Gp Monza, strategie: una o due soste, Leclerc ci proverà ma il tradimento di Hamilton fa ancora male
- Postato il 7 settembre 2025
- Di Virgilio.it
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La piazzola in griglia è la stessa dello scorso anno, il contesto un po’ diverso. Non la determinazione a cercare il colpaccio, l’impresa, il più classico “non c’è due senza tre”. Ci proverà sicuramente Charles Leclerc a vincere questo Gran Premio d’Italia 2025. A battere le McLaren “imbattibili” di Norris e Piastri e quel Max Verstappen apparso marziano nel giro della pole e non solo. Servirà un pizzico di fortuna, chissà se basterà la strategia come 12 mesi fa. D’altro canto fa ancora discutere e fa ancora male lo sgarbo di Hamilton che di fatti si è rifiutato di offrire la scia al monegasco. Per Lewis in decima posizione l’unica speranza di remuntada è riposta nella Safety Car.
- Monza 2024: il colpaccio di Leclerc a una sosta
- Le strategie per Monza: difficile inventarsi un jolly
- Antonelli può fare bene, Hamilton spera nella Safety Car
- Il gran rifiuto di Hamilton può minare l'armonia Ferrari
Monza 2024: il colpaccio di Leclerc a una sosta
Lo scorso anno il colpo di genio di Leclerc e del muretto Ferrari portò al ribaltone. Charles optò per una strategia a una sola sosta mentre gli altri, McLaren comprese andavano su due pit stop per essere più veloci. L’azzardo pagò alla stragrande. Il monegasco si ritrovò davanti dopo la seconda sosta di Norris e Piastri e nonostante un po’ di degrado riuscì a vincere abbastanza comodamente regalando una gioia bis a se stesso, alla Ferrari e alla marea rossa di Monza dopo il 2019.
Le strategie per Monza: difficile inventarsi un jolly
Lo scenario di quest’anno però lascia poco spazio ai jolly. Nelle prove libere il degrado su tutte le mescole è stato molto relativo, anzi davvero risibile. L’impressione è nessuno, se non proprio quelli più indietro o disperati, ricorreranno a una strategia a due soste. L’indirizzo dato anche dalla Pirelli è quello della sosta unica.
Come confermato ai microfoni di Sky dal responsabile Mario Isola: “Sarà una gara con un solo pit-stop. Medie e dure sono le mescole che offrono un compromesso migliore in termini di prestazioni e durata con un degrado piuttosto limitato. La Soft potrebbe essere utilizzata nel finale se qualcuno riuscisse a portare lo stint iniziale oltre il 32° giro, senza dimenticare la variante delle Safety Car”.
Antonelli può fare bene, Hamilton spera nella Safety Car
Chi invece ha bisogno davvero di un jolly per emergere dalle retrovie è Lewis Hamilton. La penalità inflittagli in Olanda ha retrocesso l’inglese in quinta fila. Dal 10° posto in griglia di partenza difficile rimontare a Monza e se l’ala scarica della Ferrari potrà permettere di passare, chissà quanto facilmente, Hadjar, Alonso e Bortoleto, non sarà facile poi infilare le due Mercedes di Russell e Antonelli. Ecco però l’unica chance di Lewis saranno eventuali neutralizzazioni della corsa.
Proprio la gara di casa potrebbe essere terreno fertile per la riscossa di Antonelli. Kimi ha fatto finalmente bene, vicino a Russell, parte sesto. Al netto del solito errore nelle libere stavolta il talento bolognese è stato veloce e sembra aver ritrovato un po’ di tranquillità. Gli serve finire a punti, fare bene, zero errori e prendere qualche punto. Una gara regolare, senza strafare.
Il gran rifiuto di Hamilton può minare l’armonia Ferrari
“Ma dov’era la scia che Lewis Hamilton doveva dare a Carletto Leclerc? Qualcosa tra il baronetto e Charles non ha funzionato”. La battuta di Leo Turrini a Sky rende l’idea di come un po’ tutti non si aspettassero lo screwjob da parte del 7 volte campione del mondo. Una sorta di albagia, noblesse oblige, atteggiamento da snob, chiamatelo come volete che ha un po’ indispettito sia Leclerc che il popolo ferrarista.
Hamilton aveva poco da perdere, partire decimo o undicesimo gli avrebbe cambiato poco, anche se forse Lewis in cuor suo pensava e sperava di poter fare qualcosa di meglio del 5° tempo in Q3 con un pizzico di presupponenza tipica del campione che non vuole abdicare e soprattutto abbassarsi al ruolo di semplice scudiero dedito al sacrificio.