GP Las Vegas, Ferrari maledice la qualifica che rovina l’obiettivo in gara

  • Postato il 23 novembre 2025
  • Formula 1
  • Di Virgilio.it
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Non piove: questa la prima notizia che diversifica la gara dalla qualifica, scenario dove la Ferrari ha profondamente deluso. Eh sì… ancora una volta le gomme… questo perfetto sconosciuto. Nella piscina del Nevada la Rossa affonda in maniera perentoria. Sulla distanza dei trecento chilometri l’obiettivo era fare qualcosa di buono. Alla bandiera a scacchi Hamilton rimonta sino alla decima posizione, mentre Leclerc arriva solo sesto: andiamo a scoprire perché.

Ferrari pasticcia un po’ con Leclerc, Hamilton scatta come un fulmine

Si accendono i motori: i ferraristi hanno chiacchierato con i propri ingegneri prima del giro di formazione. Solite raccomandazioni e qualche comando per gestire la partenza. Il sette volte campione del mondo prende il via con le mescole Hard, presumibilmente per allungare quanto più possibile il primo stint. Per il monegasco parliamo invece delle Medium, mescola perfetta per la sua posizione.

Lo stacco frizione di Charles non è ottimale, tanto che in partenza perde una posizione. Va detto che il ferrarista aveva qualche problema relativo ai segnali sulle marce, che il team ha cercato di correggere tramite il volante. Poco dopo recupera due posizioni e si prende l’ottava piazza. Lewis parte a razzo. L’inglese sale sino alla piazza numero 14.

Al giro due ecco le bandiere gialle e successivamente la Safety Car per permettere ai commissari di pulire dei detriti tra curva 1 e 2, dove in partenza sono arrivati diversi contatti. La corsa riparte al giro tre, dove Hamilton è già dodicesimo sfruttando i ritiri di Bortoleto e Stroll. Al passaggio successivo Charles passa Bearman, passa in settima posizione e si getta all’inseguimento di Oscar Piastri.

Leclerc spinge forte e risale in quinta piazza

Hamilton sta cercando di buttarsi nella scia di Ocon, fanalino di coda di un trenino composto da Bearman, Alonso e Hülkenberg. Al giro dieci arriva il solito ordine relativo alla gestione delle temperature: il tedioso lift-off. Cinquanta metri prima deve alzare il piede nelle rette prima di raggiungere le curve. Nel mentre il monegasco raggiunge Piastri, che non sembra avere un passo straordinario.

In questa fase pare che il ferrarista stia spingendo al massimo. Dalla dashboard del volante si nota come la temperatura target delle gomme non sia perfetta. Ci riferiamo all’anteriore sinistra che è qualche grado al di sotto del livello richiesto. A proposito di gomme, a entrambi i ferraristi viene chiesto di amministrarle nel T2. Charles ne prende atto ma non rinuncia a spingere passando un Piastri spaesato: è sesta posizione.

Il prossimo obiettivo è Hadjar, autore di una partenza brillante con la sua Racing Bulls. Il franco-algerino resiste solo un giro, poi è costretto a dare strada al ferrarista che risale così in quinta piazza. Nel frattempo Lewis sta soffrendo con le Hard. Le mescole non sembrano funzionare poi troppo bene. Ocon è sempre davanti, ma il britannico deve guardarsi le spalle da Antonelli, molto veloce e pronto a passarlo.

Adami chiede come stanno le gomme e Lewis è piuttosto deciso nel commento: parla di un grip non ottimale specie sull’asse posteriore. Pure i freni non sono in palla. La corsa prosegue e Charles sta recuperando terreno sull’ex compagno di squadra. Poi al giro 16 ecco la seconda Virtual Safety Car che dà un po’ di respiro a freni e gomme di Lewis. Parentesi che dura solo mezzo passaggio prima di tornare a spingere.

Undercut di Piastri su Leclerc, Hamilton in grande rimonta

Il volante di Lewis è emblematico: si nota come le 4 gomme siano sotto la temperatura target: parliamo di qualche grado su ambedue gli assi. Si conferma che le Hard stanno andando abbastanza bene, ma non quanto atteso dal team. L’inglese si trova ora in decima piazza grazie alle soste di altri piloti. Il passo diventa buono il giro successivo, quando le gomme entrano nel giusto range di grip.

Ocon è sempre davanti, ma pare stia iniziando a soffrire il cliff sulle Medium, situazione dalla quale Hamilton può trarre vantaggio. Finalmente al passaggio 21 arriva il sorpasso sul francese della Haas. Lewis è in nona piazza: prossima stazione Nico Hülkenberg. Nel mentre Charles ha praticamente raggiunto Sainz, che a bordo della sua Williams sta facendo davvero una gara molto buona.

Tuttavia il suo passo non è all’altezza di quello del ferrarista che, peraltro, sta soffrendo con le gomme. Proprio per questo realizza la sosta e Leclerc sale in terza piazza che diventa seconda dopo le soste di Russell e Norris. Sebbene le Pirelli a banda gialla del monegasco sembrino integre con 25 passaggi sul groppone, il muretto box lo richiama per la sosta. Il ferrarista non sembrava essere d’accordo ma accetta l’ordine.

Cambio gomme rapidissimo, rientrando in pista davanti a Sainz ma alle spalle di Piastri. Resta da capire se il timing sia corretto, in quanto Oscar ha realizzato sul monegasco un chiaro undercut. La strategia di Hamilton è differente: l’ex Mercedes sta ritardando quanto più possibile la sosta, avendo montato le Hard che funzionano sempre meglio a ogni giro che passa. Partendo ultimo, dopo 25 giri si trova in quinta piazza.

Ferrari cerca di fissare gli obiettivi per il finale di gara

Per il secondo stint la numero 16 monta le Hard, gomma che, almeno per il momento, non sta rendendo bene tanto quanto la Medium. Per fortuna 3 giri più tardi inizia a funzionare. Come per il compagno, la Pirelli cerchiata di bianco necessita di vari giri per raggiungere il suo “prime” nella generazione del grip. Aderenza che ora funziona. Giro 30, Hamilton ai box: una sosta buona ma non velocissima per passare a una Medium nuova.

Adami chiede una “slow introduction”, salvando le gomme nei primi passaggi alle curve 6, 10 e 11. L’inglese torna in pista in decima piazza alle spalle di Hadjar, dovendo percorrere 20 giri per tagliare il traguardo. Il britannico ancora una volta parla dei freni, un problema relativo alle temperature. Dovendo percorrere ancora circa 115 chilometri, dopo aver fatto due conti, l’obiettivo massimo di Charles è il quarto posto di Piastri.

Il ferrarista si lamenta di alcune vibrazioni che sembrano dipendere da micro-bloccaggi sul posteriore. Ciò malgrado sta cercando di entrare nella scia di Oscar, che con su le Hard sembra un avversario più tosto rispetto al primo stint. Per Lewis non è ancora facile capire che obiettivo possa fissare, specie considerando che le temperature del sistema frenante sono critiche in questo momento. Ragion per cui è costretto ancora una volta al lift-off.

Charles molla nel finale, Hamilton porta a casa la SF-25

Osservando il passo dei ferraristi fa rabbia la pessima qualifica di ieri. Con una posizione di partenza avanzata giocarsi il podio era possibile. Ancora 13 passaggi per terminare la corsa. Si conferma l’obiettivo di Charles: provare a prendere Piastri, anche se pare complicato. Mentre per Lewis andare oltre il decimo posto non sembra possibile, considerando il passo di chi lo precede.

Charles sta cercando di approfittare della lotta tra Piastri e Antonelli davanti a lui. Il pilota bolognese con gomme vecchie sta facendo da tappo all’australiano che oramai vede nei retrovisori la Ferrari numero 16. Kimi ha 38 giri sul groppone ma non sembra avere idea di mollare realizzando una seconda sosta. Tuttavia va considerato che Antonelli ha 5 secondi di penalità da scontare per una sanzione precedente.

A questo punto il target di Charles dovrebbe essere quello di passare Piastri e volere il quarto posto. Il problema è dato dal trenino DRS: Leclerc sarebbe più veloce della McLaren numero 81, che però usufruisce della scia di Kimi che, a sua volta, possiede una velocità di punta super che non permette a Oscar di passarlo. Nel frattempo Hamilton è nella terra di nessuno, decimo e staccato di 5 secondi da Hülkenberg.

Il britannico non ha recuperato terreno dopo il cambio gomme e sembra destinato a chiudere la corsa nell’attuale posizione. Negli ultimi passaggi Leclerc ha dato tutto per passare Piastri ma l’operazione non è riuscita mollando in colpo. Monegasco che taglia il traguardo in sesta posizione, non sfruttando la sanzione di Antonelli. Decimo posto per Lewis, che realizza una buona rimonta nel primo stint, stoppata nel secondo con le Hard.

In conclusione, dobbiamo ancora una volta sottolineare un fatto: l’importanza della qualifica. Con un buon rendimento al sabato la gara di Las Vegas avrebbe senza dubbio prodotto un epilogo differente. Altro fine settimana perso per fare bene, dove la tanto decantata “esecuzione perfetta” di Vasseur va a farsi benedire per la pessima amministrazione delle gomme su fondo bagnato.

 

GP Las Vegas, classifica finale:

 

  • Max Verstappen (Red Bull)
  • Lando Norris (McLaren)
  • George Russell (Mercedes)
  • Oscar Piastri (McLaren)
  • Andrea Kimi Antonelli (Mercedes)
  • Charles Leclerc (Ferrari)
  • Carlos Sainz (Williams)
  • Isack Hadjar (Racing Bulls)
  • Nico Hulkemberg (Stake)
  • Lewis Hamilton (Ferrari)
Autore
Virgilio.it

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