Governo Meloni, Ciriani striglia i ministri: “Devono essere sempre presenti in Parlamento”. E nella lettera cita Salvini – Esclusivo

  • Postato il 31 luglio 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Ministri e sottosegretari devono essere sempre presenti in Parlamento. In occasione dei voti sui provvedimenti, ma anche sulle mozioni e sulle interrogazioni o interpellanze. Non sono più ammesse eccezioni. È questo il contenuto di una lettera che il ministro dei Rapporti col Parlamento Luca Ciriani ha inviato venerdì scorso ai capi di gabinetto di tutti i ministeri, al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e al capo di gabinetto di Palazzo Chigi Gaetano Caputi. Richiamo che Ciriani ha ribadito a voce anche mercoledì pomeriggio durante il Consiglio dei ministri in cui è stato approvato il disegno di legge su Roma Capitale.

Nella lettera, che Il Fatto pubblica in anteprima, Ciriani va subito dritto al punto: “Da tempo ormai si riscontra una crescente difficoltà nel garantire la quotidiana presenza dei rappresentanti del governo competenti nelle commissioni e nelle aule parlamentari, con riferimento sia alle sedute in cui si esaminano i provvedimenti legislativi, sia a quelle dedicate agli atti di indirizzo e di sindacato ispettivo”.

L’ultimo caso, spiega il ministro di Fratelli d’Italia, è avvenuto proprio il giorno prima quando il ministero delle Infrastrutture di Matteo Salvini ha comunicato “con poche ore di preavviso” l’indisponibilità a rispondere a un’interpellanza urgente nonostante l’atto fosse stato trasmesso lo scorso 22 luglio. Motivo? Un “generico riferimento” a “pregressi impegni istituzionali”. Qui arriva la stilettata sul caso specifico di Ciriani: “Si prega, pertanto, per il futuro, di fornire indicazioni più specifiche e puntuali circa gli impegni che impediscono la partecipazione ai lavori parlamentari, che saranno rese note anche alla Presidenza del Consiglio dei Ministri”.

Da ora in avanti, comunque, l’assenza non sarà più ammessa: “Comprendo che questi episodi possano verificarsi per i molti compiti istituzionali di cui ministeri sono investiti, ma gli impegni parlamentari devono essere ritenuti una assoluta priorità, in considerazione delle rilevanti conseguenze che un comportamento diverso può avere sul rapporto tra il Governo e il Parlamento e sul regolare andamento dei lavori parlamentari”, scrive il ministro dei Rapporti col Parlamento. Anche perché, continua, “gli impegni dei rappresentanti del governo sono conosciuti dagli interessati con congruo anticipo” perché il dipartimento garantisce una “tempestiva comunicazione”.

Ciriani quindi conclude che “il mancato rispetto di tali impegni ha evidenti ricadute, oltre che sul piano istituzionale, anche su quello della comunicazione”. E richiama “nuovamente l’attenzione sulla necessità di assicurare la costante e qualificata presenza dei rappresentanti del governo in Parlamento, al fine di garantire una coerente ed unitaria espressione della posizione dell’esecutivo sui provvedimenti e sugli atti all’esame delle Camere”.

Il ministro fa anche una proposta ai colleghi di governo: individuare un sottosegretario a cui delegare le attività parlamentari o stabilire una turnazione su base mensile.

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