Golden Power, quell’equilibrio tra crescita economica e sicurezza. Il commento di Ruperto e Chimenti

  • Postato il 20 luglio 2025
  • Economia
  • Di Formiche
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Negli ultimi giorni, il dibattito sulle misure di Golden Power nel settore bancario ha riacceso l’interesse degli analisti e degli investitori. Le disposizioni riguardanti la protezione degli asset strategici hanno assunto un rilievo crescente nel contesto di un settore finanziario sempre più in evoluzione, segnato da fusioni e acquisizioni.
La scorsa settimana, la Commissione Europea ha fornito indicazioni chiare su come il meccanismo di Golden Power debba essere applicato alle operazioni del settore bancario. Questo strumento consente ai governi nazionali di esercitare un controllo su determinate transazioni che potrebbero minacciare la stabilità economica o la sicurezza nazionale. In un contesto in cui il panorama bancario europeo è caratterizzato da crescenti tensioni, l’importanza di tali misure risulta evidente.

Un caso emblematico che mette in luce l’importanza di queste misure è quello dell’operazione proposta tra UniCredit e Banco BPM. La fusione tra queste due importanti banche italiane è stata oggetto di un approfondito esame da parte delle autorità competenti, poiché potrebbe avere un impatto significativo sul sistema bancario sia a livello nazionale sia europeo. Le preoccupazioni sono aumentate riguardo a come tale operazione potrebbe influenzare la concorrenza e la stabilità del sistema finanziario, richiedendo un’attenzione particolare da parte della Commissione per garantire che non vengano compromessi gli interessi strategici.

Un rilievo specifico è stato fornito dalla Direzione Generale della Concorrenza (DG Comp) della Commissione Europea, che ha reso noto un parere preliminare riguardo all’esercizio di poteri speciali di Golden Power relativamente all’operazione UniCredit/Banco BPM. In tale contesto, la DG Comp ha espresso la preoccupazione che l’applicazione del decreto Golden Power possa “costituire una violazione dell’articolo 21 del Regolamento UE sulle concentrazioni e di altre disposizioni del diritto comunitario”. Questo articolo stabilisce le procedure e le norme da seguire per la valutazione delle operazioni di concentrazione, ma anche la necessità di garantire una concorrenza leale nel mercato interno.

Le osservazioni della DG Comp mettono in luce la complessità dell’approccio regolatorio nei casi di fusione nel settore bancario, evidenziando il rischio che misure nazionali come il Golden Power possano alterare le dinamiche del libero mercato interferendo con le normative europee e creando conflitti di interesse. È cruciale, quindi, che le autorità nazionali curino con particolare attenzione il coordinamento tra le norme interne e quelle comunitarie e agiscano di concerto con le istituzioni dell’Unione Europea per garantire che le operazioni di fusione non compromettano principi fondamentali di concorrenza.

Inoltre, l’analisi delle operazioni recenti dimostra che il mercato bancario è in uno stato di trasformazione, dove piccole banche locali cercano di unirsi a gruppi più ampi per resistere alla concorrenza dei grandi istituti globali. Questa tendenza ha suscitato preoccupazione riguardo a potenziali concentrazioni di potere che potrebbero offuscare i principi di concorrenza e sicurezza.
In aggiunta, le indicazioni della Commissione indicano una crescente consapevolezza dei rischi legati alla cyber-sicurezza e alla vulnerabilità delle infrastrutture finanziarie. È evidente che la protezione degli asset critici non si limita solamente alle misure economiche, ma si estende anche alla salvaguardia delle informazioni e delle capacità operative delle istituzioni finanziarie.

Nonostante le misure di Golden Power possano essere percepite come un freno all’iniziativa imprenditoriale, potrebbero risultare necessarie per garantire la stabilità del sistema bancario europeo in un momento in cui le sfide globali aumentano. Le autorità devono quindi trovare un equilibrio tra promuovere la crescita economica e preservare la sicurezza del settore.
In conclusione, con le nuove indicazioni della Commissione Europea, le preoccupazioni espresse dalla DG Comp e la vicenda riguardante l’operazione UniCredit-BPM, il meccanismo di Golden Power si sta configurando come un elemento cruciale nel risiko bancario. Le istituzioni dovranno operare con cautela e considerare seriamente l’impatto delle loro decisioni nel contesto di un panorama così instabile. Queste situazioni richiamano l’attenzione alla necessità di garantire una supervisione adeguata a preservare l’integrità del sistema finanziario europeo.

Autore
Formiche

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