Grillo Jr, al via la requisitoria: «Io innocente. Vorrei continuare a credere nella giustizia»
- Postato il 30 giugno 2025
- Di Panorama
- 1 Visualizzazioni


«Io sono innocente. Nessuno di noi ha mai approfittato di qualcuno o qualcosa». Ciro Grillo è comparso in tribunale a Tempio Pausania insieme ai coimputati Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, nel processo per violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa italo-norvegese. Durante la requisitoria, durata quasi sette ore, il giovane ha più volte scosso la testa, fino a tenersi il capo tra le mani e singhiozzare.
L’udienza è iniziata con le dichiarazioni spontanee di Grillo, che per la prima volta ha preso la parola in aula a porte chiuse: «Ho studiato giurisprudenza proprio per questo processo. Sono praticante avvocato, credo nella giustizia e vorrei continuare a crederci».
Dopo le sue parole, l’aula si è aperta ai giornalisti. La requisitoria del procuratore Gregorio Capasso, incentrata sulla ricostruzione della vicenda, si concluderà con le richieste formali martedì, seguita dagli interventi delle parti civili, guidate dall’avvocato Giulia Bongiorno.
La ricostruzione dei fatti e le accuse
Il procuratore ha focalizzato la sua attenzione sullo stato di inferiorità psicofisica della giovane nella notte tra il 16 e il 17 luglio 2019, quando si sarebbe consumata la violenza nella villetta della famiglia Grillo a Porto Cervo. «Che la ragazza e i ragazzi fossero ubriachi è ammesso dagli stessi imputati», ha sottolineato Capasso. La studentessa aveva consumato una quantità significativa di alcol durante tutta la serata, nei locali e poi nella casa di Grillo, dove avrebbe bevuto un mix preparato dai quattro, contenente vodka e lemon soda. A tutto ciò si aggiungeva la condizione di digiuno, stanchezza e fatica per una giornata intera.
Il fulcro dell’accusa è nella sequenza temporale delle presunte violenze. «Le versioni degli imputati e della ragazza coincidono sui fatti in sé, ma divergono sull’ordine degli eventi», ha spiegato il procuratore, definendo “illogica” la narrazione fornita dai ragazzi. In particolare, Capasso ha messo in dubbio la tempistica del rapporto tra la giovane e Francesco Corsiglia, che gli imputati collocano intorno alle 6 del mattino, seguito da una presunta violenza di gruppo circa alle 9.
Secondo l’accusa, invece, il rapporto con Corsiglia sarebbe avvenuto intorno alle 7:30, smentendo così la versione degli imputati secondo cui la ragazza avrebbe accompagnato Corsiglia in auto a comprare delle sigarette tra un episodio e l’altro.
Al termine dell’udienza, il legale del pool difensivo, Mariano Mameli, ha duramente contestato l’impianto accusatorio: «Deliberatamente sono state spente tutte le questioni importanti del processo, mettendo da parte i significati. A quel punto, tutto viene forzatamente adattato per trovare una soluzione». Mameli ha annunciato che la difesa si concentrerà sull’analisi dettagliata di ogni punto controverso, soffermandosi sulle contraddizioni emerse durante il dibattimento e riportate negli atti.