Hamilton e Leclerc disobbediscono a Elkann: "Nessuna resa". Retroscena della risposta coordinata all'attacco subito

  • Postato il 11 novembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Li ha invitati a parlare di meno ed invece per tutta risposta Charles Leclerc e Lewis Hamilton hanno parlato. Lo hanno fatto a stretto giro di poche ore, via social rispondendo direttamente o indirettamente al duro attacco da parte del presidente della Ferrari, John Elkann. Clima sempre più teso dunque a Maranello e dintorni dentro a una stagione che come ha detto dopo Interlagos il 7 volte campione del mondo, si è trasformata da sogno a incubo.

L’attacco frontale di Elkann ai piloti Ferrari

E’ la tarda mattinata di un lunedì qualunque post gara. La Ferrari si lecca le ferite dopo un doppio zero e un doppio ritiro in Brasile che ha fatto male specie dopo aver trovato finalmente qualche risultato incoraggiante ad Austin e in Messico specie con Leclerc. A margine della presentazione della partnership del gruppo FIAT, Exor e Stellantis con Milano Cortina, viene chiesto al presidente della Ferrari, John Elkann, un giudizio sul momento della Juventus e della Ferrari.

E se il suo illustre predecessore nonchè nonno (o viceversa), l’avvocato Gianni Agnelli sapeva sempre come cavarsela anche solo con una battuta che riempiva le pagine dei giornali, il presidente della Ferrari, meno avvezzo alla freddura, se ne esce con un attacco frontale che prende di mira i piloti, Hamilton e Leclerc, rei di essersi lamentati e di parlare troppo.

Un’entrata a gamba tesa, una sportellata

Se il discorso generale fatto da Elkann è una difesa e un elogio al tempo stesso della scuderia, del reparto corso, di tutta Maranello che parallelamente alla trasferta di Interlagos, conquistava in Bahrain il doppio titolo del WEC, in quelle parole nei confronti di Hamilton e Leclerci piloti è importante che si concentrino a guidare e che parlino meno” c’è un’accusa precisa. Forse inopportuna all’indomani di una gara in cui Lewis e soprattutto Charles sono stati incolpevoli del doppio ritiro della Ferrari.

Difficile capire se l’invettiva del presidente fosse indirizzata in particolare a uno dei piloti. Va detto che in una stagione avara di soddisfazioni per le rosse in modi, tempi e parole diverse sia Leclerc che Hamilton si sono lamentati delle cose che non funzionavano, sia nei team radio che nelle dichiarazioni.

Addirittura il 7 volte campione del mondo ha più volte manifestato la voglia di cambiare l’approccio al lavoro del sistema di Maranello mentre sono state spesso dure le critiche rivolte da Leclerc a meccanici e ingegneri tanto che alcuni rumors di qualche settimana fa davano un po’ di malcontenti in casa Ferrari nei confronti degli sfoghi del monegasco via radio.

La risposta Leclerc, quella di Hamilton: gioco di squadra

Dalla strigliata di Elkann, ripresa da tutti i media del mondo, sono passate alcune ore. Tacciono gli entourage di Hamilton e di Leclerc. Non è dato sapere al 100% ma nel giro di poche ore cambia tutto. Perchè, quasi spinti da una forza unica, comune, prima Charles e poi Lewis fanno quello che Elkann aveva chiesto di evitare. Cioè parlano. Lo fanno con i loro mezzi, via social. Ma comunque rompono il silenzio dopo l’invito del presidente a evitare troppe parole.

Inizia Leclerc, con un post intorno alle 20 di sera, un richiamo all’unione di intenti: “Un fine settimana molto difficile a San Paolo. Deludente tornare a casa senza quasi nessun punto per la squadra in un momento critico della stagione per lottare per il 2° posto nel campionato costruttori. Ormai è in salita ed è chiaro che solo l’unità può aiutarci a ribaltare la situazione nelle ultime 3 gare. Daremo tutto, come sempre”.

Qualche ora dopo, alle 22.38, quasi come un contrattacco coordinato, arriva il post di Hamilton che invece sceglie X. Più stringato ma probabilmente più netto il campione inglese: “Sostengo la mia squadra. Sostengo me stesso. Non mi arrenderò. Né ora, né mai“.

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