GP Las Vegas Fp1, Ferrari parte bene: vettura con buona base di setup

  • Postato il 21 novembre 2025
  • Formula 1
  • Di Virgilio.it
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Poco più di dieci giorni dal doppio zero del Brasile, la Rossa torna in pista. Lo fa dopo la grande polemica che ha investito il team riguardo alle parole di John Elkann. Ieri i toni si sono smorzati, grazie agli stessi piloti che hanno preferito guardare avanti, senza rancore. Las Vegas è una pista amica per la Ferrari? Potrebbe esserlo. Tutto dipenderà dalla realizzazione del fine settimana: pratica sempre molto chiacchierata da Vasseur.

Ferrari molto prudente per la manca di grip della pista statunitense

Il Cavallino Rampante scende in pista con Leclerc che monta un set di pneumatici Medium. Il grip, in pratica, non esiste: la pista è molto “green” e tutti i piloti sono costretti ad affrontare il tracciato con parecchia calma. Tre minuti più tardi è la volta di Hamilton che, esattamente come il compagno, utilizza molta prudenza. In queste condizioni basta una piccola distrazione per finire contro i muretti.

Il grip, in questo momento, è davvero basso. Le due Ferrari hanno precise istruzioni: girare con estrema attenzione senza spingere. A differenza di altre situazioni simili, il team italiano sceglie di anticipare il programma di lavoro, portandosi avanti nello studio del setup. In tali condizioni, almeno per il momento, non ha molto senso parlare di balance. Gli esami del primo stint continuano con estrema precauzione.

L’evoluzione della pista sarà molto grande nelle Libere 1: l’obiettivo è adattarsi in maniera progressiva senza commettere errori. Va detto che le mappature motore delle SF-25 sono molto basse, praticamente al minimo. In questa fase c’è l’occasione per lavorare parecchio sui freni: diverse le regolazioni in merito alle mappature. Oltre alla normale ripartizione di frenata si provano diverse configurazioni relative al brake shaping.

Ricordiamo che il team di Maranello ha scelto di utilizzare un approccio preciso per quanto riguarda le staccate: lo scorso anno le SF-24 perdevano molto in ingresso. Ecco perché il team sta prestando particolare attenzione nella primissima fase delle curve, proponendo una messa a punto che possa rendere quanto più solido possibile l’avantreno. Il primo stint termina con una decina di giri accumulati, dopo aver raccolto la prima tranche di dati.

Altro dato interessante riguarda la gestione delle temperature. Gli ingegneri di pista dei ferraristi, malgrado le rivoluzioni della power unit fossero molto basse e non si è affatto spinto, hanno comunque dovuto amministrare l’auto con il solito lift off: provvedimento necessario malgrado le temperature dell’aria siano tutto tranne che alte. Gli alfieri della Rossa tornano in garage, in attesa di realizzare il secondo stint, si spera più probante.

Ferrari si porta avanti studiando con molta cura l’utilizzo della mescola Soft.

Pochi minuti più tardi eccoci ancora in pista. Questa volta le vetture italiane montano un set di Pirelli a banda rossa per godere dell’extra grip delle mescole Soft. Nell’outlap i ferraristi lavorano parecchio per scaldare l’asse anteriore che, nei lunghi tratti ad alta velocità di percorrenza che caratterizzano la pista statunitense, tende a raffreddarsi: si deve in tutti i modi evitare la tediosa asincronia termica.

Lewis chiude la sua prestazione, mentre Leclerc alza il piede per un lungo nel secondo settore. E, in effetti, si nota proprio questa tendenza già conosciuta dell’auto italiana: attivare con precisione l’anteriore non è facile per la Rossa, che inizia il giro sotto la temperatura target per poi raggiungerla nel T2. Nel mentre il posteriore è più caldo e per questo si utilizzano particolari mappature sui freni per gestire il tutto.

Non a caso il team ha scelto di iniziare molto presto a studiare la Soft, sapendo che dovrà lavorare molto sul giro secco per massimizzare l’utilizzo delle coperture. Al netto che sia ancora un po’ presto per parlare di bilanciamento, l’aderenza della pista non è infatti ancora ottimale, la base di equilibrio delle vetture italiane pare abbastanza buona. Resta da capire se il team sceglierà la strada corretta sulla messa a punto.

Va detto che con la mescola Soft il grado di sottosterzo aumenta: c’è infatti una difficoltà maggiore nel avvicinarsi al meglio verso l’apice di alcune curve: Lewis lo fa notare in radio, sostenendo che la carenza di rotazione gli sta dando un po’ di fastidio in questa fase. Altra informazione interessante riguarda la ripartizione dell’energia ibrida. Osservando il volante si nota come l’overboost K2 venga utilizzato nel terzo settore.

Parliamo del tratto che porta da curva 12 alla 14, dove serve un’ottima velocità di punta per ottimizzare il tempo sul giro. Lewis offre tanto riferimenti sulle gomme e come previsto parla della temperatura troppo alta sul posteriore. Termina così il secondo stint con un consiglio del muretto ad ambedue i piloti: curare maggiormente la velocità in ingresso alla 12, proprio per affrontare meglio i lungo tratto in flat out del T3.

Ferrari buona ma non perfetta con tanta benzina

Per l’ultima sgambata in pista si torna all’utilizzo della Medium: circa otto minuti per testare l’auto con carico di benzina a bordo più alto: “constant running” per raccogliere dati preliminari sul comportamento della vettura. In questa fase c’è un po’ di instabilità nelle curve più lente, dove i ferraristi, specie Charles, sono un po’ costretti a remare sul volante. Va detto che tale tendenza tende a svanire nelle tornate successive.

Per analizzare in tempi sul giro è troppo presto, tenendo anche presente che le condizioni della pista saranno comunque differenti nelle Fp2. Tutto sommato possiamo definire anche i in questo caso abbastanza buono l’equilibrio delle Rossa. Interessante notare come l’auto tenda a sobbalzare un pelo nei tratti più rapidi mostrando un leggero grado di porpoising. Tirando le somme, l’inizio della Rossa è senza dubbio più che sufficiente.

Il team italiano dovrà essere bravo a studiare i dati raccolti in questa prima sessione per scegliere la giusta direzione sulla messa a punto. Come sempre sottolinea Vasseur, l’importanza relativa all’esecuzione in pista farà tutta la differenza del mondo. Prima di tornare ai box, le solite prove di partenza sulla retta principale. Poi in garage per analizzare la telemetria e iniziare la fase di studio verso le FP2.

GP Las Vegas, risultati Fp1

 

  • Charles Leclerc (Ferrari)
  • Alexander Albon (Williams)
  • Yuki Tsunoda (Red Bull)
  • Max Verstappen (Red Bull)
  • Carlos Sainz (Williams)
  • Lando Norris (McLaren)
  • Oscar Piastri (McLaren)
  • George Russell (Mercedes)
  • Andrea Kimi Antonelli (Mercedes)
  • Lewis Hamilton (Ferrari)
Autore
Virgilio.it

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