“Ha scelto di non aprire il paracadute ed è precipitata da oltre 4mila metri. La sera prima aveva rotto con il fidanzato”: chiuse le indagini sulla morte di Jade Damarell

  • Postato il 22 agosto 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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È morta a 32 anni lo scorso 27 aprile, cadendo da oltre 4.500 metri d’altezza, adesso il tribunale ha accertato che non si è trattato di un incidente e non ci sono stati problemi al paracadute: Jade Damarell si è suicidata. La donna era una paracadutista esperta, con oltre 500 lanci alle spalle senza problemi.

“Le è stato chiesto se il suo paracadute ausiliario fosse aperto e lei ha confermato. La vittima sarebbe rimasta in caduta libera per circa 60 secondi o più prima di toccare terra. Non c’è stato alcun dispiegamento del paracadute principale o di quello di riserva. Il comitato ritiene che la vittima non abbia tentato in alcun modo di azionare il paracadute principale o di riserva”, ha dichiarato il giudice chiamato a esaminare il caso. Stando alle indagini, Jade Damarell si sarebbe tolta la vita dopo la fine della relazione con un altro paracadutista, Ben Goodfellow. I due stavano insieme da circa otto mesi, prima di essersi lasciati la notte prima del 27 aprile (data dell’incidente mortale). In precedenza la trentaduenne era stata sposata con l’avvocato James Damarell di Leeds, prima del divorzio. La paracadutista esperta aveva scelto di non indossare la sua videocamera GoPro, come faceva di solito, e non aveva fatto alcun tentativo dell’apertura del paracadute.

Tra le testimonianze raccolte, c’è anche quella dell’ispettore Andrew Stephenson della polizia di Durham. Ha affermato che quando è stato controllato il telefono della signora Damarell, nella schermata di blocco c’era un messaggio che diceva “controlla la cartella degli appunti”. Un agente ha trovato degli appunti scritti alle 2.30 del mattino alla sua famiglia “per scusarsi e ringraziarli per il loro supporto”. Così è stato accertato il suicidio. Il giudice ha aggiunto: “Quella mattina ha scelto di non attivare il suo dispositivo di sicurezza, ha scelto di non indossare la sua telecamera e i suoi paracadute (sia principale che di riserva), che erano perfettamente funzionanti e non ha tentato di aprirli durante la discesa. Si è tolta la vita? Sì, l’ha fatto“.

Il comunicato della famiglia

In seguito, la famiglia di Jade Damarell ha dichiarato in un comunicato: “Riconosciamo e accettiamo la conclusione dell’inchiesta del medico legale sulla morte di nostra figlia. Era una persona brillante, bellissima, coraggiosa e davvero straordinaria. Uno spirito libero, avventuroso e brillante. Ha vissuto con immensa energia, passione e amore e ha toccato innumerevoli vite con il suo calore e la sua gentilezza”.

E poi continua: “Parlando apertamente e senza vergogna, speriamo di contribuire a una cultura in cui la malattia mentale venga affrontata con gentilezza e sostegno, in cui le persone in profonda sofferenza, e coloro che le circondano, si sentano considerate, credute e in grado di chiedere aiuto senza timore di essere giudicate. Jade ci manca indescrivibilmente, ma il suo amore, la sua brillantezza, il suo coraggio e la sua luce continueranno a vivere nella nostra famiglia e tra tutti coloro che l’hanno conosciuta e amata. Alcune stelle sono così luminose che consumano il loro tempo troppo in fretta, ma la loro luce non svanisce mai veramente”.

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