“Ho avuto un ictus mentre ero al lavoro, a 18 anni. Un mio amico collegato sui social mi ha chiesto come mai la mia faccia fosse cadente, da lì la corsa in ospedale”: il racconto di Lexi Eddy
- Postato il 14 maggio 2025
- World News
- Di Il Fatto Quotidiano
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La sua storia Alexis Lexi Eddy, 18enne di Randolph, Ohio, l’ha raccontata a People. Una storia che inizia in quello che sembra un giorno qualunque, il 10 marzo del 2024. Eddy va a scuola e poi al lavoro, nel pomeriggio, perché fa l’assistente in una casa di riposo. A un certo punto si accorge di “faticare a usare la mano sinistra per togliere un tappo a una penna”. Al giornale statunitense ha spiegato: “Dopo averlo fatto mi ha investita una sensazione di stordimento in tutto il corpo. Poi non riuscivo più a parlare. Ogni volta che cercavo di dire qualcosa, uscivano solo parole senza senso”.
A quel punto, la 18enne spiega di avere provato a bere ma l’acqua le è uscita dalla bocca”. Pochi secondi dopo e Lexi non riusciva più a muovere bene la mano, allora ha pensato di chiamare gli amici su Snapchat per condividere con loro: “Uno mi ha chiesto se stavo avendo un ictus visto che la mia faccia sembrava cadente. Non ci ho dato peso, non conoscevo tutti i sintomi di un ictus”. Dopo essere caduta di nuovo, la 18enne ha chiamato la mamma che, una volta ascoltati i sintomi, ha capito subito.
Melissa Eddy ha detto alla figlia di andare subito in ospedale e l’ha raggiunta: una volta alla Cleveland Clinic, la diagnosi è stata confermata, la ragazza stava avendo un ictus. “Non riuscivo a capire cosa stesse succedendo e ho iniziato a piangere disperata. Sentivo gente urlare: ‘Iniettate il farmaco! Subito!’ E in quel momento ho realizzato tutto“, il racconto di Lexi a People. Il farmaco serviva a sciogliere il coagulo di sangue nel cervello che aveva causato l’ictus. La 18enne ha poi fatto degli accertamenti e ha scoperto di avere Il Forame Ovale Pervio (PFO) ovvero un’anomalia cardiaca in cui l’atrio destro comunica con il sinistro a livello della fossa ovale tra septum primum e il septum secundum. Statisticamente interessa all’incirca il 25-30% della popolazione adulta. “Nel suo caso – ha spiegato a People il Dr. Mohammed – non c’erano altre cause. Gli esami hanno indicato un’88% di probabilità che l’ictus fosse causato da quel foro. In questi casi bisogna chiuderlo”.
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