Guerra in Ucraina: colloqui tra Usa e Russia ad Abu Dhabi, nella notte pioggia di missili su Kiev
- Postato il 25 novembre 2025
- Di Panorama
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Nel tragico conflitto ucraino guerra e diplomazia proseguono ora a braccetto. Mentre sul campo di battaglia si continua a morire, il fronte diplomatico è sempre più caldo; secondo quanto riportato da Reuters, già da ieri delegazioni russe e americane stanno trattando relativamente al piano di pace negli Emirati Arabi Uniti.
Colloqui in corso tra Usa e Russia ad Abu Dhabi
A guidare il team negoziale americano è Dan Driscoll, segretario all’Esercito americano che la settimana scorsa si è recato a Kiev per esporre nel dettaglio a Zelensky il piano di pace americano in 28 punti e ascoltare gli input della parte ucraina.
Non nota invece la composizione della squadra negoziale russa, così come il contenuto stesso dei negoziati in corso, che proseguiranno nella giornata odierna. Sempre secondo Reuters, al termine dei colloqui è previsto per oggi un incontro tra il team negoziale americano e una delegazione ucraina.
Ieri la parte ucraina aveva reso noti i risultati dell’incontro andato in scena Ginevra nel weekend tra il segretario di Stato americano Marco Rubio e l’assistente presidenziale ucraino Andrij Yermak. Colloqui che hanno portato ad una rivisitazione del piano di pace americano, ridotto a 19 punti con l’eliminazione delle disposizioni più controverse
Incontro Trump-Zelensky entro la fine di novembre
Queste ultime, che per inciso sono anche quelle più importanti, verranno discusse in un bilaterale tra Trump e Zelensky, come espressamente dichiarato lunedì dal Presidente ucraino e confermato oggi dal Segretario del Consiglio di Sicurezza Rustem Umerov.
“Prevediamo di organizzare una visita del Presidente [Zelensky, ndr] negli Stati Uniti il prima possibile a novembre per completare le fasi finali del piano e raggiungere un accordo con Trump”, ha dichiarato Umerov.

Missili su Kiev
Mentre la diplomazia segue il suo corso, la guerra continua inesorabile. Nella notte tra lunedì e martedì le Forze Aerospaziali russe hanno nuovamente attaccato Kiev con più di 20 missili e diverse decine di droni.
Gli obiettivi colpiti sono state tutte le centrali elettriche, termiche ed idroelettriche della capitale, che in molte zone ha infatti visto l’interruzione della corrente elettrica e del riscaldamento.
Sempre ieri, decine di droni hanno colpito la città portuale di Odessa e la città orientale di Kharkiv. In entrambi i casi, come a Kiev, sono state colpite le infrastrutture energetiche. Il bilancio provvisorio della notte di attacchi parla di almeno 6 civili morti.
Droni ucraini nel sud della Russia
La notte ha visto anche un attacco di droni a lungo raggio ucraini contro obiettivi nel sud della Russia, in particolare nella regione di Krasnodar. I droni ucraini hanno attaccato la base della flotta russa del Mar Nero a Novorossiysk e le infrastrutture portuali della città.
Colpita anche la città di Taganrog, nella regione di confine di Rostov, dove è stato attaccato lo stabilimento aeronautico di Beriev. Gli attacchi hanno causato la morte di 3 civili.
Mosca spinge per il piano originale in 28 punti
Il piano originale, avversato dall’Ue e dall’Ucraina, prevedeva l’impossibilità per Kiev di entrare nella Nato, un limite alle forze armate di 600mila uomini, l’impossibilità di stanziare truppe appartenenti ai Paesi Nato in Ucraina e la cessione dell’intero Donbass alla Russia.
Proprio in merito a queste disposizioni, in mattinata il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha dichiarato all’agenzia Interfax che Mosca ha ricevuto solo il piano originale, e non la versione emendata a Ginevra.
Il capo della diplomazia russa ha quindi dichiarato che la Russia non accetterà la “cancellazione” del piano di pace del Presidente Trump, che rispettava “lo spirito di Anchorage”.
Tradotto, le disposizioni più dure del piano, che verranno discusse da Trump e Zelensky, dovranno far parte dell’accordo finale, o Mosca non lo accetterà.