“Ho ritrovato forza e luce tra Sanremo e X Factor. Gli insulti delle femministe? Viviamo un tempo violento, addirittura c’è chi augura la morte”: il ritorno di Giorgia

  • Postato il 3 novembre 2025
  • Musica
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Sono stati anni intensi per Giorgia, specie dopo il Covid, fatti di ricostruzione, ricerca, fiducia e affidamento. Il risultato? Viene racchiuso nell’ultimo album “G”, il migliore della sua carriera, che restituisce una artista in stato di grazia, perfettamente in grado di calarsi nel presente senza snaturarsi, raccontando il sentimento con taglio contemporaneo. Tanti gli autori che sono stati intercettati per costruire attorno all’artista abiti su misura, che potessero esaltarla e renderla al meglio. E Giorgia si è prestata donando tutta se stessa. Tra le chicche del disco la chiusura con l’autore del brano “La cura per me”, Blanco. Questo è un album fatto di continua ricerca, come si è detto, ed è la stessa Giorgia a confermalo a FqMagazine.

“Dopo il Covid ero in uno stato di confusione proprio su cosa fare e come farlo – ha ammesso Giorgia -. Anche perché poi in quel momento lì la musica cambiava velocemente, la scrittura, l’idea di quello che è un singolo. Quindi io mi sono trovata confusa. È stato un momento particolare in un periodo storico in cui la parte emotiva è stata messa a dura prova un po’ per tutti. Per riemergere da quella fase lì, ho lavorato ad un disco che si chiama ‘Blu’, prodotto da Big Fish. Abbiamo fatto un Sanremo nel 2023 (con ‘Parole dette male’ ndr) che non è stato un momento di grande successo, almeno visto all’esterno. Ma, in realtà, è stato un momento fondamentale. Credo che non avrei fatto il Sanremo di quest’anno se non ci fosse stato quello precedente. Mi era stato utile per capirmi nel tornare su quel palco in gara dopo tanti anni e vedere come lo reggevo. Per me tornare all’Ariston è sempre impegnativo”.

E ancora: “Ho provato anche una discreta sofferenza interiore ad affrontare col palco, comunque poi sono andata con una canzone che io sapevo benissimo essere particolare e non immediata. Forse lo sapevo meglio di chi stava con me in quel momento, di chi mi ha accompagnato. Dopo tutto questo potevo andare giù, emotivamente e psicologicamente, invece mi sono rimboccata le maniche e ho ricominciato a lavorare come si fa agli inizi della carriera, anche con la promozione. Ho riassaporato quella sensazione degli inizi per tornare con una forza riacquisita per quel lavoro che abbiamo fatto, compresa anche la co-conduzione insieme ad Amadeus del Festival e il tragitto fatto a X Factor“.

“Insomma tutto quello che è arrivato in realtà mi ha dato una grande spinta e quella reazione lì è stata preziosa. – ha affermato – Per questo dicono che a volte i momenti che sembrano difficili sono quelli che ti aiutano, se li vivi, se li cavalchi e soprattutto se c ‘è qualcuno vicino che ti dà la mano”.

Giorgia è sempre stata una donna fiera, determinata e che ha vissuto il femminismo “gentile” in casa, quello della madre. Ha fatto clamore il caso “sorelle di chat” che vede al centro delle indagini per stalking e diffamazione dalla procura di Monza le attiviste Carlotta Vagnoli, Valeria Fonte e Benedetta Sabene. Vicenda che è stata narrata sul Fatto Quotidiano da Selvaggia Lucarelli.

“Non so quand’è che mi sono distratta e per cui il femminismo ha preso un’altra piega. – ha affermato – Non trovo niente di femminista nell’insultare le persone. Non posso condividere, per quanto io sia cresciuta in un ambiente femminile di donne che si sono sempre rimboccate le maniche e naturalmente mi hanno passato l’idea dell’indipendenza di una possibilità di essere alla pari con tutto il mondo. Ho sempre definito mia madre una ‘femminista gentilè, perché mi dava i libri, perché mi mi spiegava, mi parlava. È stato un esempio insieme alle sue sorelle”.

Poi: “Non non rientra nella mia educazione comprendere come possa essere ideologico riunirsi e insultare persone a prescindere anche da quello che sono da quello che fanno da quello che protestano, diciamo che questo è un tempo molto violento. Io non ce l’avrei il tempo di stare insultare. Non ci arrivo, non credo che ci sia nulla di femminista in questo”.

Dal 25 novembre novembre l’artista tornerà sul palco dei palasport italiani. Poi la ripresa primaverile dal 13 marzo, ma c’è da scommettere che le sorprese non finiranno qui. “Mi piace troppo la televisione, ma vorrei essere al servizio di un format”, forte e chiaro.

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Il Fatto Quotidiano

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