Gp Ungheria, Leclerc serve la gara perfetta tra incognita pioggia e passo McLaren. Hamilton tiri fuori l'orgoglio
- Postato il 3 agosto 2025
- Di Virgilio.it
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Non capita spesso di avere una Ferrari che parte davanti a tutti. Anzi quest’anno non era mai successo. Capiterà, un po’ per caso, un po’ per fortuna, ma anche per la bravura di Leclerc. Alle ore 15 scatterà il Gran Premio di Ungheria con la rossa #16 del monegasco davanti a tutti. Un’occasione ghiotta per fare il colpaccio, per vincere. Anche qui sarebbe la prima volta in un 2025 sotto le aspettative.
Ma per portare a casa il primo successo dell’anno servirà che tutto si allinei di nuovo magicamente, come ieri in qualifica. Battere le McLaren sull’arco di 70 giri non sarà facile specie pensando alla strategia incrociata che potranno fare Piastri e Norris. In più c’è l’incognita meteo visto che a Budapest stamattina ha piovuto durante la gara di F3. Discorso a parte per Hamilton, a lui si chiede l’ennesima prova d’orgoglio per limitare i danni, per far vedere di essere ancora il “sir” da 7 titoli mondiali.
- Il vento che ha spinto Leclerc in pole
- Ferrari, passo e strategia McLaren fanno paura
- Incognita meteo, pioggia a Budapest
- Hamilton, serve una prova d'orgoglio
Il vento che ha spinto Leclerc in pole
“Non capisco nulla di F1” ha esclamato Leclerc sia in radio che nelle dichiarazioni post qualifica. Un giro da urlo, un alito di vento che ha spinto la sua Ferrari e al tempo stesso frenato l’incedere trionfale delle McLaren di Piastri e Norris verso un facile 1/2 come in fp1, fp2, fp3, Q1 e Q2.
C’è stato però anche tanto manico e piede del pilota monegasco, in palla a Budapest sin dalle prime libere come mai gli era successo in carriera. Una pista indigesta che è diventata d’un tratto terra di caccia per la pole numero 27 della carriera di Charles. Che adesso non vuole fermarsi e sogna la prima vittoria della stagione, per lui e per la Ferrari.
Ferrari, passo e strategia McLaren fanno paura
L’occasione a questo punto è ghiotta. In altri tempi all’Hungaroring, un po’ come a Monaco, bastava mettere la macchina in pole per assicurarsi una buona fetta di vittoria finale. La natura tortuosa del circuita aiuta a difendersi dagli attacchi, il rettilineo d’arrivo e la prima curva gli unici punti dove effettuare il sorpasso.
Ma in epoca drs, di deportanza, di aerodinamica, del peso dell’usura delle gomme non è più scontato vincere partendo dalla pole a mo’ di trenino in Ungheria. Serve di più. Le McLaren in questi due giorni a Budapest hanno dimostrato di avere un passo gara da paura, per di più come su tutte le piste hanno una gestione della gomma eccellente che li permette di spingere anche con gli pneumatici usurati.
E come se non bastasse Piastri e Norris potranno giocare di strategia non potendo Leclerc coprire entrambi i piloti quando decideranno di fermarsi ai box per il cambio gomme.
Incognita meteo, pioggia a Budapest
C’è un’altra variante che potrebbe giocare un ruolo fondamentale nel Gp di Ungheria: la pioggia. Stamattina ha piovuto a Budapest e sul circuito che dista 20 minuti dalla capitale ungherese. La Feature Race di F3 è stata infatti corsa sul bagnato. Che però ha portato bene alla Ferrari visto il trionfo di Rafael Camara che si è così laureato nuovo campione della Formula 3 con un weekend di anticipo rispetto alla fine della stagione. Il brasiliano è infatti pilota della Ferrari Driver Academy e corre per il team italiano Trident.
La SF-25 non ama moltissimo la pioggia, nemmeno Leclerc. La gara di Silverstone sul bagnato è stata un disastro per Charles che però a Spa settimana scorsa si è difeso alla grande nei primi giri riuscendo a tenere dietro Max Verstappen dopo la partenza dietro la Safety Car. Insomma, Charles sa benissimo che non sarà facile vincere, ma ci proverà con tutte le forze.
Hamilton, serve una prova d’orgoglio
Lo ha già fatto a Spa, a Silverstone. Deve farlo ancora. Lewis Hamilton sta vivendo il momento peggiore della sua carriera. C’è bisogno di una prova d’orgoglio. Il sogno di guidare per la Ferrari si sta trasformando in un incubo se non lo è già alla luce delle continue eliminazioni premature in qualifica per il 7 volte campione del mondo. Che ha sicuramente il mezzo, vista la pole di Leclerc, per fare molto di più.
Le parole di rassegnazione dell’inglese, con tanto di provocazione verso se stesso, devono rappresentare il punto di partenza. La pioggia, o comunque il meteo e l’asfalto incerto, potrebbero rappresentare un ulteriore stimolo e una variante pazza per rimetterlo in gioco. Ma serve ritrovare l’Hamilton di un tempo, quello che concorre a giusta ragione per essere il GOAT della F1.