Gli studenti della Ca' Foscari in difesa di Fiano: "Chi contesta non può parlare a nome di tutti"
- Postato il 29 ottobre 2025
- Di Il Foglio
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Gli studenti della Ca' Foscari in difesa di Fiano: "Chi contesta non può parlare a nome di tutti"
"Ad aprile abbiamo vinto le elezioni con il 56 per cento, quelli che hanno preso il 7,9 per cento contestano e poi si parla in maniera generale degli studenti della Ca' Foscari, non è giusto". A parlare è Simone Rizzo, presidente dell'associazione universitaria Futura e del consiglio degli studenti della Ca' Foscari di Venezia, dove lunedì l'ex deputato Pd Emanuele Fiano, presidente di Sinistra per Israele, è stato censurato e insultato.
L'incontro a cui Fiano stava partecipando nasce dall'idea di una studentessa di lingue orientali (ebraico e arabo) di Futura, a cui è stato invitato anche il prof. Antonio Calò, presidente della fondazione "Venezia per la ricerca sulla pace." L'obiettivo dell'evento, dal titolo "Voci per la pace - il cammino dei due popoli per i due stati", era capire di più su ciò che accade in medi oriente. "Avere l'ex deputato Fiano era un'occasione", dicono i ragazzi dell'associazione, indipendente ma vicina al centrosinistra riformista. Ma dopo 30 minuti dall'inizio dell'incontro, alcuni attivisti – riuniti sotto le sigle "Collettivo Sumud” e “Fronte della gioventù comunista” – hanno interrotto bruscamente il dibattito. "Fascisti appesi, ebrei appesi", urlavano al megafono, non permettendo neanche la risposta di Fiano, racconta Rizzo: "Facevano il simbolo della P38, una scena surreale."
Dice ancora: "Non lo hanno fatto parlare perché ebreo. Se una persona non ebrea avesse detto le stesse cose non si sarebbe verificato tutto questo". Gli attivisti hanno accusato Fiano di essere un sionista. "Le accuse stanno diventando un gioco linguistico, cosa vuol dire sionista? Non significa essere a favore di ciò che sta accadendo, ma sostenere l'esistenza del popolo ebraico e di Israele". Conoscere il giusto significato alle parole è importante. "La gente è disorientata perché il linguaggio è svuotato – continua Rizzo – si rischia di unire la condanna al governo Netanyahu agli ebrei di tutto il mondo. Ma non mi sorprende, alcuni dicevano di essere contro l'esistenza dello stato d'Israele".
A organizzare la protesta sono stati i gruppi universitari "Collettivo Sumud” e “Fronte della gioventù comunista". L'Udu – l'Unione degli universitari che raccoglie gli studenti di centrosinistra – è rimasto in disparte e contattato dal Foglio non ha ancora voluto commentare quanto accaduto. "Non hanno espresso solidarietà ma non hanno partecipato alla protesta. La priorità ora è trasmettere serenità alla nostra comunità, agli studenti, ai docenti e al personale. La polemica ora non è quello che serve."
E la rettrice? "C'è un bellissimo rapporto, ha espresso solidarietà alla nostra associazione". Dopo alcune dichiarazioni più morbide, ieri con un post pubblicato su Facebook, la rettrice Tiziana Lippiello ha chiarito: "All'Università Ca' Foscari Venezia tutti e tutte hanno diritto di parola, coltiviamo il dialogo e il pensiero critico, sempre nel rispetto delle persone. La nostra università è un luogo plurale, di incontri e di confronto, aperto anche ai temi più complessi dell’attualità. Respingiamo fermamente ogni forma di prevaricazione e condanniamo l’intolleranza, promuoviamo l'ascolto e operiamo per costruire ponti di pace. Questi tristi episodi devono restare isolati". E ha annunciato che il 4 novembre Fiano e la ministra dell'Università Anna Maria Bernini saranno a Ca' Foscari: "Facendo seguito a quanto accaduto lo scorso 27 ottobre in occasione della conferenza dell'on Emanuele Fiano e cogliendo con piacere la tua attenzione nei confronti della Ca' Foscari - ha scritto la rettrice alla ministra - sono lieta di invitarti il 4 novembre a Venezia presso la stessa sede".
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