Google Pixel 10, lo smartphone più intelligente al mondo (che scatta foto da professionista)
- Postato il 20 agosto 2025
- Di Panorama
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Con la famiglia Pixel 10, presentata al Made by Google 2025, lo smartphone di Mountain View cambia pelle. Per la prima volta non si parla più solo di un telefono, ma di un oggetto con superpoteri digitali, pensato per migliorare le capacità umane in diversi ambiti: scattare fotografie perfette, comunicare senza barriere linguistiche, trasformare appunti in contenuti, risolvere problemi in tempo reale. Google smette di usare la linea Pixel come semplice laboratorio e la trasforma in un prodotto maturo, posizionato nel cuore del mercato premium. Non un accessorio tecnologico, ma un alleato personale che, grazie all’intelligenza artificiale e a una fotocamera all’avanguardia, si candida a ridefinire il concetto stesso di smartphone. La tempistica non è casuale: la mossa arriva pochi giorni prima del lancio dei nuovi iPhone. Il messaggio è chiaro: per la prima volta, l’iPhone non è l’unico aspirante al titolo di re del mercato.
Una gamma diversificata
- Pixel 10: modello di ingresso, ma con tripla fotocamera e 12 GB di RAM.
- Pixel 10 Pro e Pro XL: 16 GB di RAM, display Super Actua, video 8K, Zoom Pro 100x.
- Pixel 10 Pro Fold: pieghevole ultrasottile con display interno da 8 pollici e multitasking avanzato.
10 cose da sapere sulla nuova fotocamera

La fotografia è da sempre il tratto distintivo dei Pixel. Con la decima generazione, Google porta la sua esperienza a un livello che rende lo smartphone uno strumento competitivo anche per i fotografi più esigenti. Le principali innovazioni si riassumono in dieci punti chiave:
- Ritratti più realistici, con migliore resa dei dettagli e tonalità della pelle.
- Zoom Pro fino a 100x, che avvicina soggetti lontanissimi senza perdere definizione.
- Stabilizzazione video migliorata, per riprese fluide anche in movimento.
- Auto Best Take, che analizza centinaia di scatti di gruppo e compone automaticamente l’immagine migliore.
- Camera Coach, un assistente che suggerisce inquadrature e composizioni in tempo reale.
- Editing vocale: basta descrivere la modifica per vederla applicata.
- Guided Frame, che permette anche a persone ipovedenti di scattare foto accurate grazie a descrizioni vocali.
- Panorami da 100 megapixel, con una definizione adatta alla stampa in grande formato.
- Anteprima istantanea sul Fold, che mostra lo scatto accanto all’inquadratura in tempo reale.
- Content Credentials, metadati integrati che certificano la provenienza e l’autenticità delle immagini.
Un pacchetto che non punta solo alla qualità assoluta, ma alla democratizzazione di strumenti avanzati, affidandosi all’intelligenza artificiale per rendere accessibile a chiunque la fotografia di alto livello.
Tensor G5: il chip per l’intelligenza artificiale

Il cuore del Pixel 10 è il nuovo Google Tensor G5, sviluppato in collaborazione con DeepMind e realizzato con processo a 3 nanometri. Per chi non mastica termini tecnologici… Non è soltanto un’evoluzione in termini di potenza – con CPU più rapida del 34% e unità AI fino al 60% più performante – ma rappresenta un cambio di paradigma: molte delle funzioni di intelligenza artificiale non richiedono più il cloud, ma vengono elaborate direttamente sul dispositivo.
Il risultato è duplice: tempi di risposta più rapidi e maggiore sicurezza dei dati. Su questa base si innestano funzioni come:
- Magic Cue, che collega informazioni tra app diverse (Gmail, Calendar, Messaggi) e propone automaticamente l’azione più utile (per ora solo negli USA)
- Voice Translate, che traduce telefonate in tempo reale mantenendo il timbro delle voci.
- Pixel Journal, un diario digitale che suggerisce spunti di riflessione personali.
- Gboard evoluto, capace di riscrivere testi in diversi stili e con tono variabile.
- Recorder musicale, che trasforma una registrazione vocale in una base musicale.
Il Tensor G5 non si limita a gestire la potenza: diventa il motore di un nuovo modello d’uso, in cui lo smartphone si propone come assistente proattivo.
Schermi più luminosi: perché contano davvero
Il display è la finestra attraverso cui si vive il telefono. Con il Pixel 10, Google ha deciso di alzare radicalmente il livello. La misura chiave è quella dei nit, che indicano quanto uno schermo riesce a essere luminoso.
- Pixel 10 raggiunge i 3000 nit.
- Pixel 10 Pro e Pro XL spingono fino a 3300 nit, il massimo mai visto su un Pixel.
- Pixel 10 Pro Fold porta la stessa luminosità su un pannello interno da 8 pollici.
Il confronto con la generazione precedente è netto: il Pixel 9 Pro si fermava a circa 2400 nit di picco, il Pixel 9 a 2000 nit. Il salto, quindi, è del 25–30%. In termini pratici, significa poter leggere messaggi o vedere foto anche sotto il sole diretto, senza dover cercare l’ombra o aumentare manualmente la luminosità.
La corsa ai nit è diventata uno dei campi di battaglia nel segmento premium. Apple ha spesso primeggiato su questo fronte, ma con Pixel 10 la distanza si riduce: i colori appaiono più fedeli, i contrasti più marcati, i video più realistici.
Autonomia e ricarica rapida
A fronte di schermi così performanti, il tema dell’autonomia è cruciale. Google promette oltre 24 ore di utilizzo reale (più di 30 nei modelli Pro). La ricarica è altrettanto competitiva:
- Pixel 10 raggiunge il 55% in mezz’ora.
- I modelli Pro, con caricatore da 45W, riducono ulteriormente i tempi.
- Con la tecnologia Pixelsnap, la ricarica wireless magnetica arriva a 25W, eliminando la necessità dei cavi.
Pixelsnap: accessori come valore aggiunto

Google ha introdotto Pixelsnap, un sistema magnetico che rende il Pixel 10 modulare. Oltre al caricatore Qi2, che garantisce allineamento perfetto e velocità elevate, sono disponibili supporti da scrivania e da auto, anelli di presa e portafogli magnetici. La compatibilità è estesa agli accessori certificati Made for Google.
È un approccio che ricorda la strategia di Apple con MagSafe: un ecosistema di accessori che rafforza la fedeltà al marchio e crea nuove opportunità di monetizzazione.
Design e longevità
Dal punto di vista estetico, Pixel 10 conserva la barra fotografica ma la abbina a materiali premium: alluminio aerospaziale, vetro Gorilla Victus 2 e certificazione IP68. Google promette sette anni di aggiornamenti software, un impegno che si avvicina agli standard di longevità di Cupertino.
Google contro Apple: la sfida si accende
Con la serie Pixel 10, Google manda un messaggio inequivocabile: non si tratta più di un prodotto sperimentale destinato a una nicchia di appassionati, ma di un dispositivo pronto a competere con i migliori.
Alla vigilia della presentazione dei nuovi iPhone, Mountain View sceglie il terreno più difficile: il segmento premium. Fotocamera di riferimento, AI integrata e un ecosistema di accessori sono i tre assi su cui punta. Per la prima volta, l’iPhone potrebbe non essere l’unico punto di riferimento nel mercato degli smartphone di fascia alta.
Prezzi e disponibilità
Pixel 10 e Pixel 10 Pro sono disponibili dal 20 agosto per il pre-ordine sui vari canali di distribuzione e in arrivo nei punti vendita online e fisici a partire dal 28 agosto, ai prezzi consigliati di €899 e €1.099 (nella versione da 128GB).
Pixel 10 Pro XL è disponibile anch’esso dal 20 agosto per il pre-ordine e nei negozi, online e fisici, dal 22 settembre al prezzo consigliato di €1.299 a partire dalla versione da 256GB.