Gli Usa sanzionano altri quattro giudici della Corte penale internazionale. L’Aja: “Affronto a milioni di vittime”
- Postato il 20 agosto 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Gli Stati Uniti colpiscono con nuove sanzioni altri quattro giudici della Corte penale internazionale (Cpi), ottenendo il plauso del premier israeliano Benjamin Netanyahu e la reazione indignata del tribunale dell’Aja. La decisione, annunciata mercoledì dal segretario di Stato Marco Rubio, segue iniziative analoghe adottate negli scorsi mesi come reazione a procedimenti avviati dalla Corte contro Usa e Israele. I magistrati interessati in questo caso sono quattro: il giudice francese Nicolas Guillou, che presiede il caso nell’ambito del quale è stato spiccato il mandato d’arresto per Netanyahu per crimini di guerra e crimini contro l’umanità, i procuratori Nazhat Shameem Khan delle Fiji e Mame Mandiaye Niang del Senegal, che hanno convalidato quel mandato, e la giudice canadese Kimberly Prost, che ha autorizzato le indagini su presunti crimini di guerra commessi da forze Usa durante la guerra in Afghanistan.
“Questi individui hanno partecipato direttamente alle azioni della Corte penale internazionale per indagare, arrestare, detenere o perseguire cittadini degli Stati Uniti o di Israele, senza il consenso di entrambe le nazioni”, afferma Rubio in una nota. Né gli Usa né Israele infatti aderiscono alla Corte penale internazionale. Il capo della diplomazia di Washington definisce l’organismo “una minaccia alla sicurezza nazionale” e “uno strumento di lotta giudiziaria contro gli Stati Uniti e il nostro stretto alleato Israele. Gli Stati Uniti sono stati chiari e risoluti nella loro opposizione alla politicizzazione, all’abuso di potere, al disprezzo per la nostra sovranità nazionale e all’illegittima ingerenza giudiziaria della Cpi”, prosegue, esortando “i Paesi che ancora sostengono la Cpi, molti dei quali hanno ottenuto la libertà al prezzo di grandi sacrifici americani, a resistere alle pretese di questa istituzione in bancarotta“.
Il premier israeliano esprime soddisfazione in una dichiarazione rilasciata dal suo ufficio: “Mi congratulo con Marco Rubio, segretario di Stato degli Stati Uniti, che ha deciso di imporre sanzioni contro i giudici della Corte Penale Internazionale dell’Aja. Si tratta di un’azione decisiva contro la campagna di diffamazione e menzogne che prende di mira lo Stato di Israele (e il suo esercito) a favore della verità e della giustizia”, si legge. “Sgomento”, invece, dal ministero degli Esteri francese, che “esprime la sua solidarietà ai giudici” e definisce le misure “contrarie al principio di indipendenza della magistratura”.
La Corte penale internazionale reagisce in serata con una nota in cui “deplora” l’annuncio Usa: “Queste sanzioni rappresentano un flagrante attacco all’indipendenza di un’istituzione giudiziaria imparziale che opera sotto il mandato di 125 Stati parte di tutte le regioni. Costituiscono inoltre un affronto contro gli Stati parte della Corte, l’ordine internazionale basato sulle regole e, soprattutto, contro milioni di vittime innocenti in tutto il mondo”, si legge. “Come affermato in precedenza dal presidente e dalla magistratura della Cpi, nonché dalla presidenza dell’assemblea degli Stati parte dello Statuto di Roma, la Corte sostiene fermamente il suo personale e le vittime di atrocità inimmaginabili. La Cpi continuerà ad adempiere al suo mandato, imperterrita, nel rigoroso rispetto del quadro giuridico adottato dagli Stati parte e indipendentemente da qualsiasi restrizione, pressione o minaccia. La Corte invita gli Stati parte e tutti coloro che condividono i valori dell’umanità e dello Stato di diritto a fornire un sostegno fermo e costante alla Corte e al suo lavoro svolto nell’esclusivo interesse delle vittime di crimini internazionali”, conclude il comunicato.
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