Mevasseret Tzion, vicino a Gerusalemme. Il presidente colombiano Gustavo Petro gli ha concesso la cittadinanza colombiana nel novembre 2023. Sua moglie a metà febbraio ha ricevuto una “prova di vita” da Ohad Ben Ami, un ex ostaggio rilasciato l’8 febbraio e trattenuto insieme al marito. A maggio è apparso in un video diffuso da Hamas, insieme a un altro ostaggio, Yossef-Haim Ohana.
Yosef-Chaim Ohana, 25 anni, stava aiutando i feriti a fuggire dal festival Nova quando è stato catturato da Hamas. Il giornale ha affermato che lavorava come barista a Tel Aviv prima dell’attacco del 7 ottobre. All’inizio di quest’anno, è stato mostrato in un video diffuso da Hamas.
Segev Kalfon, 27 anni, è stato rapito mentre cercava di fuggire dal festival Nova.
Matan Zangauker, 25 anni, viveva a Nir Oz con la sua ragazza, Ilana Gritzewsky. Entrambi furono rapiti il 7 ottobre 2023. Lei è stata rilasciata durante un cessate il fuoco a novembre.
Bipin Joshi, 24 anni, studente nepalese, è arrivato in Israele con un programma “Learn and Earn” meno di un mese prima di essere rapito dal kibbutz Alumim, un villaggio comunitario vicino al confine con Gaza. Le autorità israeliane hanno dichiarato di non essere in grado di determinare la sua sorte e di temere per la sua vita. Mercoledì la famiglia ha diffuso un filmato, girato intorno al novembre 2023, in cui sembrava illeso ed è convinta che sia vivo.
Rom Braslavski, 21 anni, originario di Gerusalemme e anche cittadino tedesco, si occupava della sicurezza al festival Nova. I sopravvissuti hanno raccontato che è rimasto sul posto per aiutare numerosi partecipanti al festival durante l’attacco, rimanendo ferito a entrambe le mani durante l’attacco. Nell’agosto scorso la Jihad Islamica ha pubblicato un video che mostra Braslavski parlare sotto costrizione, molto debole ed emaciato.
David e Ariel Cunio, 35 e 28 anni, sono due fratelli israelo-argentini rapiti insieme alla loro famiglia allargata mentre si nascondevano nella stanza di sicurezza nel kibbutz Nir Oz. Per liberarli, gli aggressori hanno appiccato il fuoco alla casa. La loro era la famiglia con il maggior numero di ostaggi, otto. Sharon Aloni Cunio, 34 anni, moglie di David Cunio, e le loro figlie gemelle di tre anni, così come Danielle Aloni, 44 anni, sorella di Sharon Aloni Cunio, e la figlia di cinque anni, sono state rilasciate durante la tregua del novembre 2023. La fidanzata di Ariel Cunio, Arbel Yehoud, 28 anni, è stata rilasciata il 30 gennaio. Il regista israeliano Tom Shoval ha presentato il film “Lettera a David” alla Berlinale a febbraio, un omaggio a David Cunio.
Evyatar David, 24 anni, è stato rapito al Nova Film Festival con il suo amico d’infanzia Guy Gilboa Dalal, che si presume sia ancora vivo nella Striscia di Gaza. La sua famiglia è di Kfar Saba, nel centro di Israele. Appassionato di musica, stava lavorando in un bar per raccogliere soldi per un viaggio in Thailandia. Nell’agosto 2025 Hamas ha pubblicato un video che mostrava Evyatar David gravemente malnutrito e visibilmente indebolito.
Guy Gilboa Dalal, 24 anni, stava partecipando al suo primo rave party con tre amici quando è stato rapito al festival Nova. La sua famiglia ha saputo del rapimento dopo aver visto un video di lui e del suo migliore amico, Evyatar David, legati in un tunnel a Gaza. Guy Gilboa Dalal ed Evyatar David sono stati visti in un video di Hamas a febbraio, mentre assistevano a una delle cerimonie di rilascio degli ostaggi a Gaza prima di essere chiusi in macchina, implorando di essere rilasciati. Appare in un video di Hamas il 5 settembre. Viene filmato con un altro ostaggio, Alon Ohel, in un tunnel.
Eitan Mor, 25 anni, è stato prelevato dal festival Nova, dove lavorava come guardia di sicurezza. Testimoni hanno riferito che stava lavorando per evacuare le vittime durante l’assalto.
Il soldato Nimrod Cohen, 21 anni, era di stanza il 7 ottobre 2023 vicino al kibbutz di Nahal Oz con la sua unità di veicoli blindati. E’ stato tirato fuori dal suo carro armato, che era in panne, dai miliziani insieme ad altri tre membri dell’equipaggio, secondo i video diffusi da Hamas. I suoi tre compagni di unità, Omer Neutra, Oz Daniel e Shaked Dahan, sono morti il ​​7 ottobre e i loro corpi sono stati portati a Gaza. Nimrod Cohen è di Rehovot, a sud di Tel Aviv. I suoi genitori, Yehouda e Viki Cohen, partecipano a tutte le manifestazioni con cartelli e foto che chiedono il rilascio degli ostaggi.
Maxim Herkin, 37, è un russo-israeliano che vive a Tirat Carmel, nel nord di Israele, ed è padre di una bambina di cinque anni che vive con la madre in Russia. E’ immigrato con la madre dall’Ucraina. Nella primavera del 2025, il braccio armato di Hamas ha pubblicato un video in cui Herkin appare sdraiato, con la testa e il braccio sinistro coperti da bende con macchie marroni.
Eitan Horn, 39 anni, è stato rapito dalla casa del fratello maggiore Yair Horn nel kibbutz Nir Oz. Anche lui rapito il 7 ottobre, il fratello diabetico è stato rilasciato nel febbraio 2025. Prima del rilascio del fratello maggiore, i due fratelli erano stati tenuti prigionieri insieme. La famiglia Horn era emigrata dall’Argentina anni prima. Educatore, Eitan Horn ha lavorato a lungo con diversi movimenti giovanili, per i quali ha prestato servizio in Perù.
Segev Kalfon, 27 anni, vive a Dimona (sud), lavorava con il padre nel panificio di famiglia ad Arad, nel deserto del Negev. E’ stato rapito dal festival Nova, mentre si nascondeva in un cespuglio lungo la Route 232, che collega i kibbutz al confine con Gaza, come ha testimoniato un suo amico. Uno degli ostaggi rilasciati a febbraio ha raccontato di essere stato tenuto prigioniero con lui per un certo periodo.
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